I mesi erano passati veloci e con loro, la smania di Filippo di crescere. Voleva solamente soddisfarsi tramite quella relazione clandestina che aveva con quella ragazzina. Ipoteticamente si poteva salvare almeno dalla legge dal momento che lei la maggiore età l'aveva già compiuta e per il fatto che, acconsentiva a tutto, non era obbligata a fare niente.
Dopo varie uscite, quella sera lei si era fatta coraggio e l'aveva invitato a casa sua: i genitori erano fuori per un weekend romantico in montagna.
Ero arrivato con mezz'ora d'anticipo, una bottiglia di vino e una torta al cioccolato. Incredibilmente avevo trovato Anna pronta, ordinata e già incredibilmente organizzata.
"Prego"
Sorride mentre delicata mi fa entrare in casa.
"Carina casa tua"
Sorrido io questa volta, mentre lascio sul tavolino della cucina i miei regali.
Mentre noto l'arredamento semplice, il forno mi e ci avvisa che la torta che è al suo interno è pronta. Mia madre, prepara sempre delle torte, peccato che poi si dimentichi di impostare il timer e vada tutto a rotoli. Anna no, è perfetta anche su questo lato. Stasera indossa un abitino bianco, stretto, con delle balze arricciate sulla gonna. E' bella, sensuale e raffinata allo stesso tempo.
"Ecco qua. Spero sia buono...insomma, molti criticano la cucina vegana ma è una bontà"
Sorride, convinta, convincente.
"Io vi ammiro, non riuscirei mai ad eliminare tutte le bontà del palato"
Lei scuote la testa, mentre addento la torta salata: dovrei ricredermi ma faccio finta di niente.
"Non è del tutto vero! Ci sono cose buonissime anche nella nostra cucina!Ad esempio i tortini ai mirtilli, la torta di zucca, i cupcake al cocco...guarda, una lista infinita"
Sorride, mentre sorseggia dell'acqua.
"Anche nella cucina normale ci sono un sacco di piatti buoni:le lasagne, l'arrosto con le patate, i bomboloni alla crema...una lista infinita"
La imito mentre lei ridacchia, mentre la cena continua fra qualche discorso mediocre e politico, anche se nel bon ton, di politica non si dovrebbe parlare a tavola, lei inizia ad aprirsi e con i suoi monologhi, stappo anche il dolcetto d'alba. Mentre sparecchio, lei riempie i calici e si siede sul tavolo. Mi invita a fare lo stesso.
"Come mai uno come te fa il professore di filosofia?"
Io sorrido, le lascio una bacio sulla guancia.
"Raccomandazioni gioia"
Lei ridacchia, io purtroppo sono anche serio.
"Io fra un paio d'anni... non lo so, ho un sacco di progetti...non so nemmeno cosa scegliere"
Mormora mentre dondola le gambe.
"tipo?"
Lei beffarda sorride, mi passa l'indice sul naso.
"A lezione dici sempre che "tipo" non si usa..."
Mi prende in giro mentre questa volta è lei a rubarmi un bacio sul viso.
"Ad esempio signorina?"
"la filosofa di professione, giornalista, scrittrice, fotografa, modella e se devo dirla tutta...anche pornoattrice"
Io scoppio a ridere, mentre lei mi imita, portandosi una mano sulla bocca, come a voler coprire la sua felicità.
"Pornoattrice?"
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SWEETHEART(IRAMA PLUME)
Short Story"Bisogna prendere la vita con filosofia, non crede?" "No, non credo signorina...amo prenderla per i fianchi, così da poterla baciare"