Capitolo_24

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Alessandro mi aveva resa serena almeno per una sera.Ora è meglio che vada a dormire..

Sono le 8:00.

Vado a fare una doccia veloce.

Indosso una gonna di jeans , una canotta e le converse tutt'e due verde acqua.

Faccio colazione velocemente con un succo e una broches.

Suona il campanello,vado ad aprire ed è Alessandro.

Sale le scale e mi abbraccia dandomi un bacio in fronte.

Andiamo alla stazione e prendiamo il treno.

Si siede di fronte a me e mi guarda.

-Cosa devi comprare?-

-Delle magliette,leggins,jeans,delle camicie..un po di tutto ecco..-

Arrivati entriamo nel primo negozio dove ho comprato :due paia di leggins neri a vita bassa,una maglia a maniche corte grigia con un taschino sulle tette di pizzo e un foulard nero e dorato.

Nel secondo negozio ho comprato:un giacchino nero in pelle con delle borchie e dei jeans a cavallo basso e attillati dal ginocchio in poi.

In altri negozi ho preso:5 magliettine colorate,rosa,verde,blu,color salmone e color caffè,un corpetto rosso e nero,un paio di leggins neri con il pizzo al lato che sale fin su,delle maglie nere,alcune con borchie.

Infine ho comprato dei tacchi blu alti  verniciati e un paio di stivaletti neri in pizzo.

Alessandro era morto dopo aver girato tutti quei negozi.Era stanchissimo ed affamato.Anche io avevo fame e quindi ci fermammo a mangiare un panino.

.....

1 week later.

Eccomi qui.

La sveglia è suonata alle 5.30,come pensavo era molto meglio la voce di Cristian.

Ho fatto una doccia veloce,ho infilato i miei jeans preferiti, con strappi e toppe di pizzo bianco e i risvoltini e la camicia che mi aveva regalato Cri,verde acqua,semi trasparente a giromanica,la annodo quasi vicino i jeans.Indosso una collana dorata e verde acqua e le converse. Ho passato la piastra e ho accorciato la frangia bionda (non vi avevo ancora parlato delle mie doti di parrucchera). Un tratto di eye-liner e del rossetto rosso fuoco e son pronta.

Prendo la borsa e scendo giù in strada ad aspettare Ale.

...

È la terza ora e mi sto annoiando da morire.Menomale che tra poco suona e posso uscire fuori a fumare.

Guardo fuori dalla finestra nel fratempo..chissà cosa starà facendo lui lassù,se mi starà pensando..

Chissà se anche da lassù quando mi vede fumare dice

'te sine spazzare li mani quannu teni da porcaria'

e chissá se maledice ancora 'l'ora e il momento' in cui mi hanno fatto provare.

Eccò che la malinconia invade dinuovo il mio corpo.

Suona la campanella e corro fuori,ma qualcuno mi prende i polso.

-Aspettami-

È Alessandro.

-..ei..-

-Ma,cos'hai?-

-Nulla..-

-Proprio non sai nascondermi le cose eh-

Alle sue parole mi son lasciata andare,mi son buttata su di lui a piangere e lo stringo forte.

Mi tiene a se,smetto di piangere e mi asciuga le lacrime.

Dopo avergli spiegato andammo a fumare.

Una certa Chiara mi fissava un po male,ma ho preferito lasciare stare.Non ho proprio voglia di avere storie con nessuno.E poi magari è sata solo una mia impressione.Essendo io eccessiva in tutto magari mi guardava ma non malignamente..

Mentre eravamo in corriera per tornare chiama Tommasa per chiedermi se volevo mangiare da loro e accettai.

Arrivati a casa sua c'era suo padre,non lo vedevo da parecchio.

-Buongiorno signore!-

-Buondì-

-Ciao pà-

-E teni puru la facce cu me saluti?-

Alessandro abbassa la testa e toglie il cappellino.

Li lasciai soli a parlare e andai in cucina da sua madre.Ad un tratto sentiamo gridare e corriamo in salotto.

Ale è steso a terra strinto a se e ha la mano sul cuore.Suo padre ci dice subito di andare in macchina.

Abbiamo portato Alessandro in macchina e i dolori persistono.

Son seduta dietro con lui ed è steso su di me.

Siamo quasi arrivati in ospedale quando caccia sangue dalla bocca.

Ho paura.

Perchè sta male?

Con gli occhi rivolti al cielo a ricordarti angelo mio. (PER SEMPRE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora