4. Mio padre li ha uccisi

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30 agosto 2017

Filadelfia, Pennsylvania


Sono le 9:30. Tegan è all'appartamento di Annalise. Le due stanno avendo una discussione accesa.

<<Perché sei andata a casa di Bonnie? Sapevi che ti avrebbe ferito tornare in quel posto.>>

Annalise posa il fascicolo sul tavolo con sopra il biglietto firmato da Frank.

<<Cos'è questo?>>, domanda Tegan.

<<L'ho trovato sul comodino della sua camera da letto.>>

Tegan lo apre e sfoglia i documenti.

<<Chi è questa donna?>>

<<La sorella di Bonnie. Si chiama Julie.>>

<<Chi è il bambino che porta in braccio?>>

<<Il figlio di Bonnie.>>

Tegan è sconvolta.

<<A quando risale questa foto?>>

<<Novembre 1994. Julie rapì il bambino dal St. Lincoln Hospital a Harrisburg.>>

<<Come ha fatto Frank ad avere questa foto?>>

<<L'ospedale l'ha consegnata a Nate. Fu lui ad indagare sul bambino l'anno scorso.>>

<<Cosa c'entra Nate in questa storia? Non ti seguo.>>

Annalise fa un sospiro e racconta la storia dall'inizio.

<<Bonnie e sua sorella venivano molestate da tanti uomini quando erano bambine, incluso loro padre.>>

<<Oh mio Dio.>>, mormora Tegan.

<<Nel 2002 incontrai Bonnie per la prima volta. Accusò il consigliere Louis Lindgren di averla stuprata quando aveva 14 anni e di essere stato uno dei clienti del padre. Mi occupai del processo.>>

<<Lindgren sarebbe il padre del bambino?>>

<<No. Nessuno ha mai scoperto chi fosse.>>

<<Dove si trova ora Lindgren?>>

<<Si è suicidato un anno fa.>>, rivela Annalise.

Tegan è confusa.

<<Denver aveva dei fascicoli su di me, Frank, Bonnie, gli studenti. Nate me li ha consegnati la sera della fuga in Messico. Li ho bruciati nel camino.>>

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