Ho iniziato a scrivere per portare alla luce una seconda partenza e mi ritrovo impantanata nelle tenebre della prima.
Di Cherry non vorrei più parlare. Vorrei solo mettere da parte la sua storia e non pensarci per anni o almeno fino a quel magico momento in cui qualche ricordo riaffiora e senti solo lo stupore per aver vissuto una storia del genere.
E invece mi ritrovo qui davanti al pc a prendere atto del fatto che ogni considerazione sul presente è impregnata di quell'esperienza che vorrei evitare di rivivere ancora, anche soltanto col ricordo.
Cherry ha vissuto male Secondlife; le mie responsabilità quando vestivo quei panni non si possono negare.
Cherry, più di tutto, aveva scelto male le sue compagnie e come se ciò non bastasse a logorarle lentamente l'allegria, ha pensato bene di elevare il problema allo status di disastro lasciandosi trasportare emotivamente da colui che si sarebbe rivelato come uno dei più squallidi individui che popolano SL, secondo solo al secondo squallido e malvagio individuo da cui si fece ammaliare successivamente.
Tutti brutti e cattivi con la piccola, dolce, sognatrice Cherry?
No ... perché sia nel mondo virtuale come in quello reale si sbaglia in due, in tre o in comitiva.
Quando ho incontrato Bog in uno dei club che frequentavo come ballerina, avrei dovuto per lo meno lasciarmi insospettire dal nome.
La scelta del nome, quando crei un account su SL, la considero un po' come parte dell'avventura dato che trovarne uno originale rappresenta una vera impresa per chi come me non optava per tenersi a tutti i costi il nome scelto, facendolo approvare solo grazie all'aggiunta di una serie di numeri .
Io piuttosto mi intestardivo a cercare un nome che dovevo avere solo io o che, per lo meno, sarei stata la prima a Indossare.
Quasi tutti gli esseliani hanno una storia o un significato legato al proprio nome da avatar. Mi piace pensare che con la scelta del nome inizi la creazione di un'immagine di sé nel Metaverso. Mi piace immaginare il nome come il granello di sabbia attorno al quale si formerà, strato dopo strato, una perla che potrebbe essere pregiata o di scarso valore.
Anche io avevo un'immagine in testa, quando scelsi il nome Cherry.
Vedevo il rosso della passione, della vitalità e del fuoco che mi bruciava l'anima.