II

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By Astrid

Come descrivere questa serata?
Un schifo totale...

Dovetti tornare indietro, nel bel mezzo della via, perché avevo dimenticato la mia borsa, con anche le chiavi di casa e il cellulare.
'Ottimo, mi tocca rivedere quei tre e quello stronzo del quinto anno!' pensai mentre mi dirigevo di nuovo dal lato opposto rispetto a casa mia...

Recuperata la borsa feci per andarmene ma ovviamente sia Kaila che i due ragazzi palesemente ubriachi fradici, mi fermarono e ricominciarono con le loro stupide moine...

E poi l'incontro con quel ragazzo così strano, riservato ma attraente e ovviamente io che faccio la stronza, anche quando avrei semplicemente,  dovuto dirgli grazie!

Pensai sulla strada del ritorno, mentre cercavo disperatamente di coprirmi con la giacchetta che mi ero portata, evidentemente troppo leggera per il freddo di gennaio...
Ad un certo punto, quando ormai mi ero rassegnata al gelo e quasi congelata, una giacca calda si posò delicatamente sulle mie spalle, riportandomi quel calore che avevo perso da un bel quarto d'ora, in quegli attimi non pensai a chi potesse appartenere, ma quando mi girai verso il suo proprietario, i miei occhi si incastrarono perfettamente in due zaffiri blu notte, cavolo era perfetto...

"Ciao di nuovo!"
Mi disse, risvegliandomi dal mio stato di trance e riportandomi alla realtà, mi ristabilizzai e risposi.
"Ciao, scusa per prima, non avrei dovuto reagire così, ma sai la festa, i miei amici, a volte sono molto istintiva... "
Mi fermai osservando la sua espressione confusa apparsa sul suo volto.
"Guarda che non devi farmi la morale, io sono il primo a reagire così lanciando merda a chiunque, quindi non preoccuparti, almeno non con me!"
Disse tutto di un fiato, c'era qualcosa in lui...

***

Arrivammo davanti al portone di casa mia e ripresi parola voltandomi...
"Be, eccoci, io abito qui..."
Mi bloccai nuovamente vedendo che un fremito aveva percorso il corpo del ragazzo di fronte a me, che era rimasto solo in camicia e la felpa del collage appoggiata sulle spalle...
"Oddio, ma tu sei rimasto solo con la camicia per tutto questo tempo, starai congelando, dai entra almeno per riscaldarti un po'..."
"Ma io, in realtà..."
Disse impacciato.
"Dai, su, sali!"
Praticamente lo trascinai in casa a forza...

***

"Tieni, riscaldati un po'" E gli porsi un bicchiere di te caldo;
"Tutta questa confidenza?!"
Disse con uno sguardo furtivo...
"Si effetivamente, ora che ci penso uno sconosciuto è seduto su uno sgabello della mia cucina." E risi di gusto...
"Comunque piacere Austin!"

Austin... wow, uno di quei nomi che ti incanta al primo achito...

"Sai, di solito in questi casi, si risponde con un: piacere io sono e generalmente si dice il proprio nome... "
"Mmm?" Risposi "ah, si, io sono Astrid, piacere!" Allunguai la mano fino all'altra estremità del tavolo, lui la raggiunse e la strinse forte; fu in quel momento che i nostri sguardi si incrociarono nuovamente, quel piccolo frangente di tempo mi allegerí, provocandimi un leggero brivido alla schiena...

"Oii! Buonanotte!" Scoppiai a ridere alla vista di Austin appollaito sulla tazza di tè fumante...
Si ridestò con uno scossone mettendosi a sedere, in posa sullo sgabello;
Risi di nuovo di gusto, cosa mi stava facendo questo ragazzo...

"Non è che posso sedermi solo cinque minuti sul divano? Casa mia sarà a più di due chilometri da qua"
Mi disse quasi supplicandomi...
"Em, si, va bene, tanto i miei amici non credo che stasera ritorneranno a casa" Dissi con una smorfia seguita da un'alzata degli occhi esasperata.

"Guarda che puoi sederti eh, non ti mangio mica"
Disse dopo poco tempo, probabilmente notò la mia espressione pensierosa ero molto distante da lui e in piedi accanto alla porta d'entrata...
"Em, okay"
Mi sedetti anche io nella sponda opposta del divano...
Poi spinta da un po' di coraggio mi alzai e tornai con una bottiglia di vino bianco e due calici, lui si girò verso di me con sguardo stupito per poi aggiungere quasi sconvolto:
"Ma non avevi detto che tu non bevi! "
"Vero, però, è capodanno, un bicchiere cosa potrà mai fare, poi io non ho mai detto di essere astemia, solo non bevo alcolici pesanti." Aggiunsi divertita, ad un tratto la sua espressione stranita cambiò per diventare più serena...

Un bicchiere, risate, tv
Due bicchieri, risate, musica
Tre bicchieri...

Ore 7.00

By Austin

'Cazzo, no, no, no!'
Mi alzai di scatto dal divano per ricaderci subito pochi secondi dopo, sentivo la testa pesante ed ero tutto intontito, insomma ciò che si prova dopo una sbornia, di quelle molto pesanti, però c'era ancora qualcosa che non quadrava, mi voltai verso il pavimento, c'erano due calici rovesciati per terra, una bottiglia di vino vuota anche essa accanto ai bicchieri e cosa che mi fece gelare, vestiti, sparsi ovunque dai braccioli del divano, fino alla sommità del tavolino di vetro poco più distante da dove eravamo noi...
Noi?! Vi voltai e la vidi, profondamente addormentata con la fronte appoggiata al mio petto, quanto era bella...

L'hai appena fatto con lei, se te lo stai chiedendo mio caro Austin!
Ma tu non ricorderai assolutamente niente di ciò che è accaduto ieri sera!
Ma per fortuna vi siete fermati abbastanza in tempo!
Mio piccolo pervertito!

Ma che cazzo?!
Per poco non mi venne un infarto, la mia coscienza aveva deciso di svegliarsi al momento sbagliato...

Scesi dal divano il più velocemente possibile, mi vestii e cercai di andarmene senza fare il minimo rumore, ma prima di aprire la porta è uscire mi voltai, era ancora profondamente addormentata e tremendamente bella...

Qui gatta ci cova...

Piantala, cretina...

Ti sei appena insultato da solo...

Fottiti!
E no è, anche la mia coscienza no!

E così mi incamminai verso casa, con ancora quel profumo di rosa e quegli occhi di un marrone così intenso da farli sembrare neri, incastrati nella mia mente, così come il suo sorriso...

Dio mi farà impazzire!

By Astrid

'Mmm, buongiorno mon... Aspetta, ma che cosa è successo!?'


To be continued...

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