I venerdì sera hanno sempre un qualcosa di pressoché malinconico.
Non si sa come,perché,da dove esca questa aspirazione al dolore. Come se,ci si ricordasse che è l'ennesimo venerdì,l'ennesimo mese,l'ennesimo anno. E che questo maledetto tempo sta passando così velocemente che non siamo riusciti a trovare qualcosa di bello nel frattempo.Quei due erano rimasti soli,con un bicchiere di vino bianco in due,sotto la doccia vestiti.
A piangere lacrime che nemmeno sapevano di avere,colpe che si stavano appiccicando al cuore e ricordi scuri,così tanto da sporcare gli abiti.
"Non te ne andare,ti prego"
Silenzio,era l'unica risposta adeguata che lui era riuscito a trovare.
"Non lasciarmi...non...non lasciarmi come mio padre"
Un bacio leggero fra i capelli,mentre quei singhiozzi infantili continuavano ad uscire dal cuore della nera.
"Dov'è tuo padre adesso?"
"Mio padre mi ha lasciata quando avevo dodici anni. È andato a vivere lontano da me e mia madre che... velocemente l'ha rimpiazzato con un nuovo compagno..."prende fiato,gli stringe la camicia ormai fradicia"...ma,a me manca da morire. Abbracciami ti prego..."chiede in un disperato bisogno d'affetto.
E allora tutto torna. Ecco perché una ragazzina così giovane cercava relazioni con uomini più grandi. Ecco perché voleva dormire petto contro petto. Ecco perché tutta quella fragilità.
"Hai bevuto troppo...non devo farti bere quando sei giù di morale" lui se lo rimprovera,come se quella depressione l'avesse causata lui stesso.
Con i capelli appiccicati al viso,mi beo del getto d'acqua calda,mentre lei si stringe a me,come se volesse fare parte di me stesso.
"Mi dispiace...sono una ragazzina infelice"
Ammette con tanta malinconia che quasi il mio cuore si ferma.
Io la guardo:con un paio di occhi che non sono miei. Con uno sguardo che non ho mai rivolto a nessuna donna prima d'ora.
"Io non sono perfetto,non sono un angelo,lo sai ma, non sono un traditore. Se ti ho detto che non me ne vado,non lo farò....so bene cosa significa soffrire e conosco bene la sensazione di vuoto che hai nel petto ma,sono qui anche per questo"
Mi guarda negli occhi,mi accarezza il viso con una mano.
Ma ricomincia a piangere,scuote la testa."Vorrei tanto dirti una cosa ma,rovinerei tutto...l'ho detto che sono stupida ed infelice"
Si rimprovera,mentre io alzo il braccio e spengo il getto d'acqua. Mi metto in ginocchio accanto a lei,la sollevo per le gambe e la trasporto in braccio a me.
"Non sei stupida. Non sei stupida. Non sei stupida. Anche perché se lo fossi,non saresti iscritta all'università,non vivresti sola,non avresti potuto studiare e tante altre cose...sei una ragazzina fin troppo intelligente per la tua età,capito?"
"Si..."mormora"...mi dai un bacio?"
Io annuisco,mentre la bacio con delicatezza,calma. Con questo bacio voglio farla sentire al sicuro,bene.
Mi stringe in un abbraccio forte,virile.
Non sembra nemmeno un abbraccio prodotto da una donna,talmente è importante la forza che ci mette dentro."Stasera...fai l'amore con me?"
Chiede,mentre io scuoto la testa.
"No gioia,quello non posso dartelo io"
"Perché? Mi stai consolando come un padre,sei il mio migliore amico e...e facciamo anche sesso. Perché ti stupisce così tanto questa richiesta?"
"Perché... Anna,lo sapevi fin da subito. In mezzo non ci posso mettere l'amore"
"Almeno...una volta....una,una sola..."
Chiede mentre mi accarezza la mano. Dovrei essere in grado di gestire questa situazione...ma quello sguardo mi ipnotizza.
"No Anna,no"
"Ti prego...se vuoi dopo ciò non...non ci vedremo più se ti dà fastidio"
"Ma io voglio continuare a vederti,ma non ci posso mettere in mezzo l'amore perché so benissimo che rovinerà tutto"
Lei mi guarda,mi lascia un bacio, delicata sulla fronte.
Si alza,lascia i suoi abiti ormai zuppi qui,sul piatto della doccia.
Nuda gira in casa, si riveste:con i capelli bagnati torna in bagno."Devo andare a riposare...ci vediamo domani in università. Ciao Filippo"
"Ciao gioia,se hai bisogno chiamami"
E lascia un oblio nel mio cuore.
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SWEETHEART(IRAMA PLUME)
Short Story"Bisogna prendere la vita con filosofia, non crede?" "No, non credo signorina...amo prenderla per i fianchi, così da poterla baciare"