Ghost of You >> Muke [✓]

I'll be just fine

Here i am waking up
Still can't sleep on your side
There's your coffee cup
The lipstick stain fades with time
If i can dream long enough
You'd tell me i'd be just fine
I'll be just fine

Apro gli occhi. Nessuno accanto a me.
Posso mentire a tutti ma non a me stesso.
La tua assenza si sente. Ogni giorno di piú.
Mi alzo a fatica dal letto, dal nostro letto.
Quante volte abbiamo consumato il nostro amore su questo semplice materasso?

Ti ricordi della prima volta?

Eravamo cosí impacciati, dei ragazzini alle prime armi.
D'altronde avevamo solo sedici anni.
Ci amavamo cosí tanto nonostante fossimo cosí giovani.

Di quella volta mi ricordo tutto.
Spero che ricordi anche tu.
Di come le nostre paure scomparivano ad ogni carezza, ad ogni indumento che veniva tolto. Di quanto abbiamo riso per il fatto di essere completamente inesperti, di come le nostre anime si sono unite, di come i nostri respiri si sono fusi in uno solo, di come esplosioni di emozioni erano racchiuse in entrambi, mentre eravamo uniti in uno dei nostri momenti piú belli.

Eppure tutto ció non é mai finito.
Lo abbiamo rifatto mille volte e lo scenario era sempre lo stesso: complicitá, risate e soprattutto tanto amore. Mi é sempre piaciuto fare l'amore con te. Sentire il tuo profumo, il tuo respiro addosso, mentre mi accarezzavi, mi sfioravi, mi facevi sentire bene, completo. Mi facevi sentire tuo.

Anche tu ti sentivi cosí, me lo dicevi sempre:
"Lukey, amore mio, fare l'amore con te é la cosa piú bella che questa vita mi abbia concesso. Ti amo piú di ogni altra cosa".
Poi mi baciavi dolcemente sulla fronte e mi abbracciavi stretto a te, mentre ci addormentavamo felici dopo aver consumato per l'ennesima volta il nostro amore.

Il nostro non é mai stato sesso. Solo amore.

Ora non lo so se il letto ha ancora il tuo profumo.
Ormai dormo solo sul lato piú esterno del letto, non mi avvicino piú al tuo lato.
Ho paura di rovinare quel poco che mi é rimasto di te.
Non ho il coraggio di scoprirlo, se il tuo cuscino sa ancora di te.
Non ho il coraggio di toccare nulla che tu abbia toccato prima di andartene.
Non voglio rovinare quelle piccole tracce invisibili di te che sono rimaste in questa casa, ormai troppo grande per una persona sola.

Vado verso la cucina per ricominciare da capo la mia routine giornaliera.
É tutto troppo silenzioso.
Mi manca sentirti cantare di prima mattina, anche se ti dicevo sempre che lo odiavo.

Vado avanti cosí da quando non ci sei.
Continuo a ripensare alla tua voce roca del mattino cantare ogni giorno una nuova canzone.
Il solo ricordo della tua voce mi fa venire i brividi, come se tu fossi ancora qui a cantare per me.

Mi siedo al tavolo e fisso la tazza di caffé che avevi lasciato quella mattina.
Eri di fretta, mi avevi detto di non toccarla, che l'avresti messa a posto tu una volta tornato dal lavoro.
Io ti ascoltai.
Non avrei potuto fare di meglio quella mattina.

La tua tazza é ancora lí, con il segno delle tue labbra lasciato dal tuo burrocacao preferito, quello alla fragola.
Lo adoravo, anche se ti prendevo sempre in giro quando lo mettevi perché ti faceva le labbra piú rosse del solito e sembrava un rossetto consumato, messo a caso.
Non te la prendevi mai, stavi sempre allo scherzo.
Mi mandavi a quel paese con il sorriso sulle labbra e poi mi baciavi dolcemente, lasciandomi sulle labbra un po' di quel rosso appiccicoso che non esitavo mai a togliere con la manica della felpa, per poi fare un finto broncio al quale tu rispondevi con una tenera risata.

Se avessi saputo che quel burrocacao mi avrebbe lasciato quella minuscola parte di te sul bordo di una semplice tazza bianca da caffé non ti avrei mai preso in giro. Non avrei mai tolto quel colore appiccicoso che mi lasciavi sulle labbra.

Il problema é che stai svanendo, Mikey. Quella macchia svanisce ogni giorno di piú ed io non posso fare a meno di sentirti sempre piú lontano.

Poggio i gomiti sul tavolo e mi metto le mani nei capelli.

Tutti mi dicono che lo hai voluto tu, che non é stato un incidente.
Tutti mi dicono che sei andato volontariamente contro quel muro, che la macchina non aveva problemi, che non c'era nulla che potesse aver causato un incidente del genere.

Io non ci voglio credere.
Io non ci credo.

Non lo avresti mai fatto.
Pensavo che stessi bene, che fossi felice...

Qualunque cosa successe quella mattina, io ti perdono.
Anche se lo hai fatto volontariamente.
Anche se hai preferito lasciarmi qui da solo.
Io ti perdono.

Ma non riesco a stare bene senza di te.

Inizio a singhiozzare.

Se fossi qui mi stringeresti forte, mi diresti che tutto andrá bene, che io staró bene.

Mi consolavi sempre, anche se avevamo litigato da poco e l'ultima cosa che volevi era starmi accanto.

Ma ci sei sempre stato.
Sempre.
Ti devi tanto, troppo.
Ti devo tutto me stesso.

Andrá tutto bene solo quando saró di nuovo con te.