pentimento (tommaso x simone)

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POV TOMMASO:
10:00, Milano, defhouse (giorno seguente rispetto il capitolo precedente):
mi sono appena svegliato, io e Simone ci siamo evitati da quando abbiamo avuto un "rapporto", ho paura di cosa stia pensando lui in questo momento. ieri siamo andati oltre ogni limite, e non di poco. e se ci fosse qualcosa di più di un amicizia tra noi due? non penso, siamo entrambi etero, ciò che è accaduto ieri è accaduto solo perché eravamo presi dal momento, non eravamo lucidi. magari la pensa come me e in realtà è tutto ok, tutto come prima. meglio che vada a svegliarlo per parlare un attimo

POV SIMONE:
sto pensando a cosa è successo tra me e tommi ieri, ma ad un certo punto sento bussare, sicuro è Tommaso. cosa vorrà? sicuro vuole parlarmi di noi due e di ciò che abbiamo fatto ieri, sono così in ansia
simone: avanti
tommaso: ei simo
simone: ciao tommi...
tommaso: senti, so che magari ora c'è dell'imbarazzo tra di noi adesso, ma ti chiedo di dimenticare quello che noi due abbiamo vissuto ieri
simone: già fatto tranquillo, no problem
tommaso: aspetta, fammi finire. ero preso dal momento, è successo tutto solo perché non ci vedevo più da quanto ero preso in quel momento dal piacere che provavo, tutto qua. semplicemente non ero lucido e non mi rendevo conto delle mie azioni
simone: penso lo stesso, tranquillo tommi non c'è nessun problema, amici come prima?
tommaso: amici come prima
tommaso si incammina per uscire dalla stanza ma esita un momento per poi girarsi e dedicarmi uno sguardo di pochi secondi. finalmente se ne è andato, non sapevo più cosa dire, sono così imbarazzato, speriamo ritorni tutto alla normalità. il fatto è che sento che, qualcosa ieri, sia cambiato, fra noi due. non so cosa devo fare. se sperarci o meno. speriamo che il tempo risolva questo problema.

DEFHOUSE-12:30
marco: *urla* RAGA È PRONTO DA MANGIARE
alessia: non serve che urli ti sentono comunque marco!
vado in sala da pranzo e mentre cammino inizio a scorrere le notifiche sul cellulare, quando però, sbatto contro qualcosa. alzo lo sguardo e vedo tommaso nudo davanti a me, di nuovo.
tommaso: scusami simo non stavo guardando dove andavo, sono appena uscito dalla doccia e sono di fretta visto che è già pronto
simone: tommi... se- sei nudo
tommaso: cazzo mi è caduto l'asciugamano andandoti addosso
simone: tranquillo non ho visto nulla, va a vestirti che sennò il cibo si raffredda
mentre ricomincio ad avviarmi verso la sala da pranzo tommi mi tira una pacca sul sedere per poi andarsene con quel sorriso che ha di solito. mi siedo a tavola e arriva anche Tommaso dopo un paio di minuti.
alessia: raga oggi dopo pranzo volevo uscire che ieri non ho visto molti negozi, vi unite a me?
flo&marco dissero di si
davide: no scusa ale, ho già un impegno oggi, esco anche io fra poco
alessia: tommi, simo che dite voi?
entrambi iniziamo a parlare dicendo che volevamo stare a casa, per poi cambiarci uno sguardo di imbarazzo, neanche a farlo apposta.
alessia: sempre a casa voi, che noia, vabbè dai fa niente

POV TOMMASO:
14:55, Milano, defhouse:
oggi fa un caldo mortale, visto che sono solo a casa, o meglio quasi solo, decido di mettermi in slip e bianchi, con il lembo giallo, sono di versace. quando fa caldo e non si ha nulla da fare il tempo passa sempre molto lentamente, perciò decido di fare un paio di esercizi. inizio dallo stretching mettendomi in posizione a novanta, sperando non arrivi Simone, sarebbe abbastanza imbarazzante vedermi per questi pochi secondi in questa posizione quasi completamente nudo.

POV SIMONE:
14:55, Milano, defhouse:
oggi fa molto caldo perciò decido di spogliarmi e mettermi a letto. scorro il telefono ma non c'è molto di interessante, perciò decido di andare in salotto dove si trovano gli attrezzi per fare palestra, così almeno so come passare il tempo. mi dirigo in stanza e vedo Tommaso piegato a novanta in slip come me, solo che i miei sono neri. cazzo ha un culo bellissimo tommi. è perfetto. prendo coraggio e mi decido a parlare, per evitare situazioni di imbarazzo per l'ennesima volta.
simone: oi tommi
tommaso: ei amore
simone: anche tu a fare esercizi?
tommaso: come sempre, a quanto pare adesso siamo in due
simone: in due ci si diverte di più (dico guardandolo maliziosamente)
non so da dove mi sia uscito il coraggio di dire una cosa del genere, soprattutto dopo ieri, ma lui invece di reagire male, mi guarda e sorride. ad un certo ci mettiamo nella stessa posizione di stretching per rilassarci. lui non è un portento, non è molto flessibile e spesso le sue posizioni sono scorrette, e io glielo faccio sempre notare. ora siamo messi entrambi a novanta quasi, solo che abbiamo la testa all'altezza delle ginocchia circa
simone: stai sbagliando a metterti così, ora ti mostro come devi fare
mi alzo e mi metto dietro di lui, spingendolo verso il mio bacino. vedo che lui facilità il tutto muovendosi da solo fino a premere contro il mio pene. faccio finta di niente e gli dico di andare più avanti con il bacino adesso, per poi ritornare alla posizione iniziale.

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