cambio di vita

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POV'S LELE

eccoci qua alla stazione ad aspettare il treno dei sogni. Non nego che ho ripensato più e più volte ad annullare tutto e cotinuare a stare da mamma che in questo periodo è particolarmente giù tra la perdita di un gemellino da parte di mia sorella e dal traferimento da parte mia e di Diego, che per lui è un figlio e tiene a lui quanto tiene a me.


D: ECCOLO CHE ARRIVAA

Si mette ad urlare come un pazzo e la gente, ovviamente, lo guarda come a dirsi "ma cos' ha questo?" e io sorrido e lo invito ad abbassare la voce e a guardarsi intorno dove ce tutta le gente che lo guarda e lui arrossisce come un pomodoro.

L: sembri un pomodoro AHAHAHA

D: lo so Lele, non ricordarmelo grazie

Finalmente si ferma per dare modo a tutti i passeggeri di salire e accomodarsi e dopo appena dieci minuti parte.

L: ti rendi conto che stiamo andando a fare quello che tutti e dico tutti gli adolescenti sognano di fare? Io ancora non realizzo e se è un sogno non svegliarmi, grazie. Sto cos bene adesso che sembra una favola

D: stavo per dire la stessa cosa, mi leggi nella mente forse?
L: può darsi, chi lo sa.

E scoppiamo entrambi a ridere. È passata già mezz' ora che abbiamo sfruttato per cercare appartamenti in affitto ma ritorniamo sempre sul primo che abbiamo scelto: al terzo piano di un palazzo che ha a fianco una villa enorme con persino un pony. Lo so perché l ho sentito dire dai proprietari quando stavamo passando da la vicino per puro caso e devo dire che i nostri futuri vicini sembrano anche simpatici.

D: domani ci trasferiamo, ho appena parlato con il proprietario

L: SIIIIII

D: siamo in treno, ti ricordo

L: si, lo ricordo caro Diego

D: allora non urlare, stronzo

Sorride per farmi capire che era ironico a chiamarmi in quel modo e sorrido. Dopo appena 5 minuti la voce del treno annuncia che siamo arrivati così prendiamo le nostre valigie e scendiamo dal treno per poi chiamare un taxi che ci avrebbe portato nel nostro hotel. Arriviamo e chiediamo di andare nella stanza in cui precedentemente eravamo stati e per fortuna è libera così ci incamminiamo e arriviamo. Apriamo la porta e noto un pacchetto sul letto e chiedo subito a Diego se era suo ma mi dice che non se n' era per niente accorto così decidiamo di aprirlo

L: sei sicuro di non sapere niente? Hai la faccia da colpevole

D: no, lo giuro

L: va bene, fammelo aprire ugualmente così vediamo cosa c'è all' interno e se è qualcosa di valore lo portiamo alla reception per far chiamare i vecchi clienti che prima di noi erano stati qui dentro per restituire il pacchetto

D: va bene, apri

Apro e mi ritrovo con due anelli che non hanno molto valore ma vedendoli bene nella parte che andrà coperta dal dito ci sono due iniziali, la D e la L che sono unite tramite una &. Guardo Diego con la faccia interrogativa per chiederli se fosse stata opera sua e finalmente sputa il rospo.

D: sì ok, sono stato io. Ho ordinato gli anelli quando ti ho detto che stavo andando a farmi una doccia ma la doccia l'ho fatta veramente

L: non dovevi, stupido

Lo abbraccio per ringraziarlo nuovamente e mettiamo l'anelloper poi scattare la foto e metterla entrambi come schermata home e di blocco. Èproprio vero, l'amicizia ti stravolge la vita ed è quello che Diego, ha fatto con me, in positivo ovviamente

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spazio autrice

bella rega spero che questo capitolo vi piaccia e se così fosse fatemelo capire lasciando una stellina ❤️



fino all' ultima rosaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora