Nelle vacanze le giornate passarono veloci, fra le serate passate a giocare a carte con i parenti (anche se io odio i giochi da tavolo) piuttosto preferivo starmene seduta nella poltrona ad ascoltare musica.
Tutte le giornate erano sempre le stesse, e sincieramente le preferivo così, anziché stare in classe con quegli idioti.
La sera di Natale andammo tutti dai miei zii, e li dopo tanto tempo rividi i miei cugini che abitano in Germania. Non mi divertii molto quella sera, a me non piace molto il Natale, mi porta tristezza ed angoscia ORA, da piccola invece l'amavo, forse era di più per i regalini che ricevevo, adesso invece vedo solo persone che fingono di essere unite e felici. E secondo me non ha senso farlo solo una volta all'anno, si deve essere sempre compatti, specie in famiglia.
Comunque le serate erano noiose, i regali che ricevetti fu qualche profumo e qualche cappellino di lana.
Emma andò dai suoi fratelli fuori città, quindi non ci sentivamo molto. Solo qualche volta per messaggi.
Con Giuseppe "tutto come prima" diciamo. Certo... è in imbarazzo quando parliamo ma alla fine (per fortuna) si rompe il ghiaccio e facciamo come sempre, sta ancora aspettanto la risposta... e sincieramente non so che fare.
In quelle sere ronzavano molti pensieri per la mia testa specie "che faccio? cavolo, devo darmi una mossa, non posso farlo aspettare per sempre", provavo a parlarne con Jessica ma molte volte non sapeva cosa dirmi, ero molto confusa.
Giunse la sera di capodanno, in TV come sempre nei programmi c'era quel timer che segnava ogni secondo che passava fin alla fine dell'anno.
Mi viene sempre una gran ansia quando sento quel "10! 9! 8! 7! 6! 5! 4! 3! 2! 1! BUON ANNOO!!" non ho ancora capito perchè, ma è un misto fra ansia, tristezza e speranza, la speranza che l'anno successivo sia migliore del precedente. Anche se poi non cambia nulla.
00:00 in punto cominciarono i fuochi d'artificio che coloravano il cielo di vari colori, così andai a chiudere le finestre, ma ancor prima di chiuderle, vidi che pian piano stavano cominciando a cadere piccoli fiocchetti di neve.
Così ignorando mia nonna che ripeteva di chiudere le finestre rimasi li a guardare i fuochi e la neve che cadeva, amavo quando nevicava, mi emozionava. Rimasi li per un po' ma poi per zittire mia nonna che rompeva le chiusi. Ma ogni cinque secondi tornavo davanti alla finestra.
Provai a inviare dei sms ad Emma e Giuseppe, ma la linea era intasata.
Quella sera rimasi sveglia fin alle 5:30 del mattino e a mia sorpresa continuava ancora a nevicare, solo che poi arrivò la pioggia e rovinò tutto!
Finalmente i messaggi ebbero una risposta,
-Auguri di buon anno Hikari!! Sta nevicandoo, domani torno in Città mio padre ha detto che se vogliamo, possiamo andare a giocare con la neve, puoi venire?- Scrisse Emma
-Sii, ovvio che vengo! comunque immagina che ha dalle 00:00 che fissavo la neve, solo che ora a cominciato a piovere uffa. T_T - Risposi
Mentre l'altro messaggio era di Giuseppe.
-Ehi Nana, auguri anche a te. Scusa se rispondo ora ma non prendeva il cellulare, per favore non uccidermi come fai sempre a scuola ahah D: -
-Merluzzooo, ti prerdono dai, per questa volta passi u.u -
Poi quella caspita di rete non funzionò di nuovo.
L'indomani mattina fui svegliata dal cellulare che squillava da ormai qualche minuto;
-Pronto...?- Risposi con la voce a uso "Zombie mode: on"
-Hikariiiiii!! il sole è già sortoo, non mi dire che stavi ancora dormendo?!- Disse arzilla Emma
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Ad un passo da te.
RomanceMarta, una ragazza di 15 anni, a causa della sua infanzia molto difficile, è diventata timida e insicura. Ma con il passare degli anni, inizia a provare nuove emozioni e comincia a capire il senso dell'amicizia e pian piano anche quello dell'amore.