8. La calma prima della tempesta

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30 novembre 2017

Filadelfia, Pennsylvania


Sono le 10.05. Annalise è seduta sul divano ed è al telefono con Eve.

<<Sei stata bene ieri sera?>>

<<Ancora non mi spiego come Tegan sia riuscita a trascinarmi in quel locale.>>

<<Perché forse lei riesce a toccare determinate corde.>>

<<Eve...>>

<<Che ho detto?! Tegan è attraente, intelligente e sa il fatto suo.>>

<<Non l'hai conosciuta dal vivo. Queste sono solo tue considerazioni.>>

<<Mi sono fatta un'idea dal modo in cui mi parli di lei.>>

<<Cambiamo argomento, per favore.>>

Eve sorride.

<<Quando farai il trasloco?>>

<<Non lo so. Ho bocciato anche l'ultima casa.>>

<<Perché?>>

<<A parte essere l'unica donna nera nel quartiere, tutti i vicini hanno nel cortile una bandiera americana con la faccia di Trump stampata sopra.>>

<<Non sarebbe illegale?!>>

Entrambe ridono.

<<Nel caso non trovassi una casa, pensi di chiedere il trasferimento ad una scuola di Memphis?>>

C'è un momento di silenzio.

<<Tornerò da mia madre durante le vacanze di Natale e ci rifletterò sopra.>>

<<Perché non passi da me dopo Capodanno? Voglio presentarti Vanessa. E il bambino.>>

<<Cosa sa lei di me?>>

<<Che sei una delle persone più importanti nella mia vita.>>

<<Sa anche di Sam?>>

<<Penso...abbia letto qualcosa su internet.>>

<<Internet fa schifo.>>

<<Dici così perché non hai Facebook!>>, risponde Eve ridendo.

Annalise accenna un sorriso.

<<Grazie dell'invito, Eve. Mi farebbe piacere, ma non ti prometto nulla. Mandami altre foto del piccolo.>>

<<Va bene. Lo sai che sarei felicissima se passassi a trovarci qui a San Francisco.>>

Annalise sorride.

<<Eve...>>

<<Dimmi.>>

Le Regole Del Delitto Perfetto 7Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora