Bob's pov
Durante il tragitto Eliza mi parla un pó della sua vita e scopriamo di essere entrambi nati in Australia. Mi racconta della sua spiacevole esperienza a Los Angeles e non posso fare altro che sorridere, è veramente divertente anche se sinceramente all'inizio non mi ha dato una bellissima impressione. Quando l'ho vista in ascensore la seconda volta ho pensato fosse una bella ragazza, forse un pó troppo viziata poi però dopo nemmeno due minuti mi ha fatto cambiare idea.
Parcheggio di fronte all'hotel dove alloggia, abbasso la testa e aspetto che dica qualcosa, non sembra però sono un pelino timido, almeno questo succede solo accanto a lei.
"Ti ringrazio e scusami ancora se ti ho disturbato."
"Spero tu stia scherzando."
"Grazie ancora."Esco dalla macchina e le apro lo sportello, lei mi guarda confusa e nel frattempo le spunta un sorriso sulle labbra.
"Ma guarda tu che gentiluomo."
"Non esageriamo."Ci mettiamo a ridere e prima che se ne vada ci auguriamo la buona notte.
Aspetto che entri e ritorno nella casa che prima o poi avrei dovuto lasciare.Eliza's pov
Esausta mi faccio un bagno rilassante di circa mezz'ora. Esco dalla vasca tutta infreddolita e metto il mio pigiamino caldo, mi mancava tutta questa tranquillità.
Mentre guardo una serie sotto le coperte mi arriva un messaggio. Mi alzo con malavoglia e prendo il telefono che stava continuando a suonare, inizia a darmi fastidio quel rumore.
*Numero sconosciuto ti ha aggiunto al gruppo THE 100 CAST*
Numero sconosciuto: buongiorno belli.
Io: amico sono le undici di sera.
Numero sconosciuto: identificati.
Io: Eliza Taylor, tu devi essere uno che soffre di insonnia.
Numero sconosciuto: simpatica la ragazza, sono Richard e no non soffro di insonnia, non ancora almeno.
Marie: ma ciaooo, sono Marie, quella con il cognome difficile.
Richard: perfetto ti chiamerò solo Marie allora.
Bob: Richard cosa vuoi a quest'ora?
Richard: ragazzi siete proprio dei vecchi.
Bob: io torno a dormire, ti silezio per un anno se è necessario.
Richard: siete proprio cattivi, lo sapete?
Io: Richard vai a dormire che è meglio ahah.Spengo il telefono, nemmeno il tempo di appoggiare la testa sul cuscino che crollo in un sonno profondo.
È domenica, la suoneria del telefono mi sveglia, è Marie che mi invita a fare colazione da lei. Accetto non sapendo precisamente l'ora, sono le otto e mezza, sbuffo per l'ora e corro in bagno per cambiarmi e sciacquarmi la faccia.
Prendo l'ennesimo taxi della settimana e mi dirigo a casa di Marie. Dopo aver mangiato un delizioso cornetto e bevuto una tazza di caffèlatte usciamo per andare a fare shopping, non è il mio forte però la ragazza ci tiene e non posso di certo rifiutare.
Il tempo vola, è già pomeriggio. Sul gruppo non avevano più scritto da ieri sera, non ci penso troppo e inizio a leggere un libro. Troppo tardi, mi arriva un messaggio, non serve che legga il nome, è Richard.
Richard: Ragazzi stasera alle otto a casa mia, c'è una festa. Non accetto un no come risposta. Vi invio la posizione.
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Spazio autrice
ho molte idee sul capitolo sei, spero di scriverlo il più presto possibile.
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the best decision i've ever made - beliza
RomanceBob e Eliza si incontrano per la prima volta in un ascensore, ma non sanno ancora cosa il destino ha in serbo per loro.