Can't you see you belong to me

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Ciao ragazzi! Grazie a chi legge sempre la mia ff. Ci vediamo sabato prossimo, 9 gennaio. -Fran


"Oh, can't you see you belong to me

How my poor heart aches with every step you take

Every move you make, and every vow you break

Every smile you fake, every claim you stake, I'll be watching you"

- "Every Breath You Take" The Police


Vanessa si specchiò nervosamente e si morse il labbro inferiore mentre osservava la sua immagine riflessa nello specchio del bagno: indossava un abito estivo a tema floreale e comode scarpe sneakers.

-Ness hai visto la mia camicia scura? Quella nera. Diavolo ero sicuro di averla messa a posto-.

Austin fece la sua comparsa dalla loro camera da letto mezzo vestito.

-La tua camicia Butler è nell'asciugatrice- gli fece notare lei, sorridendo quando vide il fidanzato farle la linguaccia e allungarsi per prendere la camicia pulita ed infilarsela.

-Ancora non riesco a credere che hai chiesto a Zac di venire a cena con noi-

-E io non riesco a credere che abbia accettato. Nessa, è tutto ok. Ammetto che ero geloso-

-Eri?- la mora si girò verso di lui. Non avrebbe mai pensato che Austin ammettesse la sua gelosia verso Zac.

-Ero geloso quando ho visto le foto di te e del tuo ex al "Paty's", ma non ho mai dubitato di te. Insomma capisco che siete state amici e che ci tieni ancora a lui. E Stella sembra davvero affezionata a lui. Così mi sono detto che non mi avrebbe di certo ucciso provare ad uscirci assieme. E' stato facile. Lui era scettico all'inizio, ma poi l'abbiamo convinto, no?-

Vanessa non rispose, ma si limitò a infilarsi un paio di orecchini che Lori le aveva regalato lo scorso Natale. Non sapeva il perché, ma la innervosiva rivedere Zac. Dopo l'uscita con Stella, Vanessa era pronta a non rivederlo ma più, o almeno a limitarsi a rapidi saluti alle premiere. Dopotutto quello era decisamente un passo avanti nella loro situazione attuale: avevano passato gli ultimi quattro anni a ignorarsi completamente o ad andarsene velocemente da feste e eventi quando uno dei due si presentava. L'aveva rivisto solamente per fare un favore a Stella e adesso lo rivedeva solo per fare un favore a Austin. Ne era convinta. Era contenta che lei e Zac avessero appianato le loro precedenti divergenze, ma di sicuro Vanessa non sarebbe ridiventata la sua migliore amica. Quando la ragazza udì il suono del citofono, sussultò dal nervosismo.

Austin la guardò con fare interrogativo, ma decise di non indagare.

-Vado io- si affrettò il biondo, digitando il codice d'ingresso per il cancello. Lui e Vanessa avevano dato appuntamento a Zac a casa loro, poi sarebbero andati a piedi fino al "Paty's" che distava solo pochi minuti.

Quando Austin gli aprì la porta Zac era estremamente nervoso, lo poteva benissimo constatare chiunque. Non riusciva a ricordare l'ultima volta che aveva messo piede in quella casa. Non sapeva perché lo stava facendo. Dopo quella mattinata al "Paty's" si era ripromesso che non avrebbe mai più accettato un invito da parte di Vanessa. Ma quella volta era diversa si disse. Era Austin che aveva richiesto la sua presenza, o almeno quello era quello che aveva detto Vanessa.

-Ehi Zac, piacere di rivederti- Austin gli strinse la mano e Zac fu costretto a guardarlo negli occhi. I suoi occhi blu si specchiarono in quelli altrettanti blu di Austin. Non c'era la benché minima preoccupazione negli occhi di Austin e Zac sentì una morsa d'invidia allo stomaco. Era chiaro che Austin se ne fregava di lui perché sapeva che Vanessa non se ne sarebbe mai andata, che non l'avrebbe mai lasciato per uno come Zac.

Zanessa - Rewrite the starsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora