"Non avere paura" il ragazzo poggiò la fronte contro quella della ragazza e la strinse ancora di più a se , fin da subito la aveva vista fragile e sola : proprio come era lui , per questo , gli fu facile capire che aveva bisogno di protezione .
Ancora una volta Sharon vide il riflesso dei suoi occhi in quelli di lui e le venne un brivido, annuì cercando di calmarsi e frenare le lacrime.
"Brava Bimba" Harry sciolse l'abbraccio e con un sorriso stampato in faccia fece un passo indietro, con la mano le spettinò i capelli e poi si voltò verso il suo migliore amico.
"Lui è Tate , è il mio migliore amico e non è cattivo " cercò di tranquillizzarla.
'No ha solo ucciso una donna ..' non poté fare a meno di pensare Sharon ma deglutì e annuì .
Tate era immobile , ancora sporco di sangue, guardava i due ragazzi in silenzio attendendo di riottenere l'attenzione, non aveva mai visto Harry agire così spontaneamente con una ragazza .
"Bene..." sospirò il riccio , "Ora dobbiamo trovare una soluzione a questo casino."
"Dobbiamo nascondere ogni cosa" Tate era a dir poco agitato , faceva qualche passo verso il cadavere e poi indietreggiava mettendosi le mani tra i capelli.
"Prendiamo il tuo pick-up , aiutami a portarla fuori dalla finestra" concluse il riccio, si voltò verso la ragazza : "Non muoverti da qui okay Bimba ?"
Non aspettò neanche una risposta, aprì la finestra e saltò giù , per fortuna c'era il tetto del garage e dal tetto sarebbe sceso più facilmente; Tate prese il corpo della povera donna e aspettò che il più piccolo gli facesse cenno di passarglielo per poi seguirlo .
Sharon osservò in silenzio la scena, aveva i conati di vomito e le girava la testa , aveva veramente visto un cadavere ?!? Era veramente nella stanza di un assassino?!? Evidentemente sì. Decise di seguire il consiglio del ragazzo e si chiuse a chiave , posò la sua valigia su uno dei due letti e si sdraiò per fissare il soffitto bianco .
'Perché mi sono fatta abbindolare così da due occhi verdi?!' si chiese , 'non è da me ....' . Inevitabilmente si ritrovò a sorridere pensando all'immagine del ragazzo dai capelli lunghi e la camicia sbottonata: era proprio bello , altro che Tony quello per cui tutte le sue ex compagne di classe morivano .
Al pensiero della morte le tornò in mente la donna morta e questa volta niente poté impedirle di correre nel bagno della stanza per vomitare.
Passò un ora e Sharon aveva già riempito tre pagine del suo diario con varie riflessioni riguardo al posto in cui era finita , stava scrivendo quando un rumore di macchina che si schianta la fece sobbalzare. Corse ad affacciarsi alla finestra.
Un ragazzo altissimo e molto magro uscì tossendo da una macchina fumante , era andato a schiantarsi contro il muro che delimitava il cortile , tossì un paio di volte e si buttò a terra . Sharon sgranò gli occhi , 'Perfetto: qua la gente si suicida..' . Era palese che lo avesse fatto di proposito a schiantarsi , quel ragazzo era in maniche corte sulla neve , la pelle era pallida e i capelli biondi erano mal sistemati , pantaloni e scarpe borchiati . Ragazzi e domestiche uscirono di corsa fuori per aiutarlo e lo trascinarono dentro lasciando la macchina li .
'Okay ... Ora chiamo mio padre e mi faccio venire a prendere' pensò istintivamente, poi ci rifletté e si rese conto che non sarebbe mai successo, il pensiero la spaventò e tornò a rannicchiarsi sul letto.
La stanza era quadrata , con i due letti con le testiere contro la parete a sinistra e i rispettivi comodini accanto, a destra c'era una scrivania con un blocco di fogli ancora bianchi e un portapenne aperto, in fondo alla stanza c'era un grosso armadio nero e poco più in là si vedeva la porta del bagno . Le pareti spoglie erano bianche , il pavimento era di moquette tipo quello di alcuni alberghi .
"Bimba , apri !" la voce di Harry arrivò da dietro la porta , Sharon era rimasta talmente affascinata dal suono che aveva che lo riconobbe all'istante.
Fece per alzarsi e sentì parlare quello che probabilmente era Tate .
" Perché la chiami Bimba ?"
" Boh .... Mi è venuto spontaneo chiamarla così , mi sembra carino "
La ragazza si fermò per ascoltare, ' No affatto: è imbarazzante!' pensò .
" Ti piace ?" chiese Tate ma Sharon non voleva sapere la risposta così si affrettò ad aprire la porta ed Harry non poté rispondere .
"Tutto bene?" Domandò il riccio entrando nella stanza .
"S-si" balbettò lei , sperò di non essere arrossita .
I due erano sporchi di terra e ora anche Harry era sporco di sangue, Sharon rabbrividì.
"La tua stanza sarà pronta dopo cena" annunciò il ragazzo sorridendole . Tate accennò un saluto e si affrettò a chiudersi in bagno e non ne uscì per un bel po'.
Harry si voltò ma vide Sharon annuire , andò a sdraiarsi sul suo letto e cominciò a strofinarsi la fronte con le dita , avrebbe dovuto pulire tutto il sangue e poi ? Sapeva bene che Eden di sicuro era già a conoscenza di cosa aveva fatto suo figlio e che lui lo aveva aiutato a nascondere le tracce, perché , sì, lei era sempre al corrente di tutto.
" Davvero , non devi dire niente a nessuno! " ricordò alla ragazza, la sua voce risuonò fredda e scura , ma non ci badò molto , era troppo impegnato a rilassarsi e cercare di mantenere la calma per dare peso al tono delle sue parole .
" Prometto " rispose lei lasciandolo un po' spiazzato per la naturalezza .
Qualcuno bussò alla porta.
" Tate " era la voce di Eden . Il riccio si alzò sbuffando e camminò lentamente verso la porta .
" È in bagno " brontolò dopo aver aperto il giusto per incastrarsi tra il legno e il muro , stava appoggiato alla maniglia e guardava la donna con un sorrisetto da smorfioso .
" Levati " fu l'unica cosa che disse Eden prima di spingerlo via ed entrare nella stanza. Senza neanche farsi troppi problemi chiuse a chiave la porta e quando si voltò i suoi occhi si posarono su Sharon che stava rannicchiata sul bordo del letto. "Come mai sei qui tu ? " domandò.
Sharon guardò immediatamente il ragazzo con gli occhi verdi cercando una risposta, 'Che ci faccio io qui?'
" Le ho detto di aspettare nella nostra stanza finché non sarebbe stata pronta la sua " spiegò tranquillamente il riccio sedendosi accanto a Sharon .
" Le sai le regole " sbottò la donna prima che Tate uscisse dal bagno.
Se Eden era lì voleva dire che li aveva visti e ora se li sarebbe portati nel suo ufficio per chiedere spiegazioni e avere informazioni sul cadavere. Con gran sorpresa di Harry , Eden si dimenticò di lui sussurrò qualcosa al figlio e poi se ne andarono entrambi senza salutare o mostrare il minimo interesse verso gli altri due .
" Ora mi tocca pulire " sbuffò il riccio appena rimasero soli. Prese uno straccio da un cassetto del piccolo bagno e dopo aver versato un'esagerata quantità di detersivo si mise a lavare la moquette .
Sharon, per quanto si sforzasse, non riusciva a togliere gli occhi dal corpo di quel ragazzo , i capelli ciondolavano a tempo dei movimenti che quest'ultimo faceva per pulire e la camicia sbottonata lasciava intravedere tutto il suo petto.
'Perché ti sei tatuato una farfalla ?' avrebbe voluto chiedergli, ma non era in grado di pronunciare parola . Le stava tornando la nausea e voleva vomitare.
" Hei bimba sei pallidissima! " esclamò lui una volta finito , " Vai a bagnarti la fronte " suggerì e senza aspettare risposta andò ad aprire la porta del bagno indicandole il lavandino. Sharon non si tirò indietro.
Dallo specchio sopra il monotono lavandino bianco , la ragazza poteva vedere il riflesso di Harry dietro di lei che la guardava con aria pensierosa. Era alto e il suo fisico sembrava perfetto, cosa aveva di male? Okay, sì : aveva appena aiutato a nascondere un cadavere, ma quegli occhi lasciavano intendere che lo avesse fatto solo per il bene del suo amico e Sharon era affascinata da quegli occhi color smeraldo che lasciavano trasparire qualsiasi sensazione, erano così puri ma sembravano nascondere un segreto immenso e con lei funzionavano come una calamita al quale non poteva resistere.
" Ti dispiace se faccio una doccia ? " domandò il riccio , " Sono sporchissimo "
Sharon scosse la testa e si fece da parte.
In un secondo Harry aveva già finito di sbottonare la camicia e se la stava sfilando con nonchalance guardando di tanto in tanto la giovane che arrossiva cercando di spostare lo sguardo altrove. I suoi fianchi mostravano una bella V segnata da un tatuaggio che a Sharon sembravano due rami di ulivo 'perché sei pieno di tatuaggi? E perché non ne capisco il significato ?' pensò ; gli addominali si intravedevano sotto la pancia e poco sopra la famosa farfalla che ora era finalmente visibile . 'Che brutta!'
A lato delle costole c'erano tatuate due maschere e una gabbia , altri tatuaggi erano sparsi in tutto il corpo, ma Sharon non ci fece molto caso : nel complesso il busto del ragazzo le sembrava un foglio su quai qualcuno si era divertito a scarabocchiare con disegni senza un preciso motivo e sparsi . Questo foglio però sembrava strappato da qualcuno, da qualcosa . Segni di tagli ricoprivano tutto il busto e le braccia, segni che lei conosceva bene .
" Sconvolta ?! " Harry si accorse dell'espressione della ragazza nel vedere il suo corpo, dapprima sembrava compiaciuta ma una volta osservato meglio aveva sgranato gli occhi e il suo timido sorriso si era spento .
" N..no ... F...forse " balbettò lei .
"Fattene una ragione perché non ti darò mai spiegazioni " le sfilò davanti senza preoccuparsi minimamente di averla sfiorata e , mantenendo una specie di sorriso forzato , entrò nella doccia ancora con i pantaloni, tirò la tenda e si spogliò . Il rumore della porta gli fece intuire che la ragazza era uscita dal bagno , così si lasco andare contro la parete con uno sbuffo e rimase immobile per qualche minuto , lasciando che l'acqua gli accarezzasse la pelle .
Sharon tornò a sedersi sul letto, iniziò a giocare con i laccetti della felpa aspettando che il riccio uscisse dalla doccia. Involontariamente iniziò a pensare a quel ragazzo, si chiese se sarebbero mai diventati amici , se con lui non si sarebbe annoiata poi così tanto come temeva ... ' Non posso avere una cotta per lui : lo conosco da neanche un giorno ' si rimproverò capendo dove stavano arrivando i suoi pensieri, ' So appena il suo nome! ' ; nonostante si ripetesse ciò non riusciva a dimenticare per qualche secondo quegli occhi .
" Ti abituerai presto a questa vita " disse il riccio uscendo dal bagno con l'accappatoio ancora aperto, vide la ragazza voltarsi ed arrossire, sorrise compiaciuto e si allacciò la cintura del l'accappatoio.
" Spero " borbottò lei .
" Se stai con me fai cose meno noiose ma niente di così esaltante " iniziò a dire. Sharon lo guardò confusa: che senso aveva questo discorso?!?
" So bene che non vorresti essere qui, nessuno di noi lo vorrebbe ... Però è inutile stare sul letto a compiangersi " aggiunse il ricco avvicinandosi a lei . " Dai ti faccio fare un giro , vieni ? " si alzò in piedi e le porse la mano . La ragazza sorrise posando lo sguardo sui suoi piedi e stringendosi tra le spalle si alzò timidamente ignorando la mano .
Uscirono dalla stanza e cominciarono a camminare nel corridoio.
"Ah ! Quasi dimenticavo!" esclamò Harry interrompendo il silenzio , " Stai in guardia da Eden . "
"Perché?" domandò la ragazza.
" Perché te lo dico io " il riccio sorrise , come se la sua risposta dovesse bastare e far sì che lo ascoltasse , ma non era così.
Camminarono ancora fino a tornare alla stanza centrale .
STAI LEGGENDO
Don't be scared baby
FanfictionSharon , una ragazzina di sedici anni , si ritrova costretta ad andare in una casa d'accoglienza per ragazzi problematici ....