And you pull them all together

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Ed ecco solo per voi la reazione della famiglia Efron. Ma non vi preoccupate... presto gli Hudgens torneranno in scena! Ci vediamo sabato prossimo (10 aprile) con il nuovo capitolo. Buone vacanze e rilassatevi! - Fran


"What I got -- full stock of thoughts and dreams that scatter

And you pull them all togetherAnd how? 

I can't explain, oh yeah"

- "You Make My Dreams" Hall & Oates


-Sei sicuro di volere andare proprio in Oregon? Perché non possiamo dirlo prima a Starla? Abita praticamente a dieci minuti da casa tua-.
Il broncio di Vanessa costrinse Zac a distogliere lo sguardo. Sapeva che effetto aveva su di lui.
-Van- iniziò lui –papà mi manca. Voglio dirlo ad entrambi, come abbiamo fatto con i tuoi-.
Entrambi i giovani rabbrividirono al solo pensiero di come era andato quel pranzo fuori con la famiglia Hudgens.
-E' solo che... che ... ho paura di come potrebbe reagire tuo padre. I tuoi nonni saranno lì accanto a lui e ci squadreranno da capo a piedi- mugugnò lei, figurandosi la scena.
-I miei sono molto liberali piccola – le ricordò lui, omettendo il resto della frase "non come i tuoi".
-Solo perché hanno appena divorziato non significa che siano così entusiasti al pensiero di diventare nonni. Soprattutto non in maniera così inattesa-.
-Saranno felici- tagliò corto Zac. Non lo diceva solo per non farla preoccupare, dentro di sé era convinto che i suoi avrebbero mostrato più entusiasmo rispetto ai genitori di Vanessa.
-Mia madre era felice quando le ho detto che uscivo con te, mi ha abbracciato piangendo di gioia quando le ho raccontato del nostro piano di fuga alle Hawaii. Sarà felice anche adesso Ness. Lei ti adora-
-E David?-
-Papà... papà non... beh non era così entusiasta come la mamma quando gli ho raccontato di noi, ma forse era solo perché non l'ho visto di persona. Van, gli sei sempre piaciuta. I tuoi mi hanno sempre tollerato invece-
-Mamma era molto affezionata a te Zac. E anche papà. Forse hanno esagerato, ma so che alla fine accetteranno la cosa. E Stella ha già stilato una lista di nomi per suo nipote-.
Zac sorrise nel sentire quell'ultima frase. Si avvicinò alla sua ragazza e la baciò sulle labbra, mormorando un "ti amo" tra un bacio e l'altro.
-Mamma andrà con Dylan in auto fino a Bend. Noi prenderemo l'aereo. L'ho convinta ricordandole quanto possiamo essere appiccicosi io e te. Non penso che vi farebbe bene subire un viaggio in auto dalla California all'Oregon-.
-Vi?-
-A te e a Baby Zanessa. Non voglio farti vomitare l'anima-.
Vanessa le sorrise, facendolo sedere accanto a lei. Zac le sorrise. Era chiaro che la sua ragazza era preoccupata.
-Van, i miei ti adorano- ripetè –il divorzio non ha cambiato tutto questo. Amano me e amano te alla follia. E anche se i tempi non sono gusti, saranno felici di diventare nonni. Te lo prometto-.

I nonni paterni di Zac, Hal e Dot Efron, erano entrambi ultraottantenni ed entrambi adoravano i tre figli e i cinque nipoti che Dio li aveva dato. Il padre di Zac, David era l'unico maschio e l'ultimogenito della coppia. Aveva due sorelle maggiori, Laura, una single sregolata che aveva deciso di rimanere a vivere in Oregon, accanto ai genitori, e Julie che aveva sposato un buon uomo di nome Thomas e che ora viveva a Montalvo in Mississipi, con il marito e tre figlie femmine.
Vanessa sapeva quando Zac fosse legato a zii e cugini. Lei e Stella non avevano mai avuto una relazione così stretta con i loro parenti. Metà della loro famiglia viveva ancora nelle Filippine, in quanto Gina era arrivata negli Stati Uniti solo dopo il suo matrimonio con Greg. Mentre dal lato paterno avevano avuto due nonni morti giovani e zio Bruce che era morto in un incidente quando Vanessa aveva quindici anni.
-Pensavo che fosse un pranzo solo con la tua famiglia- mormorò Vanessa, lanciando uno sguardo preoccupato verso il soggiorno di casa Efron.
-Ma loro sono la mia famiglia- puntualizzò Zac. –Senti capisco che sei preoccupata. Nemmeno io mi aspettavo un'imboscata del genere. Ma devi capirli. Mamma e papà vogliono dimostrare a tutti che sono in grado di andare ancora d'accordo se uno dei loro figli porta a casa la fidanzata-.
-Ok ma dirlo a i tuoi genitori e tuo fratello è un conto. Dirlo a tutti gli Efron mi sembra eccessivo! Zac, non li vedo da anni!-
-E in questi anni li sei mancata terribilmente- il ragazzo le fece l'occhiolino. –Van, sono tutti qui per te. Non mi aspettavo che invitassero tutti, zii e cugini compresi; ma sono felice che siano tutti qui. E poi non può andare peggio di come è andata con i tuoi, no?-.
Vanessa riflettè un attimo: Zac non aveva tutti i torti. Per una volta tanto Starla sorrideva sempre e lei e David si erano anche abbracciati. Il pranzo era delizioso, anche se la ragazza aveva evitato con accuratezza uova e bacon. Le cugine di Zac non la smettevano di raccontare buffe storie della loro infanzia e Dylan continuava a sommergerla di domande. Zac sembrava veramente felice e rilassato circondato dai suoi parenti: di certo era molto più a suo agio lì rispetto che a Los Angeles, ma il tempo scorreva e Vanessa si stava chiedendo il perché il suo ragazzo non si decidesse a rivelare tutto ai suoi famigliari. Gli lanciò un sguardo eloquente e tutto quello che lui fece fu alzare le spalle. Vanessa era perplessa: dubitava molto che rimandare in eterno l'argomento fosse una saggia decisione. Poi venne il momento della foto di gruppo. Si misero tutti in posa e Zac si offrì di scattare la foto.

-Uno, due, tre....Van è incinta-.
Il click della macchina fotografica fu l'unico suono che si sentì in tutta la stanza. Gli occhi di tutti i presenti si focalizzarono sulla coppia. Vanessa era ancora stretta tra Dylan e Nora. Zac aveva ancora in mano la macchina fotografica e fissava il pavimento, in attesa di una reazione.
-Figliolo...- David era sbiancato in volto. Era rimasto in posa con uno sguardo perso –puoi ripetere per favore?-.
-Ha detto...- iniziò Laura.
-Ho sentito, grazie!- abbaiò David –ma sicuramente è uno scherzo. Zac è un burlone. Hanno organizzato uno scherzo quando hanno saputo che venivate tutti qui. Avanti, diglielo su Zachary-.
Vanessa si sentì di nuovo avvampare: temeva un'altra rivolta famigliare. Zac si costrinse ad alzare lo sguardo fronteggiando l'intero gruppo famigliare. Doveva dire qualcosa.
-Papà sono estremamente serio. Van è incinta. L'abbiamo, l'abbiamo scoperto poco prima di tornare dalle Hawaii. Diavolo, non era programmato e lo so' che è stata una sorpresa. Insomma lo è stata anche per noi, una sorpresa voglio dire. Siamo voluti venire fin qui in Oregon per dirlo a te, Dylan e alla mamma. Beh forse anche ai nonni, ma di certo non ci aspettavamo tutta questa gente. Ma dato che erano tutti qui... ecco abbiamo pensato di dirlo a tutti-.
-Ma è...- iniziò David.
-E' meraviglioso!- sentenziò felicemente Hal Efron, facendosi largo tra le sue nipoti e andando ad abbracciare Vanessa –avrò il mio primo pro nipote!-.
Nel giro di cinque secondi Dorothy seguì l'esempio del marito e strinse forte a sé la ragazza. Ben presto Vanessa e Zac furono circondati da zii e cugine festanti.
-Ok, va bene!- urlò Dylan per sovrastare le grida eccitate e le risatine delle donne di casa –sarò zio Dylan. Quando è fico?!- diede il cinque a fratello maggiore e gli fece un largo sorriso.
-Il tuo tempo con il bambino sarà limitato- scherzò Zac- di certo io e V. vogliamo che sopravviva all'anno di età!-
-Oh andiamo! Sarò il suo zio preferito e gli insegnerò tutti i trucchi per fartela sotto il naso!-
-Sarai il suo unico zio Dylan –rise Vanessa, abbracciandolo affettuosamente. Poi si rivolse a Starla che la fissava impietrita. Aveva le lacrime agli occhi.
-Starla...-
-Starla?- singhiozzò lei- Starla! Oh per l'amor del Cielo! Venite qui voi due e datemi un abbraccio perché penso di svenire dalla gioia!-.
La donna strinse a sé figlio e nuora e baciò entrambi sulle guancie.
-Veramente? Sei contenta? Mi aspettavo una delle tue famose ramanzine!-
-Oh siamo seri Zac. Sai quanto la amo- disse la donna indicando Vanessa e facendola arrossire. –Vi ho sempre raccomandato di stare attenti, ma era perché avevate appena vent'anni. Quando mi hai detto che vi eravate messi di nuovo assieme ho pianto di gioia.
Tutti risero.
-Lui era sperso senza di te- aggiunse.
-Mamma esagera, non ero sperso-
-Lo era- confermò Nathalie.
-Beh ad ogni modo- proseguì Starla –ero felice. Poi parliamoci chiaro, non sto di certo ringiovanendo. Speravo che in questi anni Zac si trovasse una brava ragazza e iniziasse a pensare a darmi dei nipotini e... ed eccoci qua. Come potrei non essere felice? Il mio bambino sta per avere un bambino. Perché sarà un maschio, il mio sesto senso non sbaglia mai-.
-No di certo- borbottò Zac, baciando affettuosamente la madre su una guancia. Era immensamente sollevato e vide la stessa gioia negli occhi di Vanessa.
-Oh è meraviglioso tesoro- cinguettò Dorothy –meraviglioso. Non ci potevate dare una notizia più bella di questa. Vero David?-.
Solo allora l'attenzione di Zac gravitò su suo padre che era rimasto in disparte dal resto della famiglia.
-Papà... papà che ne pensi? Non hai detto nulla-.
David Efron sospirò profondamente e appoggiò le mani alle spalle del suo primogenito.
-Ho due domande per te-.
Zac ricambiò il suo sguardo.
-Numero uno- disse David enfatizzando le sue parole con le mani, alzando il dito indice –la ami?-
-Assolutamente sì papà. Non ho mai smesso. Amo lei e nostro figlio-.
-Ok due- David alzò due dita –so' di non avere voce in capitolo, ma avete anche pensato alle alternative?-
-Sì- Zac e Vanessa si scambiarono un lungo sguardo –e siamo sicuri di quello che stiamo facendo-.
-Ok... ti posso parlare?-
-Sono tre domande in realtà- sorrise Zac, ma il sorriso si spense subito vedendo a faccia seria di suo padre.
-In privato- aggiunse David, sottraendo Zac dall'abbraccio della madre e di Vanessa.
David lo condusse in quella che una volta era stata la sua stanza da ragazzo e chiuse la porta a chiave.
-Sei felice... insomma siete felici?-.
Ancora una volta suo padre l'aveva sorpreso. Zac temeva il suo giudizio più di quello di chiunque altro. Anche più di quello di Greg Hudgens.
-Lo siamo- asserì Zac, senza un minimo di esitazione. –Ammetto che ero terrorizzato all'inizio, ma io e Van ci amiamo e... beh siamo solo felici di esserci ritrovati-.
Su padre lo fisso serio per un minuto. Il suo silenzio era solo un monito per incoraggiare il figlio a parlare.
-Mi dispiace. Mi dispiace. So' di avervi deluso-
-Zac...
-No è...-
-Zachary David Alexander Efron-.
Nel sentire pronunciare il suo nome completo Zac si fermò. Temeva troppo il giudizio di suo padre. Era il suo eroe, era il suo modello di riferimento e l'idea di averlo deluso lo stava divorando vivo. David Efron era la sua roccia, lo era sempre stato fin da quando lui era bambino e tornava a casa da scuola piangendo perché era troppo basso per riuscire ad entrare nella squadra di basket della scuola. Suo padre aveva costruito un canestro speciale, abbassandolo, solo per lui e si erano allenati insieme tutta l'estate, e l'anno dopo Zac indossava l'uniforme della scuola alla sua prima partita di basket. Negli anni era stato presente ad ogni prima di ogni film del figlio, sostenendolo dietro le quinte. Quando Zac si stava autodistruggendo con l'alcol pochi anni prima e si era immerso a capofitto nel lavoro, tagliando i ponti con tutti, era stato suo padre a farlo rinsavire e a sostenerlo nell'ultimo anno quando era andato in riabilitazione. Zac era ben conscio del fatto che dietro ogni suo passo c'era sempre stato suo padre a supportarlo e a sopportarlo. E, anche se la storia del divorzio, gli bruciava ancora parecchio, sperava di averlo accanto a sè durante la paternità. Perché per lui non c'era stato padre migliore al quale guardare.
-Tu non ci hai deluso in nessun modo. Non lo hai mai fatto e mai lo farai. Sono stato severo con te e con Dylan quando eravate piccoli, vi ho educato con poche regole e con mano ferma e sono fiero degli uomini che ho cresciuto. Se tu hai preso questa decisione io mi fido di te-.
Zac lo fissò, con gli occhi spalancati e il fiato corto.
Seriamente? Si era aspettato una scenata in piena regola.
-Ma sei serio?-
Suo padre scoppiò in una sonora risata.
-Diavolo Zac! Certo che sono serio figliolo! Mi hai appena detto che diventerò nonno! E' come se avessi vinto alla lotteria! Dopotutto quello che è successo tra me e tua madre ricevere una notizia del genere... è... è come se ci aveste dato di nuova la luce-
-Ma insomma... io e Van non ci vediamo da anni...-
-Si certo, ed entrambi sappiamo che non sei ancora stato con altre donne perché la ami ancora-
-Mamma ti ha detto...-
-Mamma non aveva bisogno di dire niente. C'è una scintilla nei tuoi occhi quando stai con lei... è la stessa scintilla che io avevo negli occhi quando...- David tossì forte, come per scacciare il ricordo dalla sua testa –si, insomma quando io amavo ancora tua madre-.
Entrambi gli uomini si voltarono. Starla era impegnata in una fitta conversazione con Vanessa, sorrideva e aveva le braccia strette attorno alla futura nuora.
-Tua madre è... è... non potevi darle una notizia più bella. Non sai quando le è mancata Vanessa in questi anni e riaverla qui per lei è un sogno. Dovrai darle subito dei limiti con il bambino, perché lo vizierà come mai prima d'ora-.
Zac sorrise e battè una pacca sulla spalla dell'uomo.
-Beh, grazie. Ne avevo davvero bisogno-
-Di cosa?-
-Di un piccolo discorso di incoraggiamento. Greg è uscito di testa. Se non ci fossero state Stella e Van giuro che mi avrebbe ucciso-
-Non esagerare Zachary. Greg si era molto affezionato a te-
-Questo prima che io e Van ci lasciassimo. Adesso mi odia. E odia anche Vanessa perché si è fatta mettere incinta da uno come me. E mi detesto per questo. L'ho allontanata dalla sua famiglia e l'ho fatta soffrire. Piange ogni notte pensando che io non me ne accorga, ed è colpa mia papà-
-Zac sei troppo severo. Devi dargli tempo. A te, a lei e anche a Greg e Gina. Sono convinto che con il tempo saranno felici e ti ameranno di nuovo-
-Tempo? Non c'è tempo! In sette mesi sarò padre e...-
-E sarai perfetto. Fidati ragazzo. Tu, Vanessa e il bambino starete bene. E Greg e Gina si accorgeranno che non potranno vivere senza di voi-.
-Oppure?-.
Zac sapeva che suo padre aveva una mente da ingegnere: quello di sicuro non era l'unico scenario alla quale aveva pensato.
-Oppure Greg ti rinnegherà in eterno, ma non credo che questa ipotesi si possa verificare. Tu e Nessa avrete bisogno di tutto l'aiuto possibile per gestire questa cosa, soprattutto con la stampa. Io e tua madre potremmo anche non amarci più, ma amiamo te e tuo fratello alla follia. E se tu e Nessa avete bisogno di qualsiasi cosa, qualsiasi, sai che noi ci siamo. Tutto chiaro?-
-Si signore, grazie-.
-Figurati. E'stato bello parlare un po' con te- David gli diede un'affettuosa pacca sulla spalla –adesso fammi vedere le foto di mio nipote-.


