- Icarus's Weakness -

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*Iniziativa: scritta per il Contest “Norember”, indetto da Standreamy sulla sua pagina instagram ispirandosi all’Inktober.
*Numero Parole: 3.399
*Prompt: Weakness
*Link al vostro blog/twitter/quel che volete:
Profilo EFP (https://efpfanfic.net/viewuser.php?uid=224886)
Profilo Wattpad (https://www.wattpad.com/user/artemiskarpusivargas)
*Rating: verde.
*Hashtag: #NoremmaMonth2020 #Norember

*Hashtag: #NoremmaMonth2020 #Norember

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-“Norman, vorrei parlarti di una cosa.”

Quella mattina i due ragazzini si trovavano nel cortile dell’orfanotrofio, stendendo le lenzuola bianche, immacolate come la neve,  nella struttura in legno aiutandosi con alcuni bastoni ricurvi per riporli anche nei piani più alti.
Il sole era alto nel cielo e le nuvole ne coprivano giusto una parte, in quello spazio azzurro e sconfinato, dando vita a varie forme astratte.
Per essere solo metà autunno, era davvero una bella giornata.

Tuttavia, c’era una strana tensione nell’aria.

Ray assottigliò gli occhi cangianti sul profilo dell’albino, che in quel frangente avevano preso una sfumatura più grigia, seguendolo con lo sguardo quanta concentrazione ci stesse mettendo per allineare le assi di legno alla giusta altezza e posizione affinché le lenzuola rimanessero simmetriche, da entrambi le parti.
Attese giusto un paio di secondi prima di ricevere la sua risposta, proprio quando diede un ultima occhiata allo stenditoio.

-“Riguarda ai preparativi della fuga?”

Il corvino si guardò circospetto tenendo ben saldo il bastone tra le mani.
Dal vasto giardino sempreverde di Grace Field, vedeva di schiena le figure di Don e Gilda che stavano accanto agli altri bambini, sotto lo sguardo vigile della loro allevatrice, Isabella; camminava al fianco delle piccole Yvette e Jemima, che nel mentre stringevano le sue mani con tanta enfasi, sorridendo e scherzando come solo le bambine sapevano fare.
Dal lato opposto invece, vedeva l’inconfondibile ciuffo rosso e ribelle di Emma che aiutava Phil e Shelly a creare delle deliziose composizioni floreali, utilizzando fiori semplici ma di bell’aspetto.

-“No, si tratta di te.”

A quelle parole, Norman inclinò il capo, decisamente confuso indicandosi poi con l’indice sinistro.
Ricevette come risposta una semplice scrollata di spalle, senza però lasciarsi scappare una risata muta tra le labbra.
Arcuò un sopraciglio.
Ora era decisamente curioso di saperne di più.
Intenzionato a ricevere ulteriori risposte, cercò con lo sguardo il viso di Ray, intento a stendere altre lenzuola, ma quei cespugli sempre spettinati e neri come il carbone  coprivano una buona parte la sua faccia, come se stesse indossando una maschera.
Sospirò, leggermente seccato da quella strana situazione, ma per sua fortuna, non dovette aspettare molto.

-“Ho scoperto un altro tuo punto debole.”

-“Mhm? Davvero?”

-“Già, è persino più divertente di quando, quella volta, hai cercato di aprire un barattolo di sottaceti ma non riuscivi a svitare il tappo.
Fu Emma ad aiutarti per aprirlo… Ah, che bei tempi.”

It աɑร yѳu... Αʆwɑyร {ɳѳʀɛɱɱɑ}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora