Italia's P. O. V.
Ciao. Mi chiamo Italia e soffro di depressione...Detto così sembra quasi far ridere no? Beh ora vi spiego...
Da piccolo ero molto legato a mio padre e sarei morto per lui...Era davvero l'unica persona che mi capisse...Strano ma vero... Ma poi dopo 13 anni...Se ne andò...Avevo solo 13 anni (Appunto) all'epoca e non sapevo cosa fare...Perché mi ha abbandonato? Cosa gli ho fatto? È stata una sua decisione? Queste domande mi tormentano da quando è successo...Ah già ho dimenticato di dirvi che ho 14 anni...Beh ma fa niente...Ora iniziamo e bastaMi alzai dal letto tremando per il freddo per poi sgranare gli occhi...Lo faccio spesso per svegliarmi meglio e affrontare al meglio la giornata...Si funziona per metà...Mi ricordai di quanto facessi schifo e che era stata colpa mia se mio padre mi aveva abbandonato così andai al bagno,presi la lametta nascosta nel mio accappatoio e iniziai a tagliarmi le braccia...Tagli non troppo profondi ovviamente. Dopo ciò mi feci una doccia e mi vestii. Era il primo giorno dopo tanto tempo che sarei andato ad una festa...Già che cosa bella vero? No. Comunque torniamo a noi. Andai in cucina e feci colazione sempre pensando a quanto la vita facesse schifo e fosse inutile. Passai la giornata a fissare il soffitto facendo scendere ogni tanto una lacrima dagli occhi. Passò il tempo e mi resi conto che era ora di prepararsi per andare alla festa...Ye...Mi scelsi dei vestiti a caso...L'importante è che fossero a maniche lunghe...Per nascondere i tagli ovviamente. Dopo essermi preparato controllai l'ora sul cellulare e vidi una chiamata persa. Incuriosito la schiacciati per vedere chi si era appena ricordato della mia esistenza. Vidi che era solo mia sorella Giappone,nulla di troppo preoccupante o eccitante. La richiamai:
"Italia!"
"Cosa vuo- cioè cosa c'è?" CAXXO. Mi ero dimenticato che mia sorella era molto sensibile e se avessi detto qualcosa di sbagliato sarebbe scoppiata a piangere.
"Dobbiamo parlare"
"Ok" Dissi con la voglia di vivere di una sedia
"Beh dai ci possiamo vedere tra 30 minuti a casa tua?"
"Ok,a dopo" dissi sempre con la stessa voglia di vivere di prima per poi riattaccare. Feci un giro per la casa per vedere se c'era qualcosa che potesse farla pensare che mi tagliavo...Qulcosa come sangue,lamette,coltelli insanguinati...Nulla di nulla. Sospiri di sollievo e mi sedetti sul divano ad aspettare l'arrivo di mia sorella. Poco dopo qualcuno bussò alla porta. Aprii ed era Giappone. Ovviamente cioè chi poteva essere altrimenti? La feci accomodare facendo un sorriso più falso della falsità stessa. Mi sedetti ma...
"Aio!" Disse Giappone dolorante per poi tirare fuori una lametta dalla sua schiena. Giappone ed io la guardammo come se fosse un alieno che ci stava invitando a bere uno shottino di Vodka con lui. Poi Giappone la posò sul tavolo e iniziò a piangere come sempre...Caxxo pensavo di aver guardato bene...
"Fra-tello-ne" sussurrò mia sorella.
"Io...Posso spiegare" Dissi per cercare i calmarla
"Spiga,Italia,ma che sia la verità perché io sono tua sorella e mi merito di sapere la verità" Disse con sguardo serio.
Stavo morendo dentro...Mia sorella aveva appena scoperto che mi tagliavo...Decisi di inventare una scusa sul momento.
"Haha si sembra strano ma in casa molti dei coltelli che ho non tagliano bene perciò uso quella per tagliare la pizza,ecco perché è sporca di una cosa rossa che sembra sangue" Dissi io facendo una piccola risata. Mia sorella all'inizio ci credette...Si stava alzando ma poi d'improvviso mi prese il braccio e alzò la manica del maglione per poi togliermi le bende che avevo messo prima di prepararmi...Si vedevano tutti i miei momenti di debolezza in cui non mi sentivo nessuno,momenti in cui volevo morire...Oh già,io li chiamo così ma voi probabilmente li chiamate tagli.
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Some countryhumans ships
FanfictionQuesto è il backstory dei countryhumans usati nel mio libro "Countryhumans humor" se non l'avete letto fatelo subito!