2 a.m. knows all secrets

CAPITOLO 1

Il primo incidente è avvenuto il venerdì in cui la Classe 1-A si è trasferita nei loro nuovi dormitori.

Era stata una giornata impegnativa per sistemarsi, salutare i genitori e sistemare le loro stanze ma tutti rimasero alzati fino a tardi a socializzare senza sentire stanchezza. L'idea di vivere insieme era semplicemente troppo eccitante per la Classe 1-A, specialmente dopo gli attacchi e lo scandalo che coinvolgevano la UA, quindi la maggior parte dei ragazzi è rimasta sveglia ben oltre la mezzanotte a parlare di questo. Era estenuante, ma nessuno era ancora pronto per andare a letto.

Lo spazio comune al primo piano era l'ambiente perfetto per chiacchierare e abituarsi alla reciproca presenza casuale. Per la maggior parte, l'argomento del salvataggio di Bakugou è stato evitato, e tutti si sono comportati come gli adolescenti che erano, stabilendo le proprie regole domestiche, imparando a vicenda i problemi domestici, pianificando scherzi e imparando semplicemente come avrebbero convissuto con uno l'altro. È stato davvero bello poter recitare la loro età senza doversi allenare o combattere anche solo per un giorno. E fu solo quando Yaoyorozu, la voce della ragione della classe, indicò l'ora tarda e quindi quasi tutti si salutarono e si diressero verso le loro stanze.

Era successo poche ore prima. Attualmente, erano come le 2 del mattino, ed Eijirou era sdraiato sul suo nuovo letto, fissando il soffitto. Era buio, ma i suoi occhi si erano abituati da tempo alla fioca luce lunare che filtrava dalla finestra, quindi riusciva a distinguere a malapena le forme della sua nuova stanza. Trovarsi in un luogo sconosciuto con nuove immagini, suoni e odori, dopo una giornata così intensa ed emozionante, gli stava facendo ronzare il cervello e le ossa per l'eccitazione.

Ora, Eijirou aveva il sonno piuttosto pesante. Sua madre gli diceva sempre che era perché il suo quirk lo faceva sentire sicuro, quindi poteva dormire tranquillo. Forse c'era qualcosa di vero in questo, ma Kirishima trovava difficoltà ad addormentarsi da quando il suo quirk si era manifestato; il suo sonno si era fermato. Quindi per lui avere il sonno pesante non significava un cazzo se non poteva davvero addormentarsi.

Si voltò da una parte e dall'altra, cercando di trovare una posizione comoda. Finora niente aveva funzionato per lui. Forse la sua stanza era troppo calda? Poteva aprire la finestra, ma l'aria calda di agosto probabilmente non era molto migliore, avrebbe dovuto portare il suo ventilatore, e il materasso era sicuramente più morbido di quanto era abituato. Gemette per frustrazione perché ora il suo cervello stava sfornando pensieri dopo pensieri e questo era un problema per la sua insonnia.

Si portò una mano alla bocca mentre soffocava uno sbadiglio, sistemandosi sotto il piumone, cercando di svuotare la testa da tutti i pensieri. Vorrei solo sognare qualcosa, qualsiasi cosa, per favore, Dio.

Si rotolò su un fianco, raggomitolandosi su se stesso, mettendosi un braccio sugli occhi. Dopo diversi minuti immobili, sembrava che forse il sonno stesse finalmente arrivando, quando...

Ci fu un forte scoppio, seguito da un gemito.

Eijirou scattò in piedi, ansimando. Era come se tutta l'aria avesse lasciato il suo corpo e, dio, il suo cuore si sentiva come se volesse semplicemente uscire dalla sua cavità toracica. I suoi respiri uscivano in raffiche tremanti che echeggiavano nelle sue orecchie insieme al suo battito cardiaco balbettante. Prima ancora che si rendesse conto di starlo facendo, il suo braccio era posizionato di fronte a lui, eccitato e pronto a difendersi. I suoi occhi saettavano da una parte e dall'altra della stanza, cercando con urgenza la fonte del trambusto.

Cosa... Cos'è stato?!

Stava esagerando. Lui non era affatto in pericolo ma continuava ad avere quella sensazione di panico. Fece respiri profondi, desiderando che la nausea allo stomaco se ne andasse. Il suo battito cardiaco alla fine rallentò a poco a poco mentre scendeva dal suo panico disorientato. Annullò il suo Quirk, appoggiando le mani in grembo e osservandole con stupefatto silenzio. Sembra che il trauma di essere il bersaglio del cattivo gli abbia creato molti nuovi riflessi.