Capitolo 1 "Come Ti Sei Ridotto?"

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si svegliò stanco, quella sera non aveva dormito bene. era andato a letto verso le quattro e aveva ancora l'effetto della droga dell'altra sera, ma quella era la sua vita, e se voleva continuarla doveva fare il suo lavoro, un lavoro stancante che ormai non dava soddisfazioni.

si alzó, andó in cucina e si sedette sul divano; erano due mesi che Adrienne non c'era e rimpiangeva di averla mollata dopo 20 anni di matrimonio, ma non potevano stare più insieme, non si sopportavano più, e da quando anche Jakob era andato con lei si sentiva ancora più solo. era quasi iniziato Febbraio e faceva freddo. andò al frigo, prese una birra e la stappò, la bevve tutta in un sorso. stava diventando un drogato ubriacone, ma non se ne pentiva.

mancavano poche settimane al prossimo tour, ma lui non aveva voglia e aveva quasi pensato di lasciare il gruppo, ma non voleva farlo poco prima del tour.

pensò al suo primi concerto, quando per lui era ancora solo un gioco, ormai era un lavoro, ciò che gli piaceva fare, cantare, suonare non sembrava più la stessa cosa. ritornò al divano, prese una sigaretta e la accese, la mise in bocca e accese la TV, girò i canali ma erano tutti pieni di cazzate, così mise un canale horror e vide qualche parte di un film poco cruento e spense.

faceva una vita da schifo: droga, birra, sigharette, TV, sesso e porno, non sembrava più quello di una volta.

andó in camera, prese dalla sedia una maglia e un paio di jeans e se li infilò, non gliene fregava dell'aspetto.

uscì e come al solito era pieno di gente, così passò dal retro fino alla macchina e una volta arrivato entrò, prese un'altra sigaretta, la accese e la mise in bocca, arrivó fino a un capannone, entrò e chiamò John, lui venì subito e gli diede la solita busta trasparente contenente il solito liquido bianco. prese i soldi dalla tasca e glieli passo; tornò in macchina e arrivò a casa, dinuovo. entró e chiuse la porta, si butto su una sedia e poggiò la busta sul tavolo; prese la siringa e se ne inniettò un pó, gli arrivò nelle vene e si senti in paradiso. si stese sul divano, accese la TV e mise un porno, solito film.

sentì bussare e andó alla porta, aprì e si trovo davanti Jakob...pensó "merda oggi era il giorno in cui doveva veniré..." jakob fece una faccia schifata nel vedere il padre ridotto in quel modo, ma, naturalmente, a lui non fregava propio niente di tutto quel casino.

Jakob si sedette sulla sedia e vide la droga sul tavolo, il posacenere mai svuotato e il porno in TV; ci rimase malissimo e decise di andarsene, ma prima che andasse alla porta lui gli disse -Jakob dove vai? sono tuo padre! non mi vuoi neanche salutare? possiamo vedere un film insieme!- e Jakob:-a me non frega niente di vedere uno dei tuoi film porno e vederti prendere droga, okay?

e non mi dire di restare, perché tu non sei mio padre!- uscì sbattendo la porta e lui sussurrò :-cazzo sono rovinato...-

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