Era bellissimo vederti sorridere

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"Andiamo dal dottore?"

"Devo proprio?"

"Ariel, solo per un controllo"

"Va bene. Posso farmi una doccia?"

"Certo, ti aspetto"

Cerco di sorridere. Sembra che abbia dimenticato come si faccia. Salgo di sopra e prendo l'intimo. Vado in bagno e apro l'acqua. Mi appoggio alla parete della doccia. Non ho neanche la forza di stare in piedi. Lascio che l'acqua scivoli sul mio corpo senza linfa vitale.

Mi lavo molto lentamente. Ho troppa poca energia. Chiudo l'acqua e mi asciugo. Mi infilo l'intimo e poi torno in camera. Prendo le cose più larghe che ho e le infilo. Non mi importa di essere vestita bene. Era Cameron a farmi sentire bella, ora che non cè più neanche il vestito più bello che esista potrà mai farmi sentire bella.

Scendo da Mitchell, lui è già pronto. Si gira e rimane estasiato. Non sono bella, non lo sono mai stata.

"Andiamo?"

Annuisco. Andiamo sulla sua auto e ci dirigiamo verso lo studio del medico.

Appena arrivati Mitchell mi aiuta ad arrivare nella sala dattesa.

"Ce ne era proprio bisogno?"

"Sì, Ariel, non voglio che succeda qualcosa al bambino, staresti solo peggio e non voglio. Questo bambino ti farà stare meglio, ne sono sicuro. Tornerai a sorridere come prima"

"Lo spero"

"Andrà così tranquilla"

Sorride e mi stringe a sé. Il dottore esce dal suo studio.

"Signorina Evans"

Mi alzo e seguo il dottore. Mitchell ci segue.

"Salve, non sono più la signorina Evans, sono la signora Boyce adesso, solo per farle sapere"

"Oh, ok, grazie mille, e congratulazioni"

Ringrazio e lascio perdere, non voglio dirgli che è morto, non adesso. Solo se me lo chiederà.

"È lei il marito?"

Si riferisce a Mitchell.

"No, sono solo un amico"

"Ok, bene, cominciamo la visita. Perché è qui?"

"Solo una visita di routine, i miei amici erano un po preoccupati perché non ho mangiato molto ieri e oggi e avevano paura per il bambino"

"Va bene, cè qualche motivo per cui non mangia?"

"Ero nervosa per il matrimonio e oggi non avevo particolarmente fame"

"Capisco. Beh, per una donna incinta, soprattutto così giovane è sconsigliato saltare i pasti. Adesso facciamo dei controlli e se non ha abbastanza energie dovrò attaccarla ad una flebo, sempre sperando che non ci siano stati problemi più gravi"

"Ok"

Mi faccio visitare. Mi fa unecografia e mi dice che va tutto bene. Stranamente non fa accenni al sesso del bambino, non so perché.

"Ok, è tutto a posto ma devo attaccarla alla flebo perché ha poche sostanze nutritive e il bambino potrebbe risentirne, non ci vorrà molto, giusto il tempo di recuperare i pasti che ha saltato. Però deve fare attenzione, manca poco al parto e deve fare tutti i pasti, mi raccomando"

"Certo"

Mi porta in un'altra sala e mi attacca ad una flebo. Mitchell mi rimane accanto.

"Non c'era niente che non andava, avevo ragione"

If someone had saved himDove le storie prendono vita. Scoprilo ora