“I wish that I could wake up with amnesia and forget about the stupid little things ,like the way it feels to fall asleep next to you and the memories I never can escape .”
“Era lì, tremava . Stava lì,rannicchiata all’angolo del letto, la stanza era buia.
Con le mani poggiate sulle orecchie,cercava di isolarsi,di reprimere quelle grida .Aveva paura ,molta. Sapeva che non era come le altre volte .Sapeva che sarebbe finita ,ma non in modo positivo. Tutto quello che aveva vissuto fino a quel momento non era che l’inizio ,l’inizio dell’Inferno. La donna,quella nella stanza accanto,aveva due scelte : lasciarsi morire ,oppure andarsene . Ma nessuna madre lascerebbe sua figlia. Sapeva cosa fare .E’ stata quella sera che ha capito . Ma non sapeva che forse era troppo tardi. La ragazza l’aveva capito .Le ultime parole della madre erano:”vai in camera,chiama Sara, dille di venire. Poi chiuditi in camera,e non aprire ,per qualsiasi ragione al mondo. A meno che non sia io a dirtelo.”
Ma il tempo passava e nessuno arrivava .Poi successe tutto all’improvviso:le grida di paura e dolore aumentarono,subentrò altra confusione ,tante voci si mescolarono.
La ragazza voleva vedere,ma aveva anche troppa paura. Ad un certo puto ,sentì dei passi svelti salire le scale.I passi si facevano sempre più vicini,mentre lei cercava di nascondersi sempre più nel buio. Poi la porta si spalancò, accecando il buio con la luce proveniente dall’esterno. Qualcuno cominciò a camminare verso di lei ;la ragazza cominciò a urlare ,a chiamare la madre a squarciagola. La figura ,con molta fatica,cercava di fermarla.Lei continuava a lottare,ma ormai l’aveva in pugno.La persona di fronte a lei la chiamava per nome . La scuoteva e con una voce ,che lei sentiva in modo fievole,sembrava cercasse di rassicurarla. Poi…”
“Ma stà attenta!” una signora molto delicata la riporta alla realtà.
Stava attraversando la strada ,con i piedi ben saldati a terra,ma la testa fra le nuvole. Quel ricordo la tormentava ,in qualsiasi momento,anche meno opportuno.
“Ehm ,mi scusi ..”risponde sbrigativamente, accellerando il passo.
Arriva di fronte il cancello della scuola ,si ferma vicino per aspettare la sua amica e intanto afferra il cellulare e le sue cuffie per ascoltare un po’ di musica.Comincia a fantasticare,a lasciarsi trasportare dalla melodia e dal testo delle canzoni.
Qualcuno picchietta col dito sulla sua spalla,lei si gira e si ritrova davanti jess.
E’ il primo giorno di scuola,ma si sono viste quasi sempre negli ultimi giorni di vacanza,quindi entrano senza fare tante cerimonie.
E così ,varcata la soglia della porta d’ingresso,Lety riconosce subito l’odore che contraddistingue quel luogo,quell’odore di quotidianità e di monotonia.
Per fortuna,nonostante l’allargamento in famiglia,non ha avuto la necessità di cambiare scuola,né di trasferirsi in una casa situata in chissà quale luogo.
Si guarda intorno e trova Calum,suo…”fratello”.Timidamente alza la mano in segno di saluto,ma lui non ricambia,anzi sembra tutt’altro felice di rivederla.
Se lo aspettava,però: Calum non aveva ancora digerito l’idea del matrimonio. Non sopportava la matrigna,figuriamoci lei,la sua nuova “sorella”.
Per lui la vita era già perfetta così com’era prima.
Da una parte entrambi avevano ragione :i genitori avevano nascosto la loro relazione fino a quando non hanno deciso di annunciarli che si sarebbero sposati.Certo,avevano capito che c’era qualcosa di diverso,ma Calum era impegnato con la sua vita,e Letizia attribuiva il comportamento della madre al fatto che finalmente le cose erano cambiate.
Letizia abbassa lo sguardo e si dirige con l’amica agli armadietti.
Lo apre, ci sistema i libri,e poi lo richiude. E’ in quel momento che lo vede .
Lui,il ragazzo che la faceva sorridere.Quello che durante quell’anno difficile l’aiutava,anche se indirettamente .Il ragazzo che la faceva arrossire e battere il cuore.
Sorridente entra nel corridoio e si guarda intorno .Sta cercando il suo gruppo di amici ,ma non li trova.Il suo sguardo incontra distrattamente quello di Letizia.
La ragazza avverte un tuffo al cuore e un calore profondo invaderle il corpo e facendosi guidare dalla timidezza,apre di scatto il suo armadietto in modo da nascondersi.
“Ehm,si può sapere che succede?sei tutta rossa in faccia..”
“i-io?N-no,sto bene…”
Jess si sposta per vedere cosa succede e ad un primo sguardo capisce tutto:è la tipica reazione dell’amica quando c’è il ragazzo che le piace.
“Ah,ancora?Sul serio ,quando ti deciderai anche solo a parlargli?”
“Ehi,abbassa la voce”risponde Letizia guardandosi intorno.
Dai,andiamo,che fra poco comincia la lezione..”conclude Jess chiudendo la porta dell’armadietto.
“Ehi,guarda!”. Questa sembrerà una scena normale ,una cosa insignificante ,ma per Letizia non lo è.
Luke ha già trovato il suo gruppo,ma c’è qualcosa di diverso. Infatti c’è un nuovo membro. Gli altri ragazzi li presentano ,e loro si salutano,sapete,come fanno i maschi.
Ebbene la cosa che non piace a Letizia è che il ragazzo nuovo è proprio Calum. Non aveva mai pensato alla possibilità che magari il fratellastro potesse frequentare Luke.Le sembra anche una cosa stupida non averlo fatto,ma ora prova una sensazione strana.Calum e suo padre sono piombati all’improvviso nella sua vita.Ha dovuto accettare di condividere un tetto, di “condividere “la mamma e la scuola,e ora questo. Si sente come se stesse per soffocare.
“Tutto bene?”Jess la riporta sul pianeta Terra .
“S-si,bene..guarda lì…”
“Perché,che succede?”
“Calum…”
“Ah,vedo che ha fatto già amicizia”
“Sì…con Luke”
“Perché,non ti va bene?”
“Bè,io..non lo so…”
“Senti, è un brutto periodo anche per lui. So come ti senti,anch’io ci sono passata,non è facile da superare… “
“Jess,è che..insomma ,mi sento soffocare…”
“Lo so,ora la vedi così,ma sono sicura che ti abituerai e che riuscirai a legare con lui..poi vedi il lato positivo:potrai vedere Luke spesso e almeno comincerai a trovare il coraggio di parlargli…”
“B-bè,si hai ragione…ora però andiamo in classe “
Così le ragazze entrano in aula,come tutto il resto degli alunni,lasciando i corridoi vuoti e silenziosi;certo,questo ancora per poco…
Spazio autrice:
Bene ,ecco il primo capitolo!Ci ho messo un po’ per scriverlo e soprattutto per trovare il nome della protagonista. (tralasciando il fatto che è lunghissimo,scusate )
E’ la mia prima storia e sono molto curiosa di sapere cosa ne pensate ,comunque spero che vi piaccia e di non avervi annoiato.
Qui entrano in scena Calum e Luke e cominciamo a trovare pezzi che compongono il puzzle,ovvero indizi che portano anche a scoprire cosa è successo alla protagonista in passato,e anche qualche informazione sulla sua vita in generale.
Ora vado,al prossimo capitolo!<3