05. 𝓘 𝓰𝓾𝓮𝓼𝓼 𝓽𝓱𝓪𝓽'𝓼 𝓵𝓸𝓿𝓮

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"If you gave someone your heart and they died, did they take it with them? Did you spend the rest of forever with a hole inside you that couldn't be filled?"
- Jodi Picoult, Nineteen Minutes

"If you gave someone your heart and they died, did they take it with them? Did you spend the rest of forever with a hole inside you that couldn't be filled?"- Jodi Picoult, Nineteen Minutes

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[ That's Us nei contenuti ]

Le giornate erano pesanti per Lalisa ora che il suo dolce angelo non c'era.
Oramai tutta la scuola era a conoscenza di chi fosse Park Roseanne, anche i più piccoli dettagli come la sua relazione con Lalisa Manoban.
La corvina non pensava ai commenti indesiderati ma pensava a come avrebbe potuto reagire la sua amata a questi pettegolezzi su di lei.
Ogni tanto si girava sul lato sinistro, dove era abituata a vedere Rosie ma si ricordava puntualmente di essere circondata dal nulla e non dalla sua presenza.
Lalisa era da sola, Jennie o Jisoo non erano nulla in confronto alla sua Rosie.
Venne invitata a quel funerale a cui non voleva partecipare.
Appena ricevette quell'invito si stupì mentre il suo cuore ricevette l'ennesima fitta.
Sicuramente non voleva vedere la causa della morte della sua amata e non voleva vedere la sua amata andarsene senza dirle addio.
Forse giel'aveva detto.
Era stato quel maledettissimo ti amo.
Lei aveva sprecato il suo ultimo respiro per dirle due parole che le avevano riscaldato il cuore.
Rosie aveva pensato di riscaldare il cuore grande di Lili, anche in fin di vita.

◆◇◆◇◆◇◆◇

Il giorno del funerale si avvicinò troppo in fretta per Lalisa e in quella mattina sentì la pioggia sbattere sulle finestre di camera sua.
Sorrise.
La pioggia le ricordava Roseanne che tanto amava ballare sotto la pioggia.
Quel giorno, nonostante la temperatura gelata, decise di mettersi uno dei tanti vestiti che tanto piacevano a Rosie.
Lalisa era sempre stata una ballerina e ogni occasione per lei era buona per andare a feste e mettersi in mostra.
Roseanne era totalmente l'opposto e preferiva nascondersi ma innamorandosi di lei aveva scelto di rischiare.
A quelle feste indossava sempre vestiti attillati e Roseanne, con un pò di malizia, la guardava sempre e non smetteva di sorridere e in fondo anche Lalisa amava lo sguardo della maggiore quando indossava quegli abiti.
Si era preparata un lungo discorso da dire davanti a tutti gli invitati.
Ormai non aveva nulla da perdere.
Aveva già perso il suo tutto.
Jisoo e Jennie riuscirono a fermarono i genitori di Roseanne sotto la pioggia per permettere a Lisa di salire sul piedistallo in legno lucido.

[ Speech ]

"I can take the fall, the pain, the pleasure
And you can take it all, for worse, or better
But oh, what if we're wrong?
What if we're not all that we thought?
Then we won't make it along
But hey, I guess that's love".

Lalisa citò la canzone preferita di Rosie e iniziò il discorso.

Rosie era il mio mondo.
Lei non era sbagliata.
A differenza di quello che pensava.
La colpa dovrebbe ricadere su qualcuno che l'ha sempre fatta sentire sbagliata.
Non sono qui per giudicare ma per dedicare il mio amore per la mia Giulietta un ultima volta.
Cara Rosie, so che non puoi sentirmi, ma dovresti smetterla di darti la colpa per qualsiasi danno, anche non tuo.
Ogni tuo piccolo gesto mi ha sempre riscaldato il cuore fin da quando ci siamo conosciute.
Quella notte eravamo entrambe per le strade di Seoul: tu tra i tuoi pensieri ed io per i miei, esagerati a causa dell'alcool ma appena ti ho vista lì seduta su quella panchina di quel parco abbandonato ho deciso di unirmi a te.
La tua chitarra riproduceva una melodia che ricorderò per sempre.
È uno dei motivi per cui mi sono innamorata di te.
Quella notte mi regalasti la tua felpa perché ero scoperta è faceva davvero freddo ma mi mostrarti un sorriso. Il sorriso più falso del mondo.
Hai iniziato a sorridere sinceramente quando hai scelto di fidarti di me.
Dopo un anno preciso ho capito i miei veri sentimenti per te. Il mio non era affetto in segno di amicizia ma era un affetto in segno di amore.
Quando quella notte mi hai detto di provarci e ho cercato in tutti i modi di non piangere e ti ho baciata.
Sai, mi manca poterti baciare e sorriderti.
Non ti abbandonerò, io balleró sempre e solo con te.
Non hai mai fatto nulla di sbagliato, non hai mai dimenticato niente.
Tu sei sempre stata e sempre resterai la cosa migliore che mi sia capitata.
Resterai il mio amore più grande.
Ti amo.

◆◇◆◇◆◇◆◇

Questo poema non presentava Roseanne agli altri. Era un discorso fatto solo per lei.
Alcune lacrime le rigarono le guance mentre la pioggia continuava a cadere su di lei mentre stringeva tra le mani quel foglio rovinato.
Scese dal piedistallo e si avvicinò al corpo della bionda ormai di un bianco cadaverico ma aveva ancora quel rossetto solo suo.
Si piegò sulla figura e le lasciò un ultimo e tenero bacio, per davvero, e le mise una rosa nera tra le mani congiunte.
Rosa nera perché ogni volta che parlavano Rosie vedeva sempre le spine di una rosa mentre Lisa notava sempre quella corona di un colore particolare.
Lei era una rosa nera.
Tornò al suo posto senza guardarsi intorno. Stava piangendo e non voleva essere vista da nessuno.
I genitori di Roseanne iniziarono un discorso senza fili logici fra loro e la corvina pensò a come Rosie veniva trattata e ora veniva elogiata solo perché morta.
Il suo cervello le diceva di scappare.
Voleva solo scappare.
I discorsi di ogni persona erano tutti uguali e monotoni.

Quello di Lisa spiccò tra tutti gli altri.
Vedere seppellire il corpo della persona amata le fece avere un tuffo al cuore così decise di tornare a casa con lentezza.
Si fermò in quel parco dove tutto era iniziato.
In quel parco avevano tanti ricordi come l'unica panchina colorata del parco.
Si sedette su quella panchina.
S

ulla loro panchina, perché come delle bambine avevano inciso le loro iniziali.
R+L= ♡
Stava piangendo? Era ovvio lo stesse facendo.
Le mancava tutto di lei.
Le mancava parlarle di tutto.
Le mancava sentirla cantare e suonare.
Le mancavano i suoi piccoli gesti d'affetto.
Lalisa voleva vivere per permettere a Rosie di vederla splendere ma il suo cuore si faceva ogni giorno semore più pesante.
Ogni volta che provava a vedere un futuro in cui era felice: non lo vedeva. Vedeva tutto nero perché l'unica fonte di luce era Rosie.
Si infilò le cuffiette e fece partire "When I was your man" mentre diceva addio quel parco che aveva segnato la loro storia.
Quella sera dopo aver salutato i suoi genitori come non aveva mai fatto, si chiuse in bagno.
I genitori della corvina sapevano cosa stesse per fare la figlia ma non la fermarono.
L'amore è la cosa più importante che possa esistere e anche se avrebbe fatto male sarebbe passato.
Il dolore di Lalisa non sarebbe mai passato se fosse rimasta sulla Terra.
La corvina riempì la vasca di acqua calda, quasi bollente, con essenze alle rose per ricordarsi di lei.
Sul lavello lasciò una lettera scritta in modo disordinato.

[ Letter ]

Scusatemi mamma e papà, io la amo e senza di lei la mia vita non ha senso.

◆◇◆◇◆◇◆◇

Calde lacrime sgorgarono da quegli occhi stanchi di vivere soli.
Sorrise un'ultima volta prima di afferrare quelle lamette affilate.
Con la mente ripercorse ogni singolo momento con la sua amata mentre quella lametta affondava nel polso della ragazza.
Il suo braccio affondò per primo.
Non aveva più forze per tenerlo a galla. Questo portò con sé il corpo della ragazza ricoperto dalla felpa che le aveva regalato Rosie.
La mente di Lalisa non era lucida e riuscì a pensare solo alla bionda.
- Rosie non sei all'inferno, ne sono sicura.
Aspettami, ti sto raggiungendo -
Il suo sguardo puntava verso il soffitto e per pochi secondi le parve di vedere una figura angelica come la sua amata che le stava porgendo una mano e che cercò di afferrare ma la testa della corvina affondò prima di poterlo fare mentre pensava a quella figura angelica.
Il primo amore non si scorda mai.

𝓣𝓱𝓮 𝓔𝓷𝓭

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𝓣𝓱𝓮 𝓔𝓷𝓭.

𝓦𝓱𝓮𝓷 𝓘 𝔀𝓪𝓼 𝔂𝓸𝓾𝓻 𝓰𝓲𝓻𝓵... [Chaelisa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora