IV

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By Austin

Entrai in istituto lasciando indietro Michael, quel deficiente, proprio adesso doveva sfidarmi in una scommessa, ho già abbastanza problemi...

In lontananza vidi una ragazza piuttosto famigliare, era lei, si stava probabilmente avviando verso la sua aula, ma in un minimo frangente di tempo riusii a raggiungerla e prima che mettesse la mano sulla maglia della porta, la precedetti appoggiandoci la mia.
In modo spavaldo mi posizionai davanti a lei e la fissai intensamente negli occhi, iniziò un gioco di sguardi, che per me durò un solo istante, poi prese parola balbettando...

"Ci... ao..., scusa ma dovrei passare, sono in ritardissimo."
Cercò di avvicinarsi sempre di più alla porta, ma ovviamente ero irremovibile!
"Ciao!" Dissi con un tono autoritario.
"Mi lasci passare?!" Ci riprovò, mi voltai verso entrambi i lati del corridio, era deserto...
'Niente Michael in giro, classi chiuse, preside in succursale... ' pensai malizioso, per poi tornare verso la ragazza ancora con un espressione confusa sul suo volto...

Un secondo dopo, le presi il polso e iniziai a correre con lei dietro di me che cercava di urlare per farmi fermare opponendo più resistenza possibile, ma era consapevole di non poterlo fare per l'orario abbastanza inopportuno, non era proprio l'ideale, se non si voleva finire nei guai; così scendemmo le scale e ci ritrovammo in palestra, la quale alle prime due ore del mattino era completamente deserta e da quanto ne sapevo era destinata a rimanere così per il resto della mattinata; mi fermai di scatto e in un minimo frangente di tempo me la ritrovai addosso.
"Hey, frena, è solo mattina... " Dissi in tono malizioso, guardola dritto negli occhi, l'imbarazzo che provava era alle stelle...
"Cretino!" Mi diede una spallata, per poi continuare alzandosi...
"Ma perché mi hai portata qui, ho lezione, se tu vuoi saltare scuola non è un problema mio!"
"Non dirmi che sei la solita secchiona, e poi ne sono certo che preferisci stare qua con un manzo come me, piuttosto che stare rinchiusa nella classe in cui ci sono i tuoi amichetti ubriachi!
Sbaglio?"
"Non sono ubriachi e poi mica ci vado per loro, avevo lezione anzi ho lezione."
"Bah alla festa non la pensavi proprio così! Che c'è ci hai già fatto la pace?!"
Aggiunsi in tono smorfioso e divertito allo stesso tempo...

"È acqua passata..."
Disse, poi si girò per ritornare di sopra in aula...
Ma la fermai...
"Aspetta! Ormai la prima ora è persa, anzi in realtà anche la seconda, tra l'altro oggi si esce alle dodici, ti resterebbero soltanto altre tre ore, praticamente è inutile tornare ora in classe, risparmiati la figuraccia del ritardo..." Dissi aggiungendo un occhilino sarcastico...
Niente irremovibile, assunse una smorfia di disapprovazione totale, così ci riprovai.
"Dai che ti costa, un giorno soltanto... "
"Se ci scoprono la colpa te la prendi tu!"
"Ha ha ha divertente!" Risi, ero riuscito a convincerla, colpa o no lei oggi era mia!

"Bene, che vuoi fare?!"
Ci pesai un attimo, poi mi balenò in mente un'idea a dir poco geniale...
"Ho un'idea" Dissi divertito, mi avvicinai a lei, "seguimi" le sussurai all'orecchio a due centimetri di distanza...
Alzò gli occhi al cielo e cedette...

Entrammo nell'entrata degli spogliatoi, i quali poi si dividevano in maschili e femminili, e presi nuovamente la parola...
"Immagino che tu sappia pattinare giusto?" Le chiesi speranzoso in un si...
"Be, si ovvio! "
"Perfetto prendi i pattini e raggiungimi nella palestra io devo fare una cosa..."

Non fece obbiezioni ma si limitò ad avviarsi verso il suo armadietto...

***

"Tu sei pazzo!" Rise appena mi vide in mezzo alla palestra con dei pattini addosso completamente accovacciato per terra!
"Daiii!" La guardai supplicandola...

Dopo di che si avvicinò a me e iniziò a tenermi le mani cominciando a muoversi  in modo tale che io facessi lo stesso, ma era evidente che ero un: "Sei un incapace!"
Disse e io aggiunsi: "lo stavo giusto pensando!"
E scoppiammo entrambi a ridere...

***

Dopo circa due ore eravano entrambi coricati per terra ancora con le lacrime agli occhi, quando improvvisamente Astrid alzò leggermente la testa dal mio stomaco per guardarmi e io mi persi nei suo occhi nocciolati...

"Cosa è successo quella notte?!" Mi chiese di getto spiazzandomi, ero spacciato, cosa potevo rispondere...

Io un'idea ce l'avrei....

Stai zitta tu!

"Ci siamo ubriacati, e poi... poi è successo... Ma eravamo consenzienti, almeno tu lo eri pienamente visto che hai iniziato tu!" Dissi senza mettere freno alla mia voce...

"Stai dicendo che se è successo è stata colpa mia?!"
Disse alzandosi, scioccata...

"No no, non sto dicendo questo, è solo che metto le mani avanti per evitare che tu mi dia la colpa..."
Okay stavo esagerando, cazzo ma un po' zitto no eh!

Concordo...

Ancora, stai zitta tu!

"Stai, scherzando vero?!"
"Io?! No!"

"Allora, tu, la mattina te ne sei andato, come se fossi stato un ladro!
Che cazzo Austin, potevamo parlarne!"
"Parlare e di cosa! Del fatto che eravamo entrambi ubriachi ma non abbastanza per non fermarci in tempo?!
Mi sembra un po' stupido come argomento sai!"
"Stupido forse lo è per te, ma non lo sarebbe stato per me!"

Si tolse i pattini, e si rimise le scarpe, io feci lo stesso e poi si diresse verso l'uscita, io mi alzai da terra  e cercai di raggiungerla, poco prima che svoltasse l'angolo per andarsene riuscii ad afferarla per il polso...
"Lasciami!" Mi ringhiò contro...
Poco dopo la vedi fermarsi di colpo e notai una figura piuttosto conosciuta era Michael, Astrid lo superò con uno sguardo tutt'altro che benigno e si diresse verso l'uscita, io al contrario cercai di evitare lo sguardo di Michael, quel deficiente ovviamente doveva comparire quando non ce n'era assolutamente bisogno di lui...
Che poi perché era qui non aveva lezione, guardai l'orologio e notai che era passata tutta la mattinata,  avevo perso un'opportunità d'oro...

"Fratellino!" Si avvicinò
"Te l'ho detto mille volte, non chiamarmi così! Non sei mio fratello!"
"Oh il signorino è arrabbiato di nuovo con mezzo mondo?! Cos'è la fidanzatina l'ha fatto arrabbiare, o dovrei dire la povera illusa ragazza che è andata via come una furia poco fa! Hai già perso la scommessa e le hai già raccontato tutta la verità?"
Mi chiese con una smorfia soddisfatta!

"Vaffanculo coglione!"
Lo superai spostandolo con una spinta abbastanza forte.

"Austin!"
Mi girai esasperato, conoscevo quel tono autoritario, voleva dire solo una cosa, forse la peggiore di tutte!
Si, avvicinò e mi porse una busta sigillata, l'indirizzo da dove era stata imbucata era il suo, cominciai a sentire quella nota di paura che cresceva piano piano dentro di me, non avrei mai voluto leggere il contenuto di quella lettera...

Almeno non di nuovo!

To be continued...

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