18 dicembre 2014

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Mancano quasi 6 giorni a questo fantomatico Natale e ho già 4 inviti per Capodanno: Uno ad un country club, uno ad Ibiza (sapendo che dovrò aggiungere 700 euro per l'alloggio e 500 per il viaggio in sé), uno a vedere una partita (non mi piacciono le partite ma i calciatori beh.. so i calciatori quelli che mi attirano a me ehehe) e come ultimo invito ho la classica grigliata di famiglia (come se Natale in famiglia non bastasse), penso andrò alla partita con quei deficienti della facoltà, sto frequentando da 4 anni e mezzo la facoltà di giurisprudenza alla Università Autonoma di Madrid; si, sono il classico stereotipo "straniero omosessuale" ma beh, sono così figo che sono single da 26 anni. Ps. Ho 26 anni. Non è colpa mia però, mi sono capitati tutti casi umani nella mia vita, beh, ora che ci penso è anche colpa mia; Sono sbadato e troppo diretto, i miei appuntamenti precedenti? Beh.. finivano sempre con uno disgustato dalle mie parole sincere. Esempio: 

IO: "Ciao.. sono Moro" 

Lui: "Ciao.. sono *nome*" 

IO: "*Lo scruto bene  e attentamente come è mio consono fare*" Sai, questo completo arancione ti fa sembrare grasso.. 

Lui: "Oh"

IO: "Ma toglimi una curiosità... il tuo gatto?"

Lui: "Perché vuoi sapere del mio gatto?" 

IO: "Beh... su quel profilo ci sono solo foto sue cioè, ci mancava solamente che lo registrassi mentre piscia sulla foto della tua nonna defunta" 

Lui nel mentre si sarà già alzato, fanculo avrei potuto fargli almeno le condoglianze. Il mio vero problema è che io e la sincerità siamo attaccati dalle corde vocali, mi viene naturale ormai dire ciò che penso a tutti e tutto a pieni polmoni, beh, mentre alcuni appuntamenti finivano come nell'esempio precedente (solo perché io nella vita ho sempre solo trovato permalosi davanti a me) altri invece terminavano con fortissimi starnuti tirato sulla faccia di quello davanti a me dimenticandomi di mettere le mani davanti.. la mia sbadataggine mi fa anche sembrare un incivile, una volta durante uno di questi appuntamenti mi sono ritrovato a fare la palla di cannone, ovvero; Stavo raggiungendo uno di questi tipi accompagnato da dietro dalla mia splendida sorellina, in caso fosse un maniaco lei è addestrata per menarlo, infatti ha tipo fatto pugilato per 1 anno, karate per 5, Judo per altri 5 e Taekwondo per 8, in poche parole quando mia sorella era in fasce già prendeva a pugni il centenario nonno Augustin.. ho detto tutto! Comunque, stavo raggiungendo questo appuntamento con un certo Thomas, ricciolino fissato col tennis e con le spalle strette (me ne sono reso conto dopo, cioè odio i tipi a stick accanto a me CHE SONO UN FOTTUTO GRISSINO) vabbè.. arrivato lì prendo proprio il piede in una pozzanghera che mi ha fatto scivolare per così velocemente che un giaguaro in confronto mi alliscia i capelli, e niente, gli sono finito addosso e tutti e due siamo finiti in una pozzanghera (si, quella sera aveva piovuto, STUPIDE POZZANGHERE. SERVONO SOLO A QUELLE FOTTUTE PIANTINE) E niente, non sologli  ho offerto la cena perché "aveva dimenticato" il portafogli a casa ma sto coglione non mi ha più scritto (vabbè tanto era un cesso e anche un tirchione).

Ora sono qui, davanti al computer a ripassare le ultime annotazioni delle slide per l'esame di giovedì, mi sento fottuto anche se non ho ancora sostenuto l'esame, il mio migliore amico mi sta descrivendo i chat ciò che sta combinando in giro, già.. ad Amaimon non importa nella dell'università, è riuscito ad andarci solo per "fortuna" come dice lui, Vi state chiedendo perché io lo chiami così? Beh.. il suo vero nome sarebbe tipo Ambrosio (e ps: spero non legga mai queste annotazioni su questo taccuino altrimenti sono fottuto, odia sentire le persone che lo chiamano così, è più forte di lui). Non resisto all'idea di rispondergli, ma dovrei studiare.. ho ancora da sostenere 15 esami quest'anno e tra un po' iniziano le vacanze di Natale.

Dopo quella frase mi ritrovai ad organizzare una serata con lui ed altri dei nostri compagni di facoltà, non giudicarmi ma ho bisogno di vivere e trovarmi un tipo entro in trent'anni. Passate le 20 iniziai a prepararmi seriamente, ho provato a rasare quelle micro particelle che oso chiamare barba, ho legato i miei lunghi capelli marroncini, ero e sono orgoglio dei miei capelli, li faccio crescere da quando ho iniziato l'università e posso già fare un pratico codino, sono così morbidi e se ben curati mi fanno sembrare un figo, il figo che non sarò mai.. anche se tutti dicono che lo sono, ma solo per i miei occhi verdi e il fisico decente; Una volta uno mi disse che sono simile a quel tipo in quel film dello studio Ghibli.. ah si.. "IL CASTELLO ERRANTE DI HOWL" ovvero Howl, ora che lo guardo però hanno ragione, cazzo mi scoperei da sol- AAAH MORO: NIENTE VOLGARITA' SU!! 

Arrivai in tempo accanto al piccolo bar dove andavamo sempre, semplicemente perché lì nel periodo natalizio (o anche quasi sempre) fanno i Bloody Mary scontati del 50%, e chi se li fa scappare cioè. Riconobbi subito Amaimon nella folla, infondo il suo taglio di capelli insolito con tutta una sfumatura di verdi era difficile da non notare, mi guardò subito, lo sentivo come quei freddi occhi azzurri mi scrutavano: Per chi non l'avesse capito.. Amaimon è il classico mattacchione fuori di testa della facoltà, mi spiego meglio.. ama così tanto stare al centro dell'attenzione che una volta si è alzato e  ha abbracciato uno dei nostri professori dicendogli un semplice "Non la sopporto, ma spero si sciolga con questo caldo abbraccio" penso tu abbia capito che tipo di persona sia..

Comunque, arrivarono anche gli altri, Daniel (il classico secchione pieno di obbiettivi) aveva ordinato una semplice birretta analcolica (l'ho detto che era un fottuto sfigato ma Amaimon lo invita sempre, tanto per usarlo "come arma" durante gli esami scritti, opportunista) Martin (il classico biondino figo ma tonto) voleva già sbronzarsi (come tutti, TRANNE QUEL COGLIONE DI DANIEL) quindi ordinava shottini di vodka su shottini (ne ho bevuto circa 2 ma solo perché la vodka non la digerisco, preferisco il mio dolce e stupendo Bloody Mary) Amaimon ci andava giù di sakè. Ero un po brillo quando decisi di incamminarmi a casa, o almeno, camminai per metà strada ma poi Daniel (l'unico sobrio) ci ha accompagnati tutti a casa, e niente, si è preso anche sull'auto una vomitata da parte di Martin, poverino mi è dispiaciuto così tanto che l'ho abbracciato... ma per sbaglio gli ho vomitato addosso.

Sorry Daniel.


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Spero questa prima parte vi piaccia, ci ho messo molto tempo ad ideare questa storia e ne vado molto fiera. 🌺

Il Diario delle sfighe di Moro SanchezDove le storie prendono vita. Scoprilo ora