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Ricordo ancora quando l'ho vista la prima volta...
Ero alla fermata dell'autobus, lei sembrava aspettare qualcuno o qualcosa.
-Mi stai fissando?- d...
Come posso iniziare questa storia? La storia che parla di lei...Ora vi starete chiedendo chi è lei. Lei è...tutto, tutto per me. Credo sia meglio che vi spiego...
E' stata una mattinata lunga penso tra me e me mentre raggiungo la fermata dell'autobus. Da questa distanza riesco a scorgere la fermata in questione, affollatissima. Non ne sono molto sorpresa, dopotutto è ora di pranzo, il momento dove lavoratori e studenti tornano a casa dopo una mattinata infernale, almeno per me; mi sono trasferita da quasi due settimane in questa città con la mia famiglia e i primi giorni di scuola al liceo linguistico sono stati una vera noia. Non abbiamo fatto quasi niente e già abbiamo preso una nota di classe.
Con questi pensieri in mente e lo skateboard sotto i piedi, mi avvicino velocemente alla fermata. Neanche un minuto e mi fermo. Scendo dallo skate e osservo le persone con cui condividerò questi minuti e il viaggio in autobus. I miei occhi si posano su una ragazza: ha all'incirca la mia età e sta fissando la strada. Sottobraccio sta tenendo dei fogli, purtroppo non sono riuscita a capire cosa riguardavano, ha dei jeans molto larghi con dei fiori cuciti su di essi, un top dello stesso colore dei fiori (marrone) e delle collanine che le arrivavano fino a sotto il top, ha uno zaino bianco suelle spalle e degli occhiali da sole sulla testa. Le scarpe sono delle classiche vans nere. I suoi capelli risaltavano tra la folla: sono quasi del tutto rosa! Ha anche due pircings al naso ed è truccata leggermente.
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Ecco l'outfit di Kassie
La osservo qualche altro secondo e non mi accorgo che mi sono avvicinata a lei, sono quasi ipnotizzata. Un profumo di rosa entra nel mio naso. Mi fermo a pochi metri da lei. Sembra quasi aspettare, ma chi? Cosa? I suoi occhi verdi sono fissi sulla strada di fronte a lei, ma sembrano guardare oltre. Verso dove? Probabilmente un posto che gli altri non possono vedere, di cui solo lei è a conoscenza. Il tempo sembra rallentato, come quando le farfalle si posano sui fiori per quel che sembra un'eternità, le ali sbattono e in un'attimo passano ad un'altro fiore.
-Mi stai fissando?- dice sorridendo. E che sorriso. Sento una forte stretta allo stomaco e borbotto qualcosa sottovoce.
-Come?- richiede lei. Ormai ci siamo solo noi due non importa niente, neanche che l'autobus è arrivato e potri fare ritardo.
-Io...- non riesco a rispondere, il suo profumo di rosa ormai mi aveva annebbiato la mente. Mi rivolge lo sguardo ancora una volta, i suoi occhi mi scrutano con interesse ed io sento le gambe molli.
Poi, senza dire niente, se ne va ridacchiando, lasciandomi lì con il mento fino a terra. Non prende neanche l'autobus, scompare dietro l'orizzonte, forse verso quel luogo magico che riesce a vedere solo lei. Non so se la rivedrò mai, ma sono sicura di aver catturato la sua attenzione, anche solo per qualche secondo, e al momento è tutto ciò che mi importa.
"Che strana" penso tra me e me mentre mi allontano dalla fermata. Finalmente, però, c'è una persona interessante da conoscere. Sono giorni che non ho persone con cui parlare, da quando ho litigato con Sam-sigh-. Ora, però, devo muovermi se voglio arrivare alla galleria d'arte in orario.
Ho perso tempo per uno stupido sogno, ma alla fine è successo, come se fosse stato una previsione del futuro: la notte prima, infatti, ho sognato la fermata dell'autobus dove ho incontrato quella ragazza, solo che era vuota e una figura mi fissava. Poi mi sono svegliata. Che fatica ricordare i dettagli del sogno, magari nei prossimi giorni mi verranno in mente.
Oh cavolo ho solo 5 minuti!
Mezz'ora dopo...
Finalmente ho una pausa. Sono pochi mesi che lavoro alla galleria d'arte, e anche se porto solo caffè e documenti, mi piace passare il tempo vicino capolavori di artisti famosi, anche perchè li posso ricreare nel mio stile quando ho tempo. Comunque, sono le 14:30, e alle 16 dovrei essere a casa.
Mentre mangio il mio panino e bevo un po' d'acqua per tornare in forze e affrontare il pomeriggio (hi hi hi), mi ricordo della ragazza della fermata: aveva lunghi capelli neri o comunque castano scuro, dei bellissimi occhi azzurro ghiaccio sul grigio e il suo stile...Aveva una maglia a maniche corte nera e gialla dei Nirvana, una maglia nera a maniche lunghe sotto, jeans attillati neri, con una cinta e borchie, collant sotto i jeans strappati e scarpe da ginnastica gialle. Che dire, adoro questi vestiti.
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Outfit di Rachel
Devo dire che era anche molto carina ed era così impacciata...🥺 la voglio proprio conoscere meglio, chissà se la reincontrerò altre volte...Ho un'idea! Mi farò sempre trovare davanti la fermata, così...Ok Kassie, la vita non è una storia, non è un film, torna coi piedi per terra.
Mentre sono ancora assolta tra i miei pensieri, il capo mi dice che la pausa è finita e devo tornare a lavoro. Butto la carta del panino e rientro nella galleria d'arte. Sarà per la prossima volta, ma devo davvero creare un piano per rivederla...
-KASSIE!-
- SI ARRIVO SCUSI!- questa volta devo davvero muovermi!
