Dreamcatcher.

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Quella "festa" che consisteva praticamente nel buffarsi di cibo, nonostante la voglia di festeggiare era presente, la stanchezza si fece sentire più del dovuto tanto che alcuni di loro, il professore compreso, si addormentarono mentre mangiavano.
«Shoyo» lo richiamò Aimi divertita, seduta accanto a lui.
Il ragazzo, con non si sa quale forza, aprì gli occhi e la guardò e lei, per evitare che la sua faccia crollasse nel tavolo o nel piatto, mise la mano sotto il suo mento.
«Andate a dormire ragazzi, ho compreso che non siete in grado di riuscire a mangiare del tutto» disse Ukai e gli altri ragazzi, esageratamente esausti, si alzarono, camminando come degli zombie verso le loro stanze.

Aimi aiutò Shoyo a raggiungere la sua camera e una volta lì, lasciò che il ragazzo si cambiasse mentre lei si mise il pigiama nell'altra stanza, insieme a sua sorella e Hitoka.
«Aimi» la voce di Hinata le giunse sin dall'altra porta, facendola tornare nella stanza con lui.
Shoyo picchiettò debolmente il suo lato, facendole segno di stendersi al suo fianco.
Seppur indecisa, Aimi ripensò a tutto il tempo sprecato con lui e si avvicinò, facendo come il ragazzo chiedeva.
Gli occhi di Shoyo si aprivano e chiudevano con una stanchezza disarmante, però sorrise quando Aimi si distese accanto a lui.
«Aimi» disse di nuovo, facendole fare un piccolo "mh" abbastanza confuso.
Shoyo chiuse gli occhi mormorando un esile "vieni qui" e lei si avvicinò, sgranando gli occhi quando lo fece anche Hinata e si strinse a lei, abbracciandola.

Aimi, sapendo quanto esausto fosse Shoyo, rimase accanto a lui, sistemandosi meglio così che lo facesse anche Hinata.
Il ragazzo si strinse maggiormente a lei, intrrcciando le loro gambe e mettendo il viso nell'incavo del suo collo.
Il suo fragile respiro sulla sua pelle fece venire la pelle d'oca alla ragazza che, nel panico, mise le mani sulle sue spalle.
«Mi piaci» mormorò, con voce bassa e rauca, gli occhi pesanti che ormai non si riuscivano più ad aprire.
Aimi sgranò nuovamente gli occhi e il suo cuore perse doppiamente peggio di prima il controllo, facendola tremare come una foglia.
Parole sconnesse tra loro lasciarono la bocca di Hinata, la maggior parte di esse ripetevano la stessa parola di prima, portando Aimi nel panico più totale.
Cercò di regolarsi però.
Il suo corpo, ricorperto dai brividi, cercava maggiormente contatto col corpo di Shoyo, per cui la giovane si strinse a lui, mettendo la mano sui suoi capelli e cominciando ad accarezzarglieli lentamente.

Grazie a ciò, la parlantina cessò, sentì i muscoli del ragazzo rilassarsi e il suo respiro che si faceva via via sempre più pesante.
Non sapeva come reagire, era ovvio però che ne avrebbero parlato il giorno dopo ma in quel momento era proprio tutt'altra cosa.
Ricordando il bacio di prima, pensò se fosse proprio il caso di ricambiare ma vedendolo così, inerme per metà sopra di lei, col respiro pesante, si intenerì e gli lasciò un bacio in fronte, stringendosi a lui.
Shoyo, lievemente coscente, sentì il bacio sulla sua testa e si mosse, avvicinandosi a lei e sentendola sorridere.
Sapendo già che lei ricambiava, prima che le forze lo abbandonarono definitivamente, parlò per l'ultima volta in quella serata, prima di crollare nel mondo dei sogni.
E ciò era proprio riferito ad Aimi.

«Mi piaci proprio tanto».

Falling For You // Hinata ShoyoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora