III

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Pov. Astrid
(Una settimana dopo)

Solo dopo una settimana dalla notte del primo gennaio, realizzai che cosa era successo quella sera...
Ero arrabbiata con i miei migliori amici, si erano ubriacati e avevano cominciato a fare i cretini compresa Kaila, allora io decisa me n'ero andata dal locale, per poi farci ritorno, dimenticando la mia borsa, poi ricordo chiaramente quel verme del quinto anno, era da un po' che mi infastidiva ma quella sera aveva proprio esagerato e poi ricordo vagamente un viso piuttosto attraente, si era messo tra me e Jason e aveva cominciato a tirarli pugni e urlare parole poco gentili, dopo poco me ne sono andata da quella situazione imbarazzante, mi ero messa in cammino verso casa e quando ormai ero convinta di essermi assiderata, una giacca calda si era posata dolcemente sulle mie spalle era la sua...

Mi accompagnò a casa e sul punto di salutarci la mia mente malata l'aveva invitato a casa, ci eravamo presentati e poi altro atto di incompleta lucidità avevo preso una bottiglia di bianco che tenevo nel fondo della dispensa e mi ero sicuramente ubriacata constatando che con massimo due bicchieri divento brilla...

Poi vuoto:
Testa vuota permetti...
Il tuo vuoto è dovuto al fatto che ti sei ubriacata, con Austin al tuo fianco, e permettimi neanche lui era molto lucido e niente come potrai ben immaginare cosa possono mai fare due personcine di cui una è estremamente bella e attraente...
Continua tu che lo sai...

Cosa!?
Io ho fatto cosa?!
No, no, no non può essere!

Suvvia, vi siete fermati in tempo...

Ah menomale! ASPETTA CHE?!
Devo essere letteralente impazzita la mia coscienza mi stava parlando e diceva cose abbastanza imbarazzanti sul mio conto e quello di Austin...

  ***

Abbandonai la mia coscienza e cominciai ad analizzare i fatti, ricordo che a parte per i due calici sul pavimento, non sembrava che ci fosse stato nessun'altro oltre a me in quella stanza, mi alzai di malavoglia dal divano, e indossai una felpa, aveva un profumo molto famigliare, ma non ci diedi tanto peso; mi diressi in bagno e notai che...

"Cazzo!"
Dissi, ad alta voce...
Quella felpa non era mia e ne tanto meno di Kaila o di Jonh o di Noah, era sua... di... di Austin!
Come ci era finita a casa mia, era un mistero, ma ora era qui, addosso a me, ed era sua, 'era tutto vero! Quella notte era successo davvero!' Ammisi...

Mi preparai, presi tutto il necessario, felpa compresa e mi incamminai verso la scuola, ogni passo che facevo verso l'istituto il mio cuore perdeva un battito, non ero pronta ad affrontarlo, ne tanto meno a guardarlo negli occhi...
'Quei sui occhi, così belli, così stupendamente magnifici!' Okay ora basta, Astrid datti una regolata!

By Austin

Entrai in salotto come una furia, avevo passato la notte insonne... di nuovo, ero in ritardo per la scuola e condividevo la casa con un deficiente...

"Ciao eh!"
"Ciao!" Dissi secco a Michael, il mio.... come potrei chiamarlo?!
Coinquilino, fratellastro, insomma la mia schifosa famiglia!
"Cosa ti prende?!"
"Cazzi miei!"
"Simpatico!"
"Vaffanculo!"

Il nostro è sempre stato un rapporto così, domanda e risposta secca seguita da una di quelle parole che uso molto spesso! Ma per lo meno un po' ci parlavo, quando ero di luna o quando ero in crisi, tipo in quel preciso momento!

"Michael?!"
"Oh?!"
"Hai presente quella ragazza che abbiamo visto alla festa il primo di gennaio?"
"Quella che per lei, hai fatto a botte con quello del quinto anno e che poi hai rincorso fino a casa sua, con, ci posso scommetere, un'unica intenzione?!"
Mi disse di getto mente ci incamminavamo verso la scuola...
"Io non l'ho seguita per quello!"
"Si certo, e io sono Steve McQueen"
"No tu sei un coglione, Michael!

Comunque, lei, insomma l'ho accompagnata a casa e poi mi ha chiesto di salire, solo che poi, si è anzi ci siamo ubriacati e... "
"No! Non ci credo!"
"Il problema è che ho lasciato la mia felpa da lei; prima di accettare di salire, volevo andarmene, tanto avevo la felpa e non mi serviva la giacca, sono stato un cretino non avendola messa per accompagnarla e per poco non congelavo ma il problema è che lei ora ha quella fottuttisima felpa!"
"Ti ha visto andare via?!"
"No, me ne sono andato mente lei stava ancora dormendo..."
"Sei scappato!"
"COSA! NO!...

Diavolo SI!"
Realizzai...

"Hai paura!"
"Io, ma cosa stai dicendo!"
"Di innamorarti per davvero!"
"Di quella, ma ti pare!"
"Scommettiamo?!"
"NO!"
Lo superai...
"Hai paura!"
Tornai indietro...
"Scommetiamo, spara!"
"Hai cinque mesi di tempo, se al termine di essi non ti sarai innamorato di lei, farò qualunque cosa tu voglia, ma se vinco io, molto probabile, allora tu dovrai dirle la verità!"
"Che verità!?"
Chiesi confuso...
"Che l'hai fatta innamorare di te per una scommessa, ovviamente dovrai lasciarla! Ah e te ne andrai da casa mia!"
"Tu sei fuori!"
"Hai paura!"
"Io non ho paura!"
La posta in gioco era troppo alta...

"Allora non ti farà nessun effetto, sei abituato a queste cose, vero fratellone!"

"Coglione!"
Lo superai e mi diressi verso la scuola, ad ogni passo, perdevo un battito...
Quello scemo aveva ragione su una cosa, non ho mai avuto una relazione seria, ero abituato, una botta e via, ma lei...

Unico obbiettivo, non dovevo innamorami di lei!

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