Capitolo 11

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NELSON'S POV Appena Marika richiuse la porta mi tirai uno schiaffo "stupido, stupido Nelson", perché ero andato a casa sua se non ero neanche capace di parlarle di quello che era successo? Dopo lo schiaffo però imprecai perché l'occhio mi faceva ancora male. Per quale ragione avevo avuto il coraggio di sfidare un armadio come Federico, ma non riuscivo a stare faccia a faccia con Marika senza abbassare lo sguardo? Sospirando mi ritrovai davanti alla porta di casa mia. Entrai e per fortuna gli altri ragazzi erano già andati via, non sarei riuscito inventarmi una scusa plausibile per essere scappato via in quel modo. Cercai di mettere un po' a posto. Non sono mai stata un tipo ordinato, ma pur di non pensare decisi di mettere un po' di musica e iniziai a raccogliere gli scatoloni di pizza, i vestiti sporchi e dell'oggettistica varia. Avevo quasi finito quando mi imbattei in un vestito che non era di certo mio. Lo raccolsi per vederlo meglio e mi resi conto che era il vestito che indossava Marika la sera precedente. Le stavo per mandare un messaggio per ridarglielo quando lei mi precedette "DOBBIAMO VEDERCI NON POSSIAMO FAR FINTA CHE NON SIA SUCCESSO NIENTE". Aveva ragione non potevamo comportarci come due semplici amici perché qualcosa era cambiato fra noi, forse irreparabilmente. Così decidemmo di incontraci in un parco a metà fra le nostre due case, io portai con me anche il suo vestito così da poterglielo restituire. -Ehi !Da quanto tempo non ci si vede- dissi appena la vidi. Cercai di smorzare la tensione ma non sembrò funzionare -Eh... si – ripose lei. C'era totale imbarazzo nell'aria. Stavo per fare un'altra battuta che non avrebbe fatto ridere quando lei spezzò il silenzio -Senti Nelson, io non faccio che pensare a quello che è successo. Non riesco a capire perché tu l'abbia fatto, io avevo bevuto un po' prima di venire ad ascoltarti e stavo male per Federico, tu mi hai detto quelle parole bellissime e io. Io non so più cosa pensare. Nelson, ti prego puoi guardarmi? Non riesco più a sopportare questa tensione fra noi – sorrisi leggermente senza però alzare lo sguardo - Ti guarderei—dissi –ti grauderei se riuscissi a vedere una semplice ragazza, come tutte le altre, ti guarderei se riuscissi a vederti come un'amica, ti guarderei se non provassi una gelosia che mi corrode dentro ogni volta che un ragazzo ti rivolge la parola, ti guarderei se non sapessi che tu mi vedi come un tuo amico, vorrei guardarti e non perdermi nei tuoi occhi, vorrei guardarti e non provare niente, ma invece ti guardo e riesco a vedere solamente i tuoi capelli che si muovono con il vento, ti guardo e vedo quel tuo sguardo che mi arriva all'anima, capendomi e senza giudicarmi mai. Ti giuro che ti guarderei se riuscissi a toglierti dalla mia testa. Però non posso guardarti Marika, non posso... - E lì il tempo mi parve fermarsi. Alzai gli occhi e vidi Marika che si era fatta più vicina, mi prese il viso tra le mani, mi guardò con uno sguardo che non le avevo mai visto e mi baciò. Fu un bacio tenero, che portava in sé tutte la parole non dette, tutti i sentimenti repressi, tutto l'amore e tutto ciò che di bello è al mondo. Ci separammo lentamente. Marika alzò gli occhi verso di me e mi disse -Ora puoi guardarmi-

FINE  

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