Capitolo 4

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Capitolo quattro

« […] Ah, e per la prima volta andarono a Hogsmeade insieme…»

«Da soli?»

«Veramente no… Lily decise di includere tutti nell’uscita, senza dire ovviamente nulla a tuo padre…

Remus continuò con voce affettuosa. «Sì, fu una giornata davvero molto bella. Eravamo quasi a Natale ed eravamo davvero spensierati…»

«No, ma Moony abbiamo dimenticato un passaggio. Tua madre cercò di uccidere tuo padre, scoprendo che era un Animagus… questa storia è proprio da raccontare.»

Lupin sghignazzò e Harry rimase stupito, perché sembrava sempre così calmo, che era facile dimenticarsi del suo lato malandrino. «James si trasformava in un cervo…»

«Dai, Moony, vai avanti, questo Harry lo sa!» Sirius si sfregò le mani. «Vai alla parte succulenta.»

«Va bene, va bene.» Lupin alzò gli occhi al cielo e poi passò a spiegare sorridendo. «Spesso tuo padre andava da tua madre sotto forma di cervo…»

«Sì, andava lì per scoprire tutti i suoi segreti e non li rivelava mai a nessuno. Gli piaceva stare con lei, sentirla parlare e farsi fare le coccole… che poi sicuramente ogni tanto, anzi più di ogni tanto, parlava male di lui.»

«Grazie tante Padfoot per esserti intromesso nel racconto.» Lupin sbuffò, ma Sirius non parve ascoltarlo dato che continuò. «Ma normale non la era neanche lei, che pensava di aver fatto amicizia con un cervo. Capito, un cervo! Adesso, ok, che era violenta, ma non era di certo così asociale… le amiche le aveva. Comunque, Harry, Lily rimaneva sempre incantata dagli occhi dell’animale e poi ha scoperto che erano quelli di James.»

Sirius rise sguaiatamente, mentre Harry era sempre più shoccato dal comportamento di suo padre. Si tramutava in cervo e ascoltava tutto quello che diceva sua madre? Ma non era un comportamento un po’… da stalker?

In parte poteva anche essere dolce, siccome era l’unico modo di stare accanto a Lily senza farsi insultare, però… «Non era meglio che la trattasse in modo decente da umano?»

«Harry, gliel’ho sempre detto anch’io, ma James proprio non lo capiva.»

Remus scosse la testa, come se stesse ancora pensando al modo in cui avrebbe potuto far ragionare l’amico e intanto Sirius rideva, quasi alle lacrime.

Qui, bisogna piangere, altro che ridere, pensò Harry e si augurò di non aver preso troppo dai suoi genitori. Almeno un Animagus non lo era e da quel lato era salvo.

«Dunque… Sirius, basta, ricomponiti.» Lupin parlò con tono deciso. «Dunque… Lily ci passò sopra e iniziò a curare tuo padre e Sirius, quando rientravano nel dormitorio all’alba, dopo la notte di Luna Piena. Era bravissima con le arti curative…»

«Avresti dovuto vedere com’era geloso Jamie ogni volta che Lily mi toccava!» Sirius ridacchiò in modo affettuoso. «Inoltre io e lei ci divertivamo a prenderlo in giro… Però ero sicuramente meglio io che Caradoc.»

«Sirius!» Remus quasi urlò. «Dovremmo proseguire per ordine, mica saltare di qua e di là.»

Il suo padrino stava per rispondere a tono all’amico, ma a Harry il cognome Caradoc disse qualcosa. «Dearborn Caradoc?»

I due uomini si voltarono verso di lui di scatto. «E tu come fai a conoscerlo?» dissero come un’unica voce.

Harry pensò di nuovo alla foto dell’Ordine originario e cercò di focalizzare quel giovane uomo. Non ci aveva prestato molta attenzione, ma si ricordò che Moody aveva detto che era scomparso o forse ucciso. Era stato suo padre?

Loro sono morti ma noi no(Sospesa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora