Drarry-C'è una linea sottile tra odio e amore-

5. Incubi?

-Draco-

La sera prima ero rimasto a dormire in infermiera da Harry, erano circa le 3 del mattino quando mi svegliai sentendo che Harry non era più a letto.
Mi alzai dalla sedia vicino al suo letto dove avevo trascorso la notte e lo cercai con lo sguardo ma niente, così feci il giro dall'infermeria e finalmente lo trovai, era ragnichiato in un angolo, gli occhi rovesciati, vuoti, un espressione impassibile sul viso e le mani incastonate nei capelli più ribelli del solito.
Mi avvicinai e mi ci inginocchiai difronte, non dava segno di avermi notato.
-Harry.....cosa è successo?-
Niente, era rimasto immobile, sembrava stesse rivivendo nella mente qualcosa, gli spostai i capelli dalla fronte sudata e dannatamente calda e grazie a quel tocco di risvegliòdal suo stato di incoscienza.
-Ancora!...basta!....-
Si alzò di scatto senza guardarmi, gli occhi lucidi sparirono nello stesso istante in cui si accorse della mia presenza lasciando spazio alla rabbia, si voltò e tirò un pugno così potente alla testata del letto da piegare il ferro e riaprire le ferite procuratergli dallo specchio, si rimise a letto in posizione fetale e non disse niente.
Non sapevo cosa fare, consolarlo, ficcare il naso nei suoi incubi o lasciarlo lì a sbollire la rabbia, scartai subito l'ultima opzione, anche se non lo ammetteva Harry fingeva che tutto fosse perfetto, stava affondando, ma silenziosamente ingannando gli altri che pensavano stesse a galla, stava appassendo come una rosa quando non la si annaffiava e la si lasciava li a morire disidratata, ma per Harry era diverso stava appassendo per la mancanza di qualcuno che sapesse confortarlo, qualcuno che quando va tutto a puttane ti guarda e ti dice "lo supereremo", qualcuno che ti capisca, che ti riporti a galla., conoscevo quella sensazione così feci l'unica cosa che sarebbe riuscito a calmarlo, mi sedetti al suo fianco e lo abbracciai, un abbraccio che dice più di mille parole, Harry mi strinse più a se e nascose il viso nell'incavo del mio collo, come profumavano i suoi capelli, vaniglia e pino, era la prima volta che sentivo quel profumo da così vicino ma decisi che non sarebbe stata la prima e ultima volta.
Dopo un po' Harry si staccò dalle mie braccia, si rimise sdraiato e farfugliò una cosa simile a un "grazie", dopo di che si addormentò cullato delle mie braccia.
-Ti prego non lo farò più! lo prometto, non volevo di prego farò quello che vuoi NO!!-
-Harry svegliati! Era solo un incubo-
Lo scossi e finalmente si svegliò, il suo respiro era irregolare, si mise una mano sul cuore come per constatare che non stesse più sognando.
-Harry puoi parlarne con me.... io non ti giudicherò-
-Non riesco è troppo difficile ammetterlo, é che .... non lo sa nessuno e non deve saperlo nessuno perché...... è una cosa.... privata....non credo reggerei......non so se puoi capirmi...la gente che mi guarda per strada con uno sguardo pieno di pena e dispiacere...soprattutto Ron e Hermione, voglio raccontarli la storia che mi ha raccontato mia mamma....ma questo non posso...non riesco.
Non sapevo di cosa parlasse ma doveva essere una cosa terribile se superava la questione famiglia.
Harry era forte, più forte di qualsiasi altro ragazzo della sua età, aveva visto tutti i suoi cari morirgli davanti agli occhi, non piangeva, anzi non aveva mai pianto tranne una volta, non sapeva come si faceva, non lo ricordava., dopotutto si era abituato sin da bambino a non farsi vedere vulnerabile e debole, neanche il dolore fisico lo toccava minimamente dato che aveva imparato sin da quando aveva 6 anni a distaccare la mente dal corpo e farla viaggiare nei sogni e nei ricordi.
-Sai a volte anche io faccio degli incubi sul ritorno del Signore Oscuro-
Non avevo ancora il coraggio di pronunciare il suo nome, mi rabbrividiva.
-Magari fosse solo quello- Rispose con una risata di scherno falsa come l'oro dei lepricani.
-Tutti dicono che tu sei cambiato, io non credo, penso che sotto i ghigni, la freddezza e il comportamento da superiore purosangue tu sia sempre stato buono-
Sorrisi come un idiota, Harry pensava questo di me, pensava che io fossi sempre stato una brava persona, aveva capito in 5 minuti cose che io avevo impiegato anni per accorgermene, continuando a sorridere gli dissi
-Grazie.....tivogliobene-
Le parole mi uscirono dalla bocca senza riuscire a fermarle
-Anche io furetto-
-Come mi hai chiamato?!-
-Draco Malfoy il bellissimo furettino finto biondo-
-Te lo faccio vedere io il furettino!-(lascio intendere a voi il doppio senso ;)
Gli saltai addosso e inizai a fargli il solletico ovunque, scoppio in una fortissima rista, che risata stupenda, sarei stato lì ad ascoltarla per ore.
-O-k-key D-Draco B-baSta che scop-io-
-Dovevi vederti- Scoppiai a ridere anche io.
-Sai credo di sapere di cosa hai bisogno-
-A si e di cosa avrei bisogno furettino?-Lo fulminai con lo sguardo e poi tornai a parlare.
-Divertirti, Lunatica Lovegood mi ha chiesto di venire sabato sera a fare una festa nella stanza delle necessità, ha detto che è solo per quelli del sesto e settimo anno, mi vuole concedere l'onore di venire con me?-
-Mi aveva già chiesto Hermione di venire, non ho molta voglia di festeggiare ma credo che un po' d'alcol non mi farà male e poi se me lo chiede Draco Malfoy il finto biondo come potrei rinunciare?- finì la frase con un ghigno stampato in faccia.

Quel ragazzo era proprio bipolare.

Non curandomi di come mi aveva chiamato felice gli scompigliai i capelli ancora di più.
-Ora vedi di dormire Sfreggiato-
Ci riaddormentammo abbracciati, i nosti respiri che si mischiavano,i cuori a mille e il suo stupido buonissimo profumo che sfondava le mie narici.
Quella sera nessuno dei due fece incubi.

S.A. spero che il capitolo vi sia piaciuto, scusate per il ritardo ma spero di essermi fatta perdonare con un capitolo così lungo e pieno di emozioni, vi ricordo di seguirmi su Instagram e tik tok (DRARR.YSHIP)
Cercherò di aggiornare il prima possibile dato che è stato trovato un positivo nella mia classe e forse andremo in quarantena.

GIADA BLACK💚