(Sequel di "SUNSET", tratto da Harry Potter e l'Ordine della Fenice, di J.K. Rowling)
Maddie è ormai al quinto anno, l'anno dei G.U.F.O. e l'anno in cui finalmente ricomincia il campionato di Quidditch, nel quale potrà dimostrare chi è veramente e...
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"Ti viene così strano pensare che io faccia qualcosa solo per te?"
Purtroppo per Madison, Ron era stato abbastanza valido alle selezioni, e l'aveva preso in squadra. Soprattutto perché provava un po' di compassione per lui. Si era allenato tutta settimana e aveva lo spirito giusto. Certo non era Baston.
Madison infatti pensava molto spesso a Oliver in quei giorni, sperava tanto di non deluderlo e di essere all'altezza tanto quanto lo era lui.
Harry invece se ne stava dalla Umbridge scontando la sua punizione sadica e non aveva potuto partecipare alle selezioni. Avrebbe potuto insistere con la Umbridge a far cambiare giorno ma sarebbe stato inutile.
La sera del giorno delle selezioni per la squadra dei Grifondoro, i cinque amici si ritrovarono in Sala Comune. Tanti studenti erano già a cena, mentre altri in biblioteca, dato che a quell'ora c'era poca gente e ci si poteva concentrare meglio.
"Harry dovresti dirlo a qualcuno!" Sbottò Hermione, prendendo la mano di Harry e osservandola da vicino,"guarda che roba, è assurdo!"
"E a chi dovrebbe dirlo Herm? A Silente?" Chiese ironica Madison.
Ovvio che no.
"Sì, a Silente. Non è possibile una cosa del genere. Quella è pazza"ribattè Hermione indignata.
"Ti rendi conto che la scuola è controllata dal ministero? Silente ormai non ha più essenzialmente nessun potere. Non avrebbe senso" rispose Maddie, quasi urlando "È colpa di mio nonno.. quel brutto bastardo!"
"Non preoccuparti Maddie. Tu non c'entri" disse Harry mentre si toccava la cicatrice sulla mano.
La professoressa Umbridge con una penna speciale gli aveva fatto scrivere non devo dire bugie su una pergamena. Il problema era che la frase sul foglio si replicava sul dorso della mano. Quindi Harry si è ritrovato inciso sulla mano sinistra la scritta non devo dire bugie.
"Sono sicuro che stai gia tramando qualcosa contro di lui, o mi sbaglio?" Chiese Ronald sdraiato sul divano, rivolgendo uno sguardo complice a Madison.
"Non capisco come mai pensa che Silente voglia rubargli il posto da Ministro" continuó Maddie, alzandosi dalla sedia, "ne è ossessionato e sta diventando matto. Ci sta mettendo di mezzo tutti. Togliendoci, per prima cosa, l'insegnamento pratico di difesa contro le arti oscure. Dobbiamo trovare una soluzione"
"Se per trovare una soluzione intendi 'sabotare la Umbridge' io e George ci siamo" disse Fred entusiasta, scendendo dalle scale insieme a George
"Non la Umbridge" lo corresse la ragazza "il Ministero.. sapete ho la sensazione che il Ministro abbia paura che Silente possa prendere il suo posto e quindi la prima cosa che farà è allontanare Silente da questa scuola"
