Quella mattina,a scuola,ricordo di non aver prestato molta attenzione alle lezioni,mi importava solo della risposta di mia mamma,quella che non avevo ancora sentito.
Ero certa che ne avrebbe parlato quella sera stessa con mio padre.
E cosi' fu.
Quando andai a letto feci molta fatica a prendere sonno,girandomi e rigirandomi nel letto sentii le voci dei miei genitori che parlavano,purtroppo non riusii a sentire l'intero discorso perche' c'era il mio fratellino Matteo,che,allora,aveva due anni e piangeva continuamente.
Del discorso tra mia mamma e mio papa' ricordo che riuscii a sentire questo:
"Questa mattina me l'ha chiesto!"disse mamma
"Ti a chiesto cosa?"
"Di iniziare a giocare a calcio!"
"E qual'é il problema?Io sarei molto felice se incominciasse...da giovane facevo partite lunghe tutti i pomeriggi,non vedo dove sia il problema,se Mia si é appassionata a uno sport!"
Non riuscii piu' a sentire nulla perche' Matteo inizio' a piangere a scuarcia gola.