15 •Lei che fissa incantata l'oceano ed io che fisso incantato lei•

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Blake

Siamo in spiaggia da questa mattina, i nostri amici ormai se ne sono andati ed il sole è già tramontato

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Siamo in spiaggia da questa mattina, i nostri amici ormai se ne sono andati ed il sole è già tramontato.
Siamo solo io e lei,
Lei che fissa incantata l'oceano ed io che fisso incantato lei.
Proprio come la scorsa notte, quando me la sono vista scendere con una tuta di due taglie più grandi e con i capelli in disordine.
Solo lei e la sua semplicità,
Lei, che in questi pochi giorni ha incasinato tutto quanto.
L'amore non è per me ed io non sono per l'amore.
Di questo ne sono certo eppure, sento che con lei potrei arrivare a provare quei sentimenti a me ancora sconosciuti.
Questo mi spaventa, e non poco.
Sono solo pochi giorni che ci conosciamo eppure mi è entrata in profondità, più di quanto volessi, più di quanto sono disposto ad ammettere.
Sin dalla prima volta che l'ho vista in foto, ho notato qualcosa di particolare in lei,
non so se sono i suoi occhi, dal vivo ancora più belli, il suo viso o le sue labbra.
Qualcosa però mi aveva colpito, qualcosa però mi colpisce anche adesso mentre cammina con la testa abbassata e le guance arrossate.
Ha quel qualcosa che sin dal primo momento in cui l'ho vista mi ha scombussolato, come un fulmine a ciel sereno.
-A che pensi?-
Domanda stringendosi nella sua felpa,
le temperature stanno scendendo ed il vento soffia forte tirandole indietro i capelli, presto inizierà piovere, questione di pochi minuti, ma a nessuno dei due questo interessa.
-A nulla solo che mi piace stare qui-
Con te, vorrei aggiungere.
Ma è troppo,
troppo presto per dire queste cose,
troppo poco che ci conosciamo,
è troppo e basta.
-Anche a me piace stare qui con te, Blake.-
Blake, il mio nome esce dalle sue labbra ed ha quasi un sapore dolce.
Io che ho sempre odiato il mio nome mi ritrovo a desiderare di risentirglielo dire, di sentire ancora quel suono uscire dalle labbra.
Blake.
Come ha fatto a capire ciò che volevo dire ma che non ho detto, non lo so ma questo è solo un'altra delle cose che mi lascia senza fiato di lei.
Di noi.
Il bisogno di non parlare per capirci, anzi forse ci capiamo di più stando in silenzio.
Quel silenzio che sà di felicità e di cose non dette.
-Tra quanto devi partire?-
Pronunciare quelle parole, quella domanda, mi risulta difficile come se la gola mi si fosse seccata tutto d'un tratto.
Tra tre giorni, mi risponde.
Tre giorni,
il tempo che abbiamo ancora per passare insieme.
Tre giorni,
il tempo in cui la devo dividere con Mads e le sue amiche.
Tre giorni,
il tempo che non voglio sprecare.
Tre giorni, solo tre fottuti giorni.
-Domani ti porto in un posto-
Scuote la testa, come se ciò che ho letto le avesse fatto venire in mente dei ricordi, si gira e mi sorride.
-Suppongo che non sia una domanda-

-Suppongo che non sia una domanda-

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Love at first sight / Blake GrayDove le storie prendono vita. Scoprilo ora