Capitolo 1. "Piani Strategici"

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Nuova scuola, nuova vita.
Così si dice, in genere.
Ma la mia vita ruota tutta intorno a una sola persona: Kageyama.
Anche se lui non mi vede, anche se ci sono milioni di altri ragazzi nel mondo.
Quindi no, la mia vita non dipende da una cosa futile come la scuola.
Però, definirla inutile è scorretto, dato che la scuola è un mezzo d'incontro con Kageyama, un mezzo con cui posso vederlo senza destare troppi sospetti.
Sono ossessionata? Probabile.
Ma non faccio male a nessuno.

"ehy, hai già trovato un club a cui iscriverti?"

L'ennesimo ragazzo mi era venuto incontro con un foglio a implorarmi di iscriversi a qualche club: lo schivo e continuo a camminare.
Pallavolo maschile: quella è la mia tappa.
Dove c'è la pallavolo c'è Kageyama, quindi tutto quello che dovevo fare era seguire disperatamente la pallavolo.

"scusa! Club di pallavolo? Avete già una manager?" dico gentilmente, rivolgendomi a un ragazzo di terza.

"eh? Ah! Aspetta un secondo, va bene? Shimizu! Vieni, riguarda te"

Una ragazza mi viene incontro.
Cavolo. È bellissima. I capelli neri tendenti al blu, gli occhi di altrettanto colore, il neo vicino al labbro...
Lei era al club di pallavolo?
Non avevo speranze.

"prego, dimmi pure"

"ah, sì, ecco... Volevo sapere se avevate già una manager per il club, ci tenevo a dare una mano"

"capisco... Attualmente la manager sono io..."

Se la uccido in teoria si libera il posto.

"... Però immagino che una mano potrebbe farmi comodo" mi dice sorridendomi.

Annuisco, felice, e lei mi porge un foglio pieno di scritte.
Lo leggo e lo compilo velocemente, emozionata.
Sono un passo più vicina a Kageyama~

"bene, allora dopo le lezioni puoi venire in palestra e fare una prova, ok?"

"si! Grazie, a dopo!"

Corro verso la mia classe, sorridendo come un'ebete e sedendomi al mio posto. Ovviamente, ero appiccicata al muro, accanto alla finestra. Il posto tattico. Guardavo fuori, fantasticando e pensando a nuovi modi per approcciarmi a Kageyama.
La professoressa entra in classe e fa l'appello.
A un certo punto, sento un nome.

"Kageyama Tobio"

"presente"

... Eh?!
Mi giro di scatto con gli occhi spalancati, alla ricerca del viso del ragazzo dei miei sogni.
Dopo tre secondi di ricerche, lo aggancio con lo sguardo.
È IN CLASSE CON ME?!
È IN CLASSE CON ME!
È. IN. CLASSE. CON. ME.

Stavo per urlare, ma cercavo di mantenere la calma e soprattutto la dignità.
Altro che fortuna. Non solo al club, ma anche in classe?! Dio, allora non sono poi così sfigata!

A fine appello, la professoressa spiega delle regole e subito comincia a fare lezione.
Studiare il primo giorno di prima liceo. Wow.

Inutile dire che sono stata tutto il giorno a guardare Kageyama con la coda dell'occhio.
Devo parlarci!
Fino a ora, non avevo mai pensato che l'ansia mi avrebbe potuto far esitare.
Ho paura a parlargli, e se faccio brutta figura?

Suona la campanella della ricreazione, e lui si alza.
Sta andando alle macchinette, lo faceva anche alle medie. Prenderà il latte, ovviamente.
Avevo studiato Kageyama nei tre anni di scuole medie.
Nonostante non fosse nemmeno in classe con me e non avesse la benché minima idea di chi fossi, io lo seguivo e analizzavo ogni cosa che faceva.
Potevo essere definita una stalker.

"𝑴𝒚 𝑲𝒊𝒏𝒈" KAGEYAMA X READER itaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora