I set out on a narrow way many years ago

578 5 0
                                    

Buongiorno! Innanzitutto vi ringrazio per avere dato una possibilità a questa ff. Ho iniziato a scriverla anni fa, nel lontano 2012, e da allora è cambiata molto fino a diventare un vero e proprio libro di più di 200 pagine. Parla di un possibile ricongiungimento tra Zac e Vanessa (una delle mie prime OTP). Ricordo che NON pubblico perchè vorrei che tornassero assieme, è solo una ff. Avevo solo 18 anni quando l'ho iniziata a scrivere e sono cambiate molte cose anche per Zac e V, tra rotture e nuovi fidanzati/e... spero che comunque apprezziate! Pubblicherò ogni sabato (salvo imprevisti) e pubblicherò in contemporanea anche su EFP . Ogni capitolo avrà come titolo un pezzo di una canzone. Buona lettura. :)  Fran

"I set out on a narrow way many years ago

Hoping I would find true love along the broken road

But I got lost a time or two

Wiped my brow and kept pushing through

I couldn't see how every sign pointed straight to you"

- "God Bless the Broken Road" Rascal Flatts

Arroyo Grande, California - Settembre 2014

Zac Efron lanciò uno sguardo mesto alla sua casa d'infanzia: sembrava sempre la stessa casa che aveva costruito suo padre, quando lui aveva appena un anno. L'erba del vialetto e del giardino sul retro era gialla e secca per la siccità che aveva colpito lo stato della California durante l'estate, ma i fiori nelle aiuole che sua madre accudiva con grande cura, erano fioriti. La vecchia macchina Mustang di suo nonno Harold era sempre parcheggiata nel vialetto e il canestro da basket che suo padre aveva montato per lui e Dylan quando erano piccoli era arrugginito, ma sempre presente. I muri beige chiaro dell'abitazione erano stati ridipinti da Zac stesso pochi anni prima. Sembrava tutto uguale, eppure ora non riusciva a fissare quella casa per più di dieci secondi.

Zac era sicuro che entrando per la porta principale, dopo il salone d'ingresso, avrebbe trovato il suo vecchio pianoforte a coda, i libri di ingegneria elettronica di suo padre impilati in file ordinate nella grande libreria di cedro, e tutta la casa avvolta dal profumo dei famosi waffles ai mirtilli di sua madre. Sarebbe salito al piano di sopra, nella sua stanza, e sua madre lo avrebbe rimproverato perché nonostante avesse raggiunto la soglia dei ventisette anni, la sua vecchia camera rimaneva sempre inaccessibile a causa delle pile di vestiti sparsi sul pavimento, assieme a spartiti musicali e fogli stracciati di qualche copione.

Il giovane chiuse gli occhi, come per trattenere quei ricordi e fossilizzarli nella mente, ma poi la voce di suo fratello minore Dylan lo riportò alla realtà.

-Non riesco a credere che vogliano vendere la casa-.

Il ventiduenne fece una smorfia di disgusto e beve un lungo sorso di birra, pulendosi le labbra con le mani.

-Perché non l'hai comprata?- sbuffò, con un'evidente nota di rimprovero.

Zac roteò gli occhi e lo ignorò: i rimproveri di suo fratello erano l'ultima cosa della quale si dovevano occupare.

-Dyl, te l'ho già spiegato il perché. Non ha senso comprarla. Cosa ci avrei dovuto fare?-

-Lasciarla così! Cazzo, è come se stessimo vendendo tutta la nostra vita! Tutti i nostri ricordi sono qui dentro!- Dylan tirò un calcio pieno di frustrazione al cartello "Vendesi" che troneggiava indisturbato sul prato, e se ne pentì subito dopo imprecando per il dolore che si erano procurato.

Zanessa - Rewrite the starsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora