2 a.m. knows all secrets

CAPITOLO 4

Beep.

Beep.

Beep.

Beep.

Il rumore del suo telefono era stranamente silenzioso, come se fosse più lontano del solito, ma le sue orecchie allenate lo potevano sentire. Eijirou gemette piano. Era davvero ora di svegliarsi già? La calda luce del sole che filtrava dalla finestra era giovane, ma ancora brillante. Si portò la mano libera alla bocca per soffocare uno sbadiglio.

Gli occhi di Eijirou si spalancarono e la sua vista fu accolta da un poster di All Might sul soffitto. Sbatté le palpebre un paio di volte, strizzando gli occhi...

Oh no.

Era nella stanza di Bakugou. Era nella stanza di Bakugou... sdraiato sul letto di Bakugou, con un braccio intorno...

Oh no no no.

Lentamente, molto lentamente, guardò in basso. E dovette trattenersi completamente dall'urlare.

Bakugou. Bakugou stava dormendo accanto a lui. La testa di Bakugou era sul suo petto. Le gambe di Bakugou erano intrecciate con le sue. Era nel letto di Bakugou, il suo braccio avvolto intorno a Bakugou, dormiva accanto a Bakugou, rovinando così la sua amicizia estremamente delicata con Bakugou. Bakugou si sarebbe svegliato da un momento all'altro e il rosso sarebbe morto. Ucciso da Bakugou.

Non poteva respirare. Mille pensieri gli correvano in testa, ma quelli relativi alla sua sopravvivenza spiccavano di più. Era un bene che Bakugou sembrasse ancora addormentato, perché questo significava che Eijirou aveva ancora la possibilità di spegnere quel fottuto allarme e di uscire da quel fottuto letto prima che l'intera fottuta prefettura fosse bruciata.

Prese il braccio libero e allungò una mano verso il pavimento. Ecco dov'era il suo telefono, sul materasso, fortunatamente nell'angolo più vicino al letto. Riusciva a malapena a raggiungerlo da dove giaceva, ma con un leggero allungamento riuscì a spegnere l'allarme. Era la sua sveglia delle 7:00 nei giorni feriali. Il suo culo stupido e smemorato deve essersi dimenticato di spegnerlo prima di sabato.

Eijirou tornò a guardare la pila di capelli biondi che ancora giaceva sul suo petto, cercando di capire cosa fare dopo.

Come diavolo aveva dormito Bakugou durante tutto questo? Il rosso aveva il sonno piuttosto pesante, e anche lui si era svegliato con un silenzioso allarme. Ma... il biondo aveva bisogno di dormire, disperatamente, anche più di Eijirou. Forse il suo cervello non gli aveva permesso di svegliarsi, almeno non ancora. Be', qualunque fosse la ragione, dormire era esattamente il modo in cui Bakugou aveva bisogno di restare.

Poi c'era la parte difficile, un processo molto delicato che poteva svegliare Bakugou in qualsiasi momento. Eijirou stava attento mentre faceva scivolare l'altro braccio da sotto il suo amico. Lentamente, districò le loro gambe e iniziò a tirare fuori il busto dal peso morto che gravava su di lui. Tirò un sospiro di sollievo mentre riusciva a liberarsi dalle forti braccia che erano avvolte intorno a lui, e delicatamente si tolse il piumone e si mise a sedere, facendo oscillare i piedi per riposare sul pavimento. Era cauto mentre si alzava, gli occhi chiusi, in ascolto di qualsiasi cigolio del materasso che potesse tradirlo. Quando finalmente il suo peso si alzò dal letto, crollò quasi del tutto sul suo materasso.

Una parte di lui aveva paura di alzare lo sguardo. Una parte di lui aveva paura di vedere due occhi lucidi che lo fissavano. Ma anche con il suo cuore martellante che lo metteva in guardia, Eijirou alzò la testa e sbirciò oltre il lato del letto.

E oh, wow. Non poteva fare a meno di contemplare quella vista meravigliosa.

Il dolce alzarsi e abbassarsi del petto di Bakugou, la luce del sole che filtra delicatamente tra i suoi capelli dorati. Il suo viso era rilassato e mancava il suo caratteristico cipiglio, mancavano le rughe rabbiose intorno agli occhi, e le sue labbra non erano abbassate in un cipiglio per una volta. Sembrava così... innocente. Certo, qualsiasi persona addormentata tendeva ad avere un aspetto simile, ma con Bakugou era particolarmente sorprendente, come confrontare notte e giorno. Era così calmo. Eijirou non l'aveva mai visto così prima.