Capitolo 3

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Malfoy aveva capito che io amavo Michael, ma invece di dirlo a tutti con una delle solite frasi da bullo, tipo: "La Granger ama lo sfigato di Michael Smith", si limitava a ghignare o a dirmi qualcosa a bassa voce
-Sicura che ti piace Michael? Sai, c'è di meglio in questa scuola, non lo sapevi o sei troppo sfigata per permetterti un ragazzo migliore e quindi ti accontenti di Smith?-
-Sai Malfoy, sono sicura che ci sia di meglio in questa scuola, ma tu di certo non fai parte di quella categoria- dissi sorridendo, lui invece era arrabbiatissimo e prese le mie braccia con forza e mi guardò in modo pazzo, gli occhi erano delle fiamme, la cornea era diventata rossa , la sua voce era rauca e spaventosa -Senti ragazzina, ricordati che io sono il figlio del primo ministro e qualsiasi cosa succeda te la faccio pagare cara. Io sono un tuo superiore, ricordatelo- quando mi lasciò avevo le braccia indolenzite.
Mi sono sempre chiesta come potesse un ragazzo di 17 anni avere tanta cattiveria negli occhi. Era un ragazzo veramente strano, i ricchi di solito vanno nelle scuole private o studiano a casa con un tutore, allora perché si trovava in una normalissima scuola pubblica? Perché non aveva una guardia del corpo? E che cavolo di problemi aveva per essere tanto insensibile?
Sono solo le prime due domande a cui ho avuto risposta, per la sua cattiveria e insensibilità no, quello non l'ho mai capito.
Un giorno il preside, il signor Potter, fece riunire tutti gli studenti e i docenti in cortile per comunicarci una cosa importante.
-Buongiorno miei cari studenti, vi ho convocato qui perché voglio parlarvi di una cosa importante- era serio, alcuni studenti che avevano una media e un comportamento sbagliato sudarono freddo. -Io e i miei colleghi abbiamo riscontrato parecchie divergenze tra di voi, alcuni più di altri. Ci sono stati degli atti di bullismo che non ha fatto nessun piacere al corpo docenti e a me in particolare. Mi addolora sapere che voi siete così immaturi. La nostra scuola è una delle migliori, supera addirittura quelle private e fornisce la possibilità di studiare anche a chi non può permetterselo. Non voglio che la vostra poca serietà e la vostra poca solidarietà imbratti il nome di questa scuola-  nessuno stava veramente capendo il senso delle parole fino a quando il preside non comunicò i provvedimenti presi -Pertanto, l'assemblea degli insegnanti ha deciso di non punire nessuno perché crede che ci sia sempre una seconda opportunità. Abbiamo deciso di far rimanere anche il pomeriggio le persone che non hanno un buon rapporto fra di loro, ovviamente i casi un po'più seri. Pertanto, chi fa parte di questi casi dovrà rimanere a scuola per due ore in più e recarsi in una classe con un insegnante che farà fare dei colloqui tra di voi, così che possiate imparare a rispettarvi-
Tutti sbiancarono, io compresa. Non volevo parlare con Malfoy, più lontana gli stavo meglio era per me. Sandra e Michael erano fortunati, bene o male non odiavano nessuno e nessuno li aveva presi di mira quanto me. Malfoy era l'unica persona che odiavo e anche lui odiava me in modo ossessivo, anzi, lui si comportava male con me perché voleva altro in modo ossessivo.
Tornati in classe, la professoressa diede i moduli da compilare a tutti coloro che dovevano rimanere a scuola. Era un foglio unico che dovevamo passare al nemico una volta firmato. Io ero seduta come sempre vicino a Malfoy in qualsiasi corso, quindi non era una cosa nuova. Però devo dire che lui sapeva fare bene la parte dell'impedito a scuola, perché in classe chiedeva sempre ai professori di rispiegare l'argomento un sacco di volte e a fine ora non aveva capito lo stesso niente, io non gli rispiegavo in bel niente e ai compiti in classe eravamo sullo stesso livello.
-Ragazzi, abbiamo già avvisato i vostri genitori per non farli preoccupare, perché questo esperimento lo inizieremo oggi stesso- disse la professoressa di inglese. Io ero già sconvolta di tutta quella situazione, così non potevo avere il tempo neanche di farmene una ragione -Draco e Hermione, voi oggi rimanete in questa classe, sto io con voi-
Quando tutti se ne andarono, la professoressa ci fece mettere uno di fronte all'altro, ci guardavamo male, nessuno dei due voleva stare lì, io soprattutto.
-Bene, ora ditemi perché non vi sopportate- -Io non ho nulla da dire, chieda a Malfoy- dissi arrabbiata -Io non ti odio, volevo solo fare amicizia, ma tu mi hai respinto in malo modo e io sono un tipo vendicativo- disse lui calmo -Ti sembra una buona scusa!? Tra l'altro il tuo modo di fare "amicizia" era del tutto inappropriato, chiunque sano di mente si tirerebbe indietro!- -Ragazzi, abbiamo capito che avete provato ad essere amici, ma è successo tutto il contrario. Adesso perché non vi calmate e non provate a chiarirvi in maniera civile?- restammo in silenzio per parecchio tempo. Malfoy aveva altro in mente, amicizia un par di balle.
-Malfoy, ti ho detto che io ho subito bullismo alle medie e i miei vecchi amici erano falsi. Sono arrivata al liceo completamente spaventata e con poca fiducia nelle persone. Hai fatto passi troppo avanti e io non ho avuto il tempo di ritornare a fidarmi di qualcuno- a volte mi stupisco di quanto posso essere sentimentale e poetica, quando in verità di tutto quello che ho detto è vero solo il bullismo e la fiducia negli altri.
-Io non so fare amicizia in modo normale, non ho mai avuto un vero amico e sono sempre solo in una casa gigantesca. Ho chiesto a mio padre di poter andare in una scuola normale per poter essere un ragazzo normale anche io. Io volevo essere amico a qualcuno che fosse un amico per davvero. Scusa se ti ho spaventata- lui sembrava triste, la professoressa era contenta di noi. Io decisi di dire la verità sulla mia famiglia -Almeno vivi nell'agiatezza e non hai genitori alcolizzati o violenti. Io vivo questa realtà da anni. Voglio bene ai miei, però vorrei che trovassero in lavoro stabile e che fossero felici- eravamo molto tristi -Anche tu devi scusarmi, non sapevo che fosse così difficile essere figlio al primo ministro- -Visto che vi siete chiariti, che ne dite di provare ad essere amici?-
Ci guardammo negli occhi, sapevamo che avevamo detto i nostri segreti solo per liberarci dalle grinfie della scuola. Avremmo potuto dire semplicemente di sì e andarcene, ma io non me la sentivo, nonostante il dramma di Malfoy, lui voleva solo togliersi lo sfizio di portarmi a letto, quindi amici non lo saremmo mai stati.
-No- dicemmo all'unisono -Come no?- - No professoressa, io non ci tengo, ormai sono passati anni, questo è il nostro ultimo anno e sinceramente non ha senso anche perché io i miei amici ce li ho già- -Anche io, ormai non ho più interesse ad essere amico suo- la professoressa era perplessa, non se lo aspettava -Ma almeno avere rispetto l'uno dell'altra?- -Va avanti ormai da anni anche questo, tanto tra nove mesi non ci vedremo più e non ho intenzione di vedere Malfoy per il resto della mia vita- -Mi vedrai lo stesso perché io diventerò primo ministro- -Tanti auguri, adesso devo andare perché devo studiare, ho una verifica importante-
Uscimmo da scuola e nessuno dei due si rivolse una parola.
Questa specie di sessione durava tutto l'anno se fosse stato necessario, ma vi avviso che non sarebbe cambiato un bel niente, anzi, sarebbe andato sempre a peggiorare.

Tremenda ossessione ( Dramione "Più O Meno 😕😓")Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora