gioco di sguardi (tommaso x simone)

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SIMONE POV:
18:00, Milano, defhouse:
sono stanchissimo, sono appena tornato alla defhouse e c'è un casino assurdo ovunque, tocca sempre a me e ad Alessia ripulire il casino di tutti. Tommaso è il più disordinato e mi tocca sempre rimproverarlo per questo, anche se mi dispiace. Ho sempre avuto un "debole" per lui. Sono etero, ma lui mi ha sempre fatto dubitare di ciò. A quel qualcosa, anche a livello non estetico, che mi fa impazzire.
simone: *urla* TOMMASO
tommaso: dimmi amore
dio quando mi chiama così ho una strana sensazione, mi manda alle stelle. per un po' lo guardò immobilizzato dimenticandomi cosa dovevo dirgli
tommaso: simo, che succede? mi rispondi?
simone: ah si scusa mi ero un'attimo perso nei miei pensieri guardandoti...
per un momento mi rendo conto di cosa ho appena detto, e inizio ad aver paura della reazione che Tommaso possa avere, e invece mi guarda in modo desideroso mordendosi il labbro. non era mai successo, e sento che questo mi ha fatto impazzire, a tal punto che sento il mio cazzo indurirsi per l'erezione che Tommaso mi ha provocato.
tommaso: ma come siamo dolci oggi, fatti dare un bacino ahahah
tommaso mi si avvicina, sento il suo fiato addosso a me e le nostre labbra si scontrano per un secondo, un secondo che non dimenticherò mai
tommaso: quindi cosa dovevi dirmi amore?
simone: no, um, nulla... tranquillo. ora vado in camera sono stanchissimo, ci vediamo per cena
mi sento così euforico ed eccitato, nessuno mi aveva mai fatto eccitare così tanto.

TOMMASO POV:
20:30, Milano, defhouse:
stiamo mangiando a tavola tutti assieme, io e Simone siamo capotavola e capita spesso che ci lanciamo degli sguardi profondi senza nemmeno volerlo. è così bello, sarebbe l'unico ragazzo con cui potrei fare qualcosa a livello sentimentale e sessuale senza pentirmene. ad un certo punto ci scambiamo l'ennesimo sguardo e rimaniamo paralizzati per qualche secondo. non voglio che gli altri notino l'attrazione che provo verso di lui, perciò devo trovare una scusa adesso
tommaso: simo, mi passi il sale per le patatine?
simone: certo, prendi
simone mi lancia il vetro con dentro il sale ma mi scivola dalle mani e cade per terra rompendosi. tutti iniziano a urlarmi ironicamente contro perché si dice che far cadere il sale porti sfiga, quindi per scherzare me ne lancio un pizzico preso da terra alla spalla sinistra per evitare il malaugurio
flo: aia tommi ora hai sette anni di sfortuna, attento che con le ragazze mi sa andrà male d'oggi in poi.
io guardo Simone e dico "non mi importa tanto ho Simone". a questa mia affermazione lui arrossisce e inizia a sorridere come uno scemo.
alessia: che carini peccato sia solo una farsa la vostra ship ahahah
tommaso: eh si, peccato per davvero
finiamo la cena e finiamo tutti per gli affari nostri, anche se io devo ripulire il casino fatto con il sale.

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