Capitolo_21

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Adelaide mi sveglia dolcemente.

'piccola mia,buongiorno!Come ti senti?hai dormito?-

Ha gli occhi gonfi,il viso rigato dalle lacrime asciutte,ha la voce tremante,cerca di mostrarsi forte e dolce ma sta cadendo a pezzi.

-Ehi,non sto capendo nulla,ho solo bisogno di sapere che è stato dinuovo un incubo-

-Piccola vedi..-
La sua voce di spezza e inizia a piangere

-Sarà difficile ora ma dobbiamo riuscire ad andare avanti,giusto?

-Ade,dimmi che stai scherzando ti prego-

-Giu,ascoltami,non sei sola,dobbiamo farci forza,lui è con noi,va a vestirti,sta arrivando gente-

Andai a fare la doccia,mi vesti.

Non mi ero mai sentita cosi debbole.

Avevo indossato una camicina bianca di lino e una gonna nera a vita alta che mi aveva regalato lui.

Tutti piangono,tutti hanno negli occhi tanto dolore.

Dopo mezzogiorno arrivò Mirella.Mi strinse forte e mi sorrise.

Chiamò me e Ade per parlarci.

'Tesori,se prima non sapevo se andarmene o no,ora la mia decisione e di stare in Svizzera,senza mio figlio stare qui non avrebbe senso.Una cosa voglio da voi due.Che rimaniate in questa casa,che viviate qui,perchè questa casa è vostra!-

....

In chiesa Mirella mi chiede di andare a parlare all'altare io al suo posto.

Salì sull'altare e dissi:

Cristian,come tutti sapete,non era un ragazzo di chiesa.Diceva sempre che se si vuole fare del bene al prossimo non c'è bisogno di venire in chiesa e battersi in petto.Cristian ti dava l'anima se poteva.Ti era sempre accanto.Lui era un ragazzo come pochi,vivace e solare.Non aveva peli sulla lingua e forse proprio per questo non era visto di buon occhio da alcuni.
Cristian è morto della sua passione,è stato travolto da ciò che amava.
Ma è anche vero che se quella maledetta macchina non si fosse sporta molto tutto questo non sarebbe successo.Cristian ti prego,stacci vicino!'

....

Adelaide pv.

Giulia non mangia dalla notte dell'incidente.Non si alza dal letto,anzi,si alza solo per farsi la doccia e poi torna nel letto con le cuffie alle orecche.Non la sento più cantare.È un po pallida e trema sempre.Piange in continuazione e guarda sempre fuori dalla finestra.

Vado a vedere se vuol fare colazione,spero che oggi abbia appetito.

-Piccola,ti ho preparato un tea,lo vuoi?-

-No..
Sai,ma non hai riordinato la sua stanza vero?-

-No,tu l'altro giorno hai detto di lasciare tutto come sta..-

-Grazie-

-Giù,oggi andiamo a trovare C..-

-STA ZITTA.NON VOGLIO ANDARE DA LUI,PER VEDERE COSA?LUI IN UNA BARA?-

-Io intendevo andare in ospedale dal fratello di Matteo..-

-Ah,scusa..a che ora?-

-Nel pomeriggio,dopo le 17.00-

Suona il campanello,vado ad aprire.

È Alessandro.

-Alessandro..entra-

-Ciao..-

-È in camera,del resto,come sempre..-

-Come sta?e tu?-

-È sull'orlo della depressione e io sto ancora più male per lei-

Giulia pv.

Ho Ale difronte a me,vicino la porta.

Ho le lacrime dinuovo agli occhi,d'istinto mi alzo e corro verso di lui ad abbracciarlo,rimango stretta a lui che mi mantiene in piedi.Restò con me tutta la mattina.Non mangiai nulla a pranzo e verso le due mi addormentai.

Quando arrivammo in ospedale non riuscivo a guardare in faccia Cristian.

-Ade,puoi lasciarci soli -disse.

-Sai,io devo chiederti scusa..-

-No,non devi chiedermi scusa,è inutile..Cristian non c'è più e tutto per la vosta incoscenza!-

-Credi che non li sapevo che ho sbagliato?-

-Tu,tu dovevi dirgli di andare piano e di non fare il coglione,invece lo sponavi a correre!-

-In certi momenti non capisci se stai sbagliando oppure sta facendo bene a divertirti,Giulia,se potrei fare a cambio con lui,io lo farei!-

-Ma non puoi..non puoi,non si può!
Scusami,ma non si se riusciro mai a perdonarti..devo andare-

Iniziai a correre senza meta nell'ospedale,poi trovai Ade.

Quando tornammo a casa una voce mi istigava.

Non riusci a controllarmi e iniziai a tagliarmi violentemente,senza rendermi conto che stavo perdendo troppo sangue e stavo perdendo i sensi.

Con gli occhi rivolti al cielo a ricordarti angelo mio. (PER SEMPRE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora