Capitolo 11

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Una  piccola  nota: scusate l'attesa ragazze, da  oggi tornerò a scrivere a intervalli regolari di due  o tre giorni al massimo. 

Comunque vi ringrazio come  sempre  del vostro sostegno e  ora senza altri indugi riprendiamo la  storia !

Baci.

Esco dalla  porta  con ancora  il sorriso stampato sulle labbra, indosso solo la  mia adorata vestaglia e il freddo si sta facendo pungente.

In meno di due  minuti arrivo alla porta, la mia convinzione  inizia a vacillare e valuto quasi l'idea di tornare domani mattina, ma la mia mano quasi si muove da sola e senza neppure rendermene conto le mie nocche battono piano sul mogano freddo.

Attendo qualche  minuto ma  non ricevo risposta, provo a bussare di nuovo questa volta con un po' più di convinzione, ma nulla  nessuno risponde.

Ritorno in camera con passo lento, non so se mi disturbi di più il pensiero di non averlo visto o quello di non essere riuscita a chiedergli che  cosa accadrà tra due  settimane. 

Entrando in camera  i miei occhi si posano  sulla  splendida  scatola  e  un sorriso affiora di nuovo sulle  mie  labbra.

Ripongo il magnifico regalo nell'armadio e  mi infilo sotto le  mie calde  coperte, in pochi istanti dormo già profondamente.

La mattina seguente  il mio primo pensiero è trovare Alexander e chiedergli del misterioso evento, così mi vesto e mi preparo per  iniziare  una nuova  giornata di lavoro.

Scendo in cuicina  dove  Meggie  mi saluta e  miricorda  che devo ancora affrontare  il suo orribile  interrogatorio riguardo la ''magnifica'' uscita  con Fabio. Abbozzo un sorriso per  niente  convinto, ed  inizio a preparare  il vassoio da  portare in camera  del signorino.

''No Noemi, oggi servirai la colazione con noi, il signor Alexander  ha lasciato la casa di buon'ora portando via  solo una mela, ha fatto sapere che  non tornerà nemmeno per  il pranzo'' 

mi volto quasi pietrifica  verso Carla, che  si supisce  visibilmente della mia reazione, così ritorno in me  e facendo finta di nulla  rispondo.

''D'accordo, in questo modo oggi potrò andare a trovare  mia madre, niente di meglio !''

Esco dalla cucina  diretta  in camera di Alexander, almeno se  lui non c'è potrò svolgere  prima  le faccende  riguardanti camera sua  e  oggi potrò davvero passare a trovare mia madre.

Ma la stizza  che  sta crescendo in me  non riesco proprio a nasconderla, dovrò tenermi le mie dmande ancora  per un bel po' e  oltre a cio' non potrò nemmeno vederlo per quasi tutta  la giornata.

Vorrei proprio sapere che  cosa  sta facendo quel viziatello di tanto importante da dover  uscire di casa prima  delle  sette del mattino. 

Entro in camera come  una furia, inizio aprendo tutte  le finestre  e rassettando il bagno, dopodichè mi dedico a rifare  il letto, mentre  scuoto le  lenzuola  vedo volare leggero come  una  piuma  un foglietto di carta. Stupita e incuriosita  mi allungo sul gigantesco letto e  violo una  delle  principali regole delle cameriere ovvero : farmi i fatti miei e  non scuriosare mai tra le cose dei clienti.

Buongiorno curiosona  di una cameriera, oggi come  hai certamente saputo non avrai il privilegio di accudirmi ( sono sicuro che sei disperata), putroppo mia  zia  mi ha assegnato delle  importanti commissioni per l'evento che si terrà tra due settimane ( a cui se  non lo hai capito sei invitata).

Nell'arco di una vitaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora