Ecco quello che farò

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-Che cosa vuoi?-
Mi chiese Kol.
-Per adesso niente, ora voglio solo vivere in tranquillità, oramai nostro padre è morto e nostra madre non cerca più di ucciderci quindi voglio godermi la libertà.
Anzi c'è una cosa che mi preme riaverla, voglio la mia vecchia collana, quella che nostra madre mi regalò prima di morire-
-Non l'abbiamo noi-
Disse Rebekah.
-Beh recuperatela-
-Non siamo i tuoi schiavi-
Mi disse in faccia Klaus.
-No certo che no, siete i miei fratelli, e da sorella conosco i vostri punti deboli, vi ho studiato per un po' e conosco ciò che potrebbe farvi cadare, quindi non vi conviene mettervi contro di me. Ora se mi volete scusare, vado a sistemare la mia stanza, ho deciso di vivere qui-
Dissi alzandomi dalla poltrona per poi dirigermi verso la porta, ma prima di uscire, dovevo dire un'altra cosa.
-Ah e se avete intenzione di uccidermi, sappiate che ho lasciato molte informazioni scritte a una persona di cui mi fido e se mi dovesse succedere qualcosa, quella persona ha il compito di divulgare tutto. Uccidetemi e tutti i segreti della famiglia originale veranno rivelati a tutti e questa sarà la vostra fine. Detto ciò pensate bene su ciò che volete fare, io in confronto ad altri non ho passato tanto tempo in una bara quindi so quello di cui parlo-
Ed uscì dalla stanza e mi avvai verso quella che sarebbe stata la mia stanza.
Ero da un po' in camera a vedere che colore usare e quali mobili scegliere quando qualcuno bussò alla mia porta.
-Avanti-
Invitai la persona ad entrare, la porta si aprì e rivelò la figura di Kol.
-Ciao Fratello, cosa vorresti?-
Chiesi a mio fratello.
-Niente solo che è strano rivederti, sei la persona che non vedevo dalla maggior parte del tempo, poi beh credevo che nostro padre ti avesse ucciso-
-Beh tu non mi vedi da un bel pò io invece vi ho sempre visto tutti, anche se di nascosto vi ho sempre tenuto d'occhio-
-Che ne dici se per rimediare a tutto questo tempo ci andiamo a bere qualcosa?-
-Mi piacerebbe se fosse vero, ho affinato i miei sensi in questi anni, oltre a quelli anche il mio istinto e ciò mi dice che ti ha mandato Klaus o gli altri per distrarmi e portarmi via dalla mia stanza così che potrete cercare qualcosa-
Rimase in silenzio alla mia affermazione.
-Come immaginavo...ora se non ti dispiace non voglio in camera mia un traditore quindi esci-
Kol, con la sua velocità soprannaturale, corse verso di me e riuscì a schivarlo.
-Mio caro fratello, non ho passato tanto tempo in una bara come già ho detto, tu invece ti sei un pò arrugginito-
Questa volta fu io ad avvicinarmi e a prenderlo per il collo.
-Io invece non lo sono per niente e sono più forte, quindi per la tua incolumità ti consiglierei di non farlo più-
Poi gli tolsi il pugnale con la polvere di quercia bianca che aveva incastrato nella cintura dei suoi jeans
-Ora vattene e dì ai tuoi cari fratelli, che mi hanno fornito un'altra ragione per vendicarmi, ho pure l'arma ora-
Lasciai la presa su Kol che uscì dalla stanza furioso, poiché è un tipo orgoglioso e non gli piace perdere, soprattutto contro una donna.
Ora dovrei trovare un nascondiglio per questo pugnale ma credo che sarebbe meglio se lo avessi sempre con me, loro non ne hanno solo uno di questi e se ci vogliono riprovare mi potrò difendere.
Sono stanca di stare dentro questa camera ho bisogno di uscire, esco dalla stanza e trovo Klaus pronto ad uscire insieme al resto della famiglia.
-Fratelli dove andate?-
Dissi scendendo le scale.
-Stiamo andando a casa dei Lockwood-
Rispose con tono calmo Elijah.
-E perché?-
-Celebrano la costruzione del nuovo ponte-
-Ok allora andiamo-
Dissi dirigendomi verso di loro.
-Tu non verrai con noi-
Disse con tono acido Rebekah.
-Oh ma come sono vestita già bene e anche io sono una Mikaelson, quindi o vengo con voi o ci vediamo lì, mi dovrò però presentare da sola-
Dissi con finto dispiacere.
-Va bene verrai, ma se solo proverai a metterci nei guai farai i conti con me sorellina-
Mi disse Klaus poi salimmo in auto come una normalissima famiglia pronta per andare ad una festa.
Per fortuna mi sono vestita bene per incontrare i miei fratelli: indosso un jeans nero stretto, una maglietta bianca, una giacca nera e un tacco a spillo nero.
Appena arrivammo alla tenuta dei Lockwood una signora alla porta accoglieva chi arrivava
-Lei è la signora Lockwood, vedova del sindaco morto e attuale sindaco-
Mi sussurrò Elijah all'orecchio, poi mi porse il suo braccio al quale mi strinsi e ci avvicinammo verso di lei
-Signori Mikaelson è un piacere avervi qui-
Disse lei con un sorriso smagliante, sicuramente non sa cosa siamo
-Anche per noi è un piacere essere qui signora Lockwood-
Disse Klaus baciandogli la mano, lui e il suo atteggiamento sono sempre stati così antiquati e lusinghieri.
-Le vorrei far conoscere mia sorella minore Alexis, arrivata da poco qui a Mystic Falls-
Mi avvicinai e le strinsi la mano.
-Signora Lockwood è un piacere fare la vostra conoscenza-
Dissi sorridendo .
-Anche per me e in quanto sindaco ti do il benvenuto a Mystic Falls-
-La ringrazio-
-Scusate ma gli ospiti da salutare sono ancora molti, ci vediamo dentro, accomodatevi pure-
Entrammo nella casa e questa volta fu Klaus a offrirmi il suo braccio, mi staccai da quello di Elijah per poi attarcarmi a quello di Klaus.
Sono pronta a fingere di essere una normale essere umana che non brama il sangue...forse.

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