This story belongs to @Winter0_6, don't steal
Per il primo tema di Gibba0 ecco a te la one shot!!! È un po' lunghetta, circa 1300 parole, spero non sia un problema❤️
Io-
Chi sono?
Ma io sono abbastanza sicura che nessuno su questo bel pianeta colorato sia in grado di rispondere a questo quesito. Forse scoprire noi stessi è la cosa più difficile che possiamo fare. Dobbiamo guardarci allo specchio, senza filtri, e chiederci chi cavolo siamo veramente?
Siamo davvero quella persona allegra e sorridente che siamo con tutti? Oppure siamo le selvagge, malinconiche; belle ma incomprensibili? O forse ancora la ragazza gentile che aiuta gli altri, sensibile alle critiche, quella persona che darebbe la propria vita per l'amicizia.
Chi sono? Guarda, non lo so davvero.
So di essere Debora. Ho quattordici anni suonati anche se preferisco dire che a marzo ne compio quindici. Sono italianissima al cento per cento e abito in Lombardia. Okay, su questo ci sono.
Guardandomi allo specchio posso dire con certezza di avere la pelle chiara puntellata di piccole chiazze bianche, i piccoli regalino che mi lascia la mia carissima dermatite atopica. Ho una spruzzata di lentiggini sul naso e fino agli zigomi che non posso fare a meno di adorare. Il fisico magro e con un seno grande quanto la percentuale di normalità presente nel mio organismo. Non lo sapete? Per la fine di questo testo arriverete a concordare che posso godere di un onorevole 0 spaccato in questo campo (Pretendo gli applausi! Altrimenti guai a voi, monellacci!). Ho il viso dai bei lineamenti regolari ed eleganti (Vedete che le gioie le trovo anche io!), che non manca di qualche brufoletto, rossore e cicatrice.
A posto... Ora arriva la parte difficile, credo in me e so che posso superarlo. Dunque, ho i capelli mossi che da circa cinque mesi sono tendenti al riccio, una vera sorpresa considerato che non ho cambiato assolutamente niente, ma mi adeguo: sono innamorata dei capelli ricci! Il colore è un po' più difficile. Sono di un biondo scuro tendente al castano, con delle sfumature ramate verso l'attaccatura dei capelli e con il sole non possono che accentuarsi. Cos'altro potrei dire oltre al fatto che sono una massa indomabile dotata di vita propria, più lunatici di vossignoria il ciclo. Lotto ogni giorno contro di loro in una battaglia all'ultimo sangue, siamo solo io e loro. La signora spazzola mi ha ormai abbandonato da un tempo indeterminato.
Pensavate, monellacci, che con i capelli le mie fatiche con la descrizione oggettiva il più realistico possibile, sarebbero terminate e invece no, carissimi, perchè i miei occhi vincono tutto.
Partiamo dal presupposto che devo ricorrere all'aiuto dell'infallibile flash della fotocamera stante sul mio cellulare, altrimenti -in caso contrario- non mi ci raccapezzerei più. Sono di un manto grigio, più scuro agli estremi, puntellato, poi, da grandi macchie giallo-verdastre per un risultato che a primo acchito fa della mia iride una piacevole accozzaglia di sfumature verdastre e grigiastre. Fiù, ostacolo superato! Vabbè dai, non posso che essere orgogliosa dei miei occhi... se soltanto fossero l'interesse di qualche ragazzo-
Forse sono le troppe fanfiction smielate e ad alto contenuto diabetico, oppure sono le storie che sento dalle mie più strette amiche: "Oggi crush mi ha detto che sono la più bella" oppure altri diecimila fattori diversi che non riesco, materialmente, ad elencare... però, mi piacerebbe sapere che qualcuno a me ci pensa; che esultano quando rivolgo loro la parola o semplicemente un complimento. Niente, vuoto assoluto. REGIAAAAA! Fate partire la musichetta triste e l'inquadratura delle balle di fieno che rotolano. Okay? Okay. Dove eravamo? Ah giusto: però, mi piacerebbe sapere che qualcuno a me ci pensa; che esultano quando rivolgo loro la parola o semplicemente un complimento. Niente, vuoto assoluto.
Ahhh! Ora si che è perfetta.
Ptsss, voi iniziate già a preparare il set per l'acqua che scorre sul viso.
Dicevamo... Non sono mai piaciuta a nessuno, sono sola soletta dalla nascita e le mie labbraa attendono ancora quelle del bel principe azzurro- aspetta! Questo no! Sto gran cavolo che mi faccio baciare da uno sconosciuto qualunque dai capelli baciati dal sole e gli occhi ridenti e felici del colore del cielo. No no no!
E poi certe notti, mi sto a chiedere il motivo dietro quei no, dietro a quel vuoto cosmico, e mi rispondo da sola, con amarezza. Il mio carattere. Solo quello, sempre quello, immancabilmente quello.
Quante volte avrò sentito sussurrare su come me la tiri, su come mi credi superiore agli altri, sul mio egoismo, egocentrismo e su i miei mille difetti. Sì, cazzo, lo so. Non ho bisogno che me lo ricordiate.
E' vero. Ho la tendenza a credermi superiore agli altri, per la mia intelligenza, per i miei risultati, per il mio essere diversa dalla massa... E' vero. Sono egoista. La mia felicità viene prima di qualsiasi altra cosa, perchè dopotutto amo me stessa, amo essere quella che sono. E' vero. Sono egocentrica, spero sempre che qualcuno faccia attenzione nel rivolgermi la parola, o che qualcuno provi anche solo a pensarmi. E' vero. E' fottutamente vero che ho mille difetti...
Però la musichetta in riproduzione sul mio cellulare non è così drammatica da indurmi a dire che sono inutile, senza qualcuno a cui importo, su come meriti di morire e mille altre stronzate da libro trash... Questo NON è un riferimento ad After, OKAY?! NON LO E'!
Oddei, non è che sia messa proprio così bene. Per intenderci, non ho ancora l'autostima così alta da dire che ho pregi e qualità innumerevoli. Questo no. Assolutamente no.
Il caratteraccio di merda -tutti lo definiscono così- mi è costato tante cose. Mi è costata la solitudine, le lacrime, i baci mai avuti... mi è costato la perdita della mia migliore amica. Lei era tutto per me, era la mia ragione di vita. Avrei attraversato l'inferno andata e ritorno per lei. E' stata la prima persona davanti cui ho pianto confidando me stessa. E' stata la prima a dirmi un per sempre. E' stata la prima a non vedere in me solo la migliore della classe. La prima a non dire come mio migliore pregio solo l'intelligenza.
Eppure anche lei se n'è andata. Come tutto quello che tocco, prima o poi tutti se ne vanno e io lo so, cazzo, lo so che la colpa è solo mia. Lei ha sbagliato a non rimanermi accanto, a scappare come una codarda, a chiudermi la porta in faccia, ma senza offesa. Ovviamente.
Però chi l'ha fatta fuggire? Chi l'ha fatta stare così tanto male da farla piangere? Chi ha dato inizio alla distruzione? Alle litigate? Io. E' colpa mia. E' stato lo sbaglio peggiore che potessi fare.
Quando dopo mesi senza sentirci, nonostante la promessa di rimanere amiche, le scrissi se voleva chiarire come si deve, mi immaginai -per un istante- che tutto tornasse come prima. Io e lei appoggiate al balcone di casa mia, a chiacchierare sotto il sole sognando storie d'amore irrealizzabili.
E quando disse no. Il no a riprovarci un'altra volta. La mandai a vaffanculo senza piangere una lacrima. Avevo le labbra serrate, sbattevo le palpebre in continuazione, ma non piansi. Mi ripromisi che quel giorno non avrei pianto. Che in generale non avrei più pianto per chi abbandona la propria migliore amica, per quanti sbagli possa aver commesso.
Ma ora sono qui, con gli occhi lacrimanti, indecisa se darmi il colpo di grazia con un altro melodramma o andare avanti e -magari- parlare di quanto Percy Jackson e Annabeth Chase siano carini insieme.
Sinceramente non lo so. Ma oggi ho fatto matematica e, per una volta -dai-, scelgo di tirare le conclusioni al mio grande casino -problema- mentale che meriterebbe proprio una bella ripulita. Cazzo, mi va male di nuovo: sono la persona più disordinata del pianeta.
Quindi chi è questa Debora, questa quattordicenne... Lei è una ragazza che ama sorridere alla vita, fino a farsi male ai muscoli facciali; lei è quella che manda le foto più imbarazzanti alle sue nuove amiche, oltre alle performance canore migliori sul pianeta; è una ragazza che piange la notte, senza farsi vedere; lei vuole essere ricordata, sogna -come una bambina- di vedere il proprio nome comparire sui libri di storia; lei sogna ancora -eccome- un bel ragazzo con cui fare l'amore, oltre il sesso, ma più di tutto: lei sogna di essere felice. Vuole ridere, sorridere e stare bene. E' scientificamente impossibile ma lei ci crede ancora.
Chi è Debora? Lei è una ragazza di fuoco e inverno.
Spero vi sia piaciuto!! Alla prossima one shot❤️
STAI LEGGENDO
One shot time
General FictionBungiorno gentaglia! In questa storia posterò le one shot realizzate per i vari contest di scrittura ai quali partecipo. Spero vi possa piacere ^^