03. 𝓛𝓸𝓿𝓮 𝓽𝓸 𝓱𝓪𝓽𝓮 𝓶𝓮

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"You don't deserve my image in your head. You don't deserve my memories in your chest."
- Jamie Weise

[When I Was Your Man nei contenuti da far partire nella parte della lettera]

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[When I Was Your Man nei contenuti da far partire nella parte della lettera]

Una fitta alla testa colpì Roseanne che costrinse la ragazza ad alzare il capo. Paragonato al dolore che provava dentro di lei quel mal di testa non era nulla.
Lei odiava essere così fragile.
Dopo l'ennesima fitta alzò lo sguardo verso quella che una volta doveva essere la sua sveglia ma ora un semplice orologio a causa delle varie cadute che aveva subito.
Lesse l'orario con uno sguardo assente. Nessuno l'aveva svegliata e sicuramente se lo aspettava.
Erano le 08:30am, orario in cui le lezioni dovevano iniziare ma la bionda si era assentato come i giorni a venire.
La scuola non era mai stato un luogo bello per lei ma per qualche ora era assente da quell'ambiente in cui odiava stare.
Un'altra fitta percosse la bionda facendola correre in bagno a vomitare anche l'anima.
Non prendere le solite pasticche le faceva questo effetto. Era come se fosse dipendente da esse.
Si inginocchiò davanti al water in marmo ormai sporco e ,insieme allo schifo che aveva dentro, aveva capito che non sarebbe mancata a nessuno.
Altre lacrime salate lasciarono gli occhi scuri della bionda.
Quella ragazza riusciva ancora a piangere, le forze le venivano sempre meno ma l'unica cosa che sapeva fare era piangere.
Tirò lo sciacquone dopo lacrime infinite, si lavó il candido viso e legò i lunghi capelli in una coda disordinata, quasi quanto la sua mente.
Non era lucida.
Non lo era per niente.
Pensò nuovamente al fatto che a scuola non sarebbe mancata a nessuno.
A chi sarebbe mancata un peso come lei?
Non sarebbe mancata neanche a Jennie o a Jisoo. Neanche alla piccola Lili sarebbe mancata, perché infondo lei non era nessuno.
Quel giorno era identico a tutti gli altri ma sarebbe stato l'ultimo uguale agli altri.
Prese quelle maledette pasticche che impedivano la sua sanità mentale e si avvicinò alla scrivania in legno e non poté fare a meno di appoggiare la testa su essa mentre i capelli le ricadevano delicatamente sul viso.
Cercò un foglio pulito su quella scrivania piena di fogli accartocciati o strappati. Non ne trovò nemmeno l'ombra così ne rubò uno dalla stampante ignorando qualsiasi altro pensiero.
Ti amo...
Mi manchi...
Solo queste frasi si ripetevano nella testa di Roseanne.
Lei non era una ragazza banale da scrivere un ti amo in una lettera di addio.
Non lo era per niente.
Con la poca lucidità che le rimaneva prese in mano il telefono.
Doveva calmarsi e solo la musica riusciva a farlo.
Schiacciò l'icona della riproduzione casuale e partì una canzone adatta al momento: "When I was your man" di Bruno Mars.
Ascoltò ogni singola parola di quella canzone.
Avrebbe potuto farne una versione femminile.
È come se quella vecchia canzone parlasse di lei e Lalisa.
Una lacrima solitaria scivolò sulla guancia rovinata di Rosie.
- Eri la mia donna e io ti ho persa - Questo pensiero spezzò il piccolo cuore della giovane che scoppiò in un pianto senza fine.
Riprese la penna, dopo un'ora di pianto ininterrotto.
Come gioco del destino si era aggiunta anche la pioggia.
- Guarda non sto piangendo da sola. - Pensò mentre le ultime lacrime bagnavano le sue guance.
Amava pensare che anche il cielo potesse piangere come lei.

𝓦𝓱𝓮𝓷 𝓘 𝔀𝓪𝓼 𝔂𝓸𝓾𝓻 𝓰𝓲𝓻𝓵... [Chaelisa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora