𝐏𝐀𝐑𝐓𝐄 𝐈

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Quando Louis si risvegliò, tutto ciò che riuscì a vedere furono le lanterne. Le lanterne del Re e la Regina che venivano fatte fluttuare nel cielo ogni anno con la speranza di trovare il loro figlio perduto. Avrebbero dovuto rilasciarle tra pochi giorni, ma se Louis le stava vedendo in quel momento allora, be'. Non aveva dormito così tanto tempo, giusto?

Ad ogni modo, la sua visione si schiarì, capendo finalmente di star guardando delle mura dipinte. Soffitti altissimi decorati interamente da paesaggi dai colori sgargianti e da luci splendenti intrecciate tra di loro. Era davvero bello, veramente, molto rilassante — cazzo. La torre. Era in una torre, c'era un un peso misterioso sulle sue gambe ed aveva paura di guardare perché era sicuro di star per essere decapitato. Serrò gli occhi aspettando che la ghigliottina gli tagliasse la testa.

"Ehm," bisbigliò una voce insicura. Louis aprì un occhio e vide il giovane ragazzo di prima seduto su di lui, padella impugnata in una mano. Sembrava terrorizzato e Louis iniziò a credere di poter avere una possibilità per scappare illeso da quella torre.

"Be' salve," disse il più grande. "Non posso dire di non essere abituato a svegliarmi con ragazzi sopra di me, ma mai uno bello quanto te, Principessa." Sbatté le ciglia per precauzione, sollevando delicatamente i fianchi per ricordare al ragazzo dagli occhi verdi della loro posizione.

Il ragazzo sussultò mentre un rossore gli dipinse la pelle. Abbassò la padella scrutando il corpo di Louis con i suoi occhi.

"Non sono una principessa," disse. Corrucciando improvvisamente le sopracciglia in segno di confusione. "Sono un ragazzo, come potrei essere una principessa?"

Louis alzò gli occhi al cielo. "In ogni caso, tesoro, ci troviamo in una posizione alquanto compromettente, non credi? Ora come ora non sono opposto a rotolarci insieme tra le lenzuola, ma preferirei di gran lunga che tu mi slegassi."

"Perché dovremmo rotolarci tra le lenzuola?" Chiese il ragazzo, perplesso. Cristo, Louis aveva un vergine seduto su di lui, non era così? Aprì la bocca per rispondere, ma il riccio lo interruppe. "E non ti slego finché non mi dirai perché sei qui. Sei venuto per i miei capelli, non è così?" Con ciò, alzò di nuovo la padella in un modo che sarebbe stato minaccioso se non fosse che il ragazzo sembrava impaurito come un coniglietto.

"Anche se i tuoi capelli sono molto belli e molto ricci devo dire — piuttosto eccentrici, in realtà, mi piace come si arricciano attorno le tue orecchie — non sono sicuro di cosa potrei mai farcene. Non sono venuto qui per farti del male, Principessa."

"Te l'ho detto, non sono una principessa," rispose il ragazzo. "Mi chiamo Harry e questa è la mia torre e tu sei qui per qualcosa. Madre mi aveva avvertito dei criminali come te."

"Piacere di conoscerti. Sono Tommo e ancora una volta, non voglio niente da te. Voglio solo che tu mi sleghi. Non posso certo discutere sul fatto di non essere un criminale perché lo sono, ma," si fermò, facendo spallucce per quel che poteva, "Non ne sono uno cattivo."

"Tutti i criminali sono cattivi," rispose Harry, abbassando di nuovo la padella, il che Louis prese come un buon segno.

"Questa è una visione del mondo molto ristretta, Riccio," disse. "Ora. Slegami. Per favore. Mi sembra una cosa giusta da fare dopo aver provato ad uccidermi."

Harry rilasciò un respiro oltraggiato schiaffeggiando il petto di Louis con il palmo della mano. "Non lo farei mai. Sei tu che sei venuto nella mia torre, sai. Mi sono fatto prendere dal panico."

"Ti sei fatto prendere dal panico e mi hai colpito con una padella. Meraviglioso," rispose il liscio sarcasticamente. "Sle-ga-mi."

Harry si pizzicò il labbro inferiore con il pollice e l'indice. Guardò in basso di lato e sussurrò qualcosa a... nessuno? Louis guardò ma l'unica cosa che vide fu un pavimento meticolosamente pulito. Harry avrebbe aver potuto soffrire di allucinazioni. Forse era proprio per questo che era richiuso nella torre. In tal caso, Louis sarebbe davvero dovuto scappare al più presto.

long hair don't care || italian translationDove le storie prendono vita. Scoprilo ora