Meglio che me ne vada...

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Pov's Catherine
Ripetei la domanda
C:"Willie che ci fai tu qui?"
A:"voi vi conoscete?"
C:"si, ho incontrato Willie quando è morto, gli ho insegnato tutto quello che sapevo e poi le nostre strade si sono separate"
Alex mi guardo stupito e mi disse che lui era il suo ragazzo, mi felicitai per loro e mi sedetti sulla prima sedia libera pronta a sentire la storia dei ragazzi.
Quando Luke finì di raccontarmi la storia, i ragazzi decisero che fosse il momento di incontrare Julie e di sentirli suonare; neanche a nominarla la ragazza entrò seguita dalla sua migliore amica Flynn e iniziò a dire ai ragazzi che dovevano provare, poi il suo sguardo su di me e si presentò, decisi di rimanere.
Iniziarono a cantare e mi accorsi che Reggie non mi toglieva gli occhi di dosso.
C:"ragazzi siete stati fantastici e Julie, la canzone che hai scritto con Luke è pazzesca"
J: "Grazie Cath"
Passai tutto il pomeriggio con i phantoms tra musica, scherzi e risate ma, verso le 8 decisi che era arrivato il momento di tornare a casa, l'unico problema è che Reggie voleva accompagnarmi a tutti i costi e io, in modo molto freddo e distaccato rifiutai, non volevo che scoprisse subito dove abitavo.

La mattina dopo, mi diressi subito a casa dei ragazzi, non vedevo l'ora di vederli
Soprattutto Reggie....No! Stupida coscienza, Reggie non mi piace e inoltre siamo troppo diversi, è già pericoloso il solo fatto che siamo amici.
Arrivata davanti a casa dei ragazzi vidi la porta dello studio aperta e sbirciai dentro, li vidi tutti e 4 (I phantoms e Willie) parlate con una persona seduta sul pianoforte, Caleb! Avevo fatto male a farmi vedere con loro adesso lui avrà sicuramente in mente un piano per farmela pagare facendo del male ai ragazzi, non potevo permetterlo!
Decisi di allontanarmi dai ragazzi per sempre, attraversai il vialetto ma per sbaglio urtai un vaso che cadde e si ruppe facendo un rumore fortissimo. Accelerai il passo ma, arrivata in strada qualcuno mi prese per il polso
R:"dove stai andando così di corsa capelli colorati?"
C:"Il più lontano possibile da qui, e non chiamarmi in quel modo!"
R:" perché vuoi andare via?"
C:"Reggie, anche se ci conosciamo da poco io t...vi voglio bene e se stessi con voi vi causerei solo problemi,quindi è meglio che me ne vada"
In quel momento eravamo vicinissimi, ero persa nei suoi occhi e potevo sentire il suo respiro sulle mie labbra
R:"ma io non voglio che tu te ne vada" disse sussurrando...

Spazio autrice
Scusatemi, scusatemi, scusatemi, ieri non ho aggiornato, ho avuto tantissime cose da fare, spero mi possiate perdonare

Io non sono come voi Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora