a novanta sono tutti piú belli (tommaso x simone)

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TOMMASO POV:
23:00, Milano, defhouse:
sto cercando di ripulire il casino che ho fatto con il sale, mi piego e inizio a fare un mucchietto dopo aver tolto i vetri. porto sempre i pantaloni bassi, perciò ho paura mi si possa vedere la linea del sedere, anche se di poco, ma tanto ormai sono tutti in camera a fare le loro cose. ad un certo punto sento dei passi in giro per la casa, accompagnati ad una musichetta del game boy, sicuro è Simone. non me ne preoccupo, sarà uscito da camera sua per andare in bagno, non penso venga qui in sala da pranzo.

SIMONE POV:
23:10, Milano, defhouse:
sono uscito da camera mia per andare in bagno, penso che tommi stia ancora riordinando in sala da pranzo. penso che dovrei aiutarlo, alla fine è anche colpa mia se il sale è caduto, potevo solo alzarmi e passarglielo invece di lanciarlo come uno stupido. entro in bagno, il tempo di far ciò che devo fare e mi incammino verso la sala da pranzo. appena entro in stanza vedo Tommaso piegato a novanta mentre cerca di accumulare tutto il sale sparso per terra. scendo con lo sguardo e vedo l'inizio della linea del suo sedere, stranamente completamente liscio e senza peli. lui non si è ancora accorto di me per cui decido di fargli uno scherzo. mi avvicino lentamente da dietro di lui per fargli prendere paura, appoggio le mani sui suoi fianchi e spingo il suo culo sul mio bacino. non mi rendo conto che avevo un erezione e che Tommaso probabilmente l'avrà sentita

tommaso: mi hai fatto prendere paura amore, non farlo più o finisce male ahahah
simone: di cosa dovrei aver paura?
tommaso: che quello che ho appena sentito sul mio culo ti venga tagliato (dice con voce seducente)
li capisco che Tommaso si era accorto della mia erezione e divento rosso dall'imbarazzo, cerco di giustificarmi e dico che era il carica batterie del game boy in tasca.
tommaso: peccato mi piaceva pensare fosse il tuo cazzo
per un secondo ci guardiamo mangiandoci con gli occhi, e poi lui rinizia a parlare dicendo: "sto scherzando amore". io arrossisco per poi zittirmi.
tommaso: buonanotte amore mio
simone: buonanotte scemo
il nostro sguardo si incatena e non riusciamo più a distaccarci. sento i nostri respiri diventare sempre più pesanti mentre senza rendercene conto ci avviciniamo sempre di più, sempre più lentamente.
alessia: Tommaso hai pulito il disastro che hai fatto?
io e lui saltiamo a causa dello spavento, inizio a dirigermi in camera mia mentre lui parla con Alessia. forse è meglio non sia successo nulla, alla fine io sono sempre etero, anche se per lui penso che darei via tutto, qualsiasi ragazza.

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