-E' stupendo! Non è stupendo? Dio potrei fissarlo per ore! Assomiglia già a Zac! Vero David?-
Quando padre e figlio raggiunsero i parenti in cucina erano tutti impegnati ad osservare le foto del nuovo membro della famiglia Efron. Zac e Vanessa si erano premurati di portare le foto della prima ecografia che avevano fatto alle Hawaii: il loro bambino altre non era che una sottospecie di fagiolo in bianco e nero, ma a tutti i presenti pareva bellissimo.
-Oh mamma andiamo! A me sembra un...-
-Ho delle foto da qualche parte.... Hal dov'è il vecchio album dei ricordi di Zac?-
-Mamma ti prego...- Zac fece la sua comparsa e tutti gli sorrisero ampiamente.
-Amore è vero! Non mi sto immaginando tutto! Ti assomiglia già!-
-Certo... puoi tenerla comunque. Io e Van ne abbiamo una copia a casa-
-Ehi aspetta anche io voglio una copia!- gracchiò zia Laura.
-Anche io!- si intromise Dylan.
-Io vorrei incorniciarla- Dorothy baciò il nipote sulla guancia.
Zac si guardò intorno: il soggiorno di casa Efron era sommerso di foto di famiglia: foto di lui e degli altri nipoti, foto del matrimonio di David con Starla e di Julie con Thomas, foto di tutte le vacanze di famiglie e i viaggi che Dorothy e il marito avevano fatto nel corso degli anni. Per non parlare di tutte le foto e i poster riguardanti Zac che sua nonna si era premurata di ritagliare dalle riviste adolescenziali e scandalistiche e che aveva incorniciato con estrema cura in soggiorno. Alcuni scatti perseguitavano ancora adesso Zac e lo facevano arrossire. Adesso lui e Vanessa avevano dato a sua nonna un altro soggetto da fotografare. Sinceramente, non c'era lo spazio fisico per incorniciare la foto dell'ecografia.
-Le troverò sicuramente un bel posto... magari sul davanzale del caminetto- cinguettò felice sua nonna.
-Grazie- sussurrò Vanessa, lasciando che Zac la cingesse da dietro e le depositasse un dolce bacio sulla testa –non... non è andata così bene con i miei. Non ci aspettavamo una reazione così... così calorosa-
-Beh My Sweet Girl, cosa ti aspettavi? Io e David abbiamo avuto due figli prima di sposarci e abbiamo dodici anni di differenza e adesso... e adesso è andata così- il tono di voce di sua madre si abbassò di qualche ottava pronunciando le ultime parole –ma non siamo qui per giudicare nessuno. Amiamo Zac e amiamo te e Dio ce ne salvi, ma adoreremo anche il nostro primo nipote-.
-Ben detto Starla!- sorrise Julie.
-Oh tesoro, vuoi che ti prepari qualcosa? Qualsiasi cosa- aggiunse Starla, incapace di smettere di sorridere.
-Starla-.
-Mamma- la corresse la donna
-Mamma- disse Vanessa -abbiamo appena mangiato non devi prepararmi nulla-.


Per il resto della giornata Vanessa fu letteralmente presa in ostaggio d Starla e dalle zie di Zac che non la lasciarono sola nemmeno per un minuto. La sera si riunirono tutti davanti al camino. Marshmallow furono arrostiti davanti al caminetto e Dorothy Efron sistemò subito la foto del suo pro nipote sulla mensola del caminetto, come aveva promesso quella mattina stessa.
-Non sta divinamente appesa lì ragazzi?-
-Credo che questo sia sufficiente come risposta- Zac fece l'occhiolino a suo padre ed entrambi voltarono la testa. Vanessa si era addormentata sul divano, la testa appoggiata sulla spalla di Starla che la guardava con le lacrime agli occhi.
-Povero tesoro, ha avuto una giornata ricca di emozioni- Starla spostò delicatamente una ciocca di capelli dalla faccia della ragazza che mugugnò nel dormiveglia.
-Andremo a dormire- disse Zac alzandosi e dirigendosi verso Vanessa –Van apri gli occhi dai, non costringermi a portarti a letto con la forza-
-Beh l'hai già messa incinta- scherzò Dylan, facendo aprire alla ragazza entrambi gli occhi.
-Tuo fratello è uno scemo- sussurrò contro le labbra di Zac, prima di baciarlo. Lui le sorrise, aiutandola ad alzarsi.
-Buonanotte ragazzi-.


-Mamma ti ha preparato la colazione- Zac le augurò il buongiorno presentandosi già vestito e reggendo in mano una vassoio carico di una ricca colazione: waffles ai mirtilli, uova e succo d'arancia.
-Ehi sei gà sveglio?-
-Sono quasi le dieci- la informò lui, posando sul letto il vassoio –zia Julie, zio Tom e le ragazze ti salutano. Sono dovuti partire presto per prendere il volo per il Missouri-.
-Zac dovevi svegliarmi!- la ragazza soffocò uno sbadiglio.
-Dovevo? Eri esausta l'altra sera. Se solo avessi provato a svegliarti mamma mi avrebbe ucciso. Mangia a proposito. Ti ha fatto i waffles ai mirtilli, i tuoi preferiti-.
Vanessa mise in bocca una forchettata di waffles, ma sentì subito lo stomaco contorcersi.
-Van, tutto ok?-
-E' solo un po' di nausea. Non credo di potere mangiare nulla, Ho mangiato troppe verdure ieri a cena. Erano deliziose-.
-Vanessa Anne!- sorrise il ragazzo, scuotendo la testa.
-Che c'è?-
-Hai sempre odiato le verdure, qualsiasi tipo. Me le facevi coprire con chili di formaggio quando ti preparavo l'omelette a colazione-
-Beh, la gente cambia. Sono solo un po' di voglie... a tua madre dispiacerebbe farmi semplicemente un brodo di verdure?-
-Un brodo di verdure? Intendi una minestra-
-Se mangio qualcosa di solidi lo vomiterò di certo. Il dottore ha detto che le nausee dovrebbero smettere tra circa quattro settimane-.
Zac si lasciò cadere sul bordo del letto e mise entrambe le braccia introno al corpo della donna che amava.
-Tisana allo zenzero. Ho letto su internet che fa miracoli per le nausee mattutine. E poi non puoi mangiare nulla, c'è mio figlio lì dentro-
-Ok dottor Efron!- la ragazza sorrise e lasciò che Zac la strinse ancora di più a sé e le baciasse l'incavo del collo. La sentì sospirare.
-Van, non hai idea di quanto io sia felice di essere qui con te. Con te e tutta la mia famiglia-
La ragazza sentì un'altra ondata di nausea e si affrettò a mettersi seduta sul letto, inspirando aria dal naso.
-Van...- Zac le sfiorò delicatamente una guancia –mi sto odiando per essere la causa delle tue sofferenze. Credimi piccola, se solo potessi togliere tutti questi fastidi dal tuo corpo e mettergli nel mio lo farei-.
Vanessa alzò gli occhi al cielo.
-Zac sei paranoico. Non se la causa delle mie sofferenze. Posso sopportare qualche nausea mattutina-
-Si, ma io no. Non sono tranquillo sapendo che stai male. Dovrebbero stare male anche i padri, invece a noi tocca solamente la parte divertente...-.
-Zac...-
-Sì... porta giù questo va-.
Il vassoio della colazione era completamento vuoto. Zac sorrise e si chinò per baciare la pancia, appena arrotondata, della ragazza. Di certo suo figlio stava crescendo benissimo lì dentro.  


Zanessa - Rewrite the starsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora