For now you're scan of my unmade plan

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Questo capitolo è parecchio lungo ed è 100% tenerezza... siete stati avvisati. Ci vediamo sabato prossimo (20 marzo) con il capitolo numero 20! - Fran


"You might be left with my hair, but you'll have your mother's eyes

I'll hold your body in my hands, be as gentle as I can

But for now you're scan of my unmade plans"

- "Small Bump" Ed Sheeran


-Non ci posso credere!- squittì Vanessa, stringendo saldamente in mano la foto della sua prima ecografia –ti rendi conto? Zac te ne rendi conto? Torniamo dopo un mese di vacanza e dobbiamo dire alle nostre famiglie che siamo incinti? Dopo tutte le raccomandazioni che ci hanno fatto prima di partire!-

La ragazza si tirò su la canotta tanto quanto bastava per scoprirsi la pancia e si specchiò. Nulla lasciva presagire che dentro di lei qualcosa stava cambiando, che stava crescendo qualcosa. Anzi, qualcuno.

Zac la cinse i fianchi e le appoggiò la testa su una spalla, prima di depositarle un lieve bacio a fior di labbra. Le sue forti mani andarono subito a poggiare sulla piccola protuberanza della ragazza, dove presumibilmente stava riposando loro figlio. Sospirò. Da quando Vanessa gli aveva rivelato di essere incinta tutto il resto del mondo per lui era scomparso. Non si aspettava di reagire in quel modo. Aveva sempre detto che, durante decine e decine di interviste, lui avrebbe aspettato i quarant'anni per il matrimonio e i figli. E invece...

Erano appena tornati dalla loro prima visita ginecologica. Zac aveva insistito per prenotare subito una visita in una clinica privata di Maui. Il personale era stato estremamente cortese e discreto nei loro confronti. Avevano rimosso la spirale a Vanessa, avevano fatto qualche foto al piccolo e le avevano raccomandato delle vitamine prenatali.

-Beh, c'è ne hanno sempre fatte di raccomandazioni. E questa sarebbe la prima volta che le cose sono andate diversamente- .

Zac potè sentire la ragazza irrigidirsi sotto il suo tocco.

-Van... hai freddo?-

-No. Sono solo preoccupata- si morse il labbro inferiore. Davvero non riusciva a capire come potesse essere così calmo in una situazione del genere.

-Non c'è niente di cui preoccuparsi Nessa. Quello è il nostro piccolo- rimarcò indicando la foto che la donna stringeva tra le mani. Come era possibile amarlo così tanto? L'aveva appena visto per pochi minuti e, di certo, non assomigliava ancora ad un bambino, ma più ad un'arachide.

Vanessa per quanto si sforzasse non riusciva a condividere la visione ottimistica del compagno. Quel bambino per lei rappresentava anche una fonte costante di preoccupazione. Zac, anche in quella situazione, si era dimostrato un inguaribile romantico e lei doveva fare la parte di quella più pragmatica. Le pesava enormemente riportalo ogni volta con i piedi per terra.

-Ho tutto il diritto di preoccuparmi- sbottò lei, divincolandosi.

-Ok- Zac la guardò storto. Più volte al giorno doveva ricordarsi che era solamente tre mesi che lui e Vanessa avevano ripreso ad essere una coppia, e uno solo alla luce del sole. Era normale che non sapessero entrambi da quale parte girarsi, e il bambino aveva aggiunto stress ad ulteriore stress.

-Nessa il medico ha detto che non ti devi stressare- gli ricordò.

Vanessa non ci vide più.

-Ok!- sbuffò allontanandosi da Zac –puoi non starmi sempre alle costole? Dio Zac sono sempre io! Sono solamente incinta adesso e con tutto quello alla quale devo pensare gradirei che non mi stessi sempre addosso!-

Zanessa - Rewrite the starsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora