Marinette si svegliò ancora scossa da quanto successo la sera precedente.
Ripercorse il ricordo di ogni attimo ed ammise ancora una volta che era andato tutto a meraviglia con l'amore della sua vita, finché non furono davanti casa sua.
«Tikki, hai notato come il comportamento di Adrien ieri sera, durante la festa, assomigliasse particolarmente a Chat Noir? Forse per quello sono riuscita a non balbettare ed essere me stessa..»«direi che sembravate proprio voi due, con le vostre botta e risposta»
Confermò la piccola kwami ridendo.«come?»
«eh? No! Intendevo dire che sembravate proprio Ladybug e Chat Noir»
Si corresse subito Tikki, sperando che la sua portatrice non avesse colto il senso della sua prima affermazione.Vide però la ragazza incupirsi all'improvviso ed abbassare lo sguardo, fermandosi davanti alla porta della sua camera prima di aprirla ed uscire.
«a cosa pensi, Marinette?»La corvina strinse la maniglia del trolley e poggiò l'altra mano all'altezza del cuore, stringendola a pugno, mentre si mordeva il labbro inferiore e alcune lacrime iniziavano a scendere sulle sue guance.
«perché l'ha fatto, Tikki? Perché? Gli sono sempre stata accanto! Avrei potuto avere un bellissimo ricordo di lui, invece...»«Marinette... Ci sarà sicuramente una ragione.. Prova a dargli la possibilità di spiegarti»
«sto partendo per l'Italia, Tikki, e starò via per tutta l'estate. Non so nemmeno se tornerò, a questo punto. Non avrebbe senso... E poi dovrà essere lui a fare il primo passo, sa che sto per partire»
«sei Ladybug, Marinette. Non puoi stare lontana da Parigi troppo tempo, anche se avete sconfitto Papillon, il male è sempre all'erta»
«resterò in contatto con Chat Noir e se ci fosse bisogno, verrò in suo soccorso. Comunque ci sono anche...»
«ti ricordo che sei tu la guardiana ora e hai tu i Miraculous degli altri portatori. Inoltre in caso di attacco nemico tu sei l'unica che può davvero sistemare le cose»
Sbuffò, afferrando la maniglia mentre la kwami entrava nella sua borsetta, aprì la porta uscendo dalla camera per raggiungere il taxi che avrebbe portato lei e i suoi genitori all'aeroporto.
Chat Noir.. Si trovò a pensare lungo il tragitto.
Per fortuna quella sera Chat Noir le aveva fatto visita e aveva alleviato almeno un po' quella tristezza e delusione che provava.
Non c'era niente da dire: quel gatto troppo cresciuto, dall'aria spavalda e ammaliatrice, era sempre stato un ottimo amico e un leale compagno di avventure, un buon ascoltatore e un buon consigliere, un vero cavaliere.
Oltre che un bel ragazzo.
Lo conosceva da ben cinque anni e non aveva mai ceduto alle sue avances.
Nonostante questo lui le era stato sempre accanto.
Doveva ammettere che una parte del suo cuore era per lui, ma non ancora abbastanza da prendere completamente il posto del suo adorato Adrien.
Il pensiero che non l'avrebbe visto per molto tempo la rendeva particolarmente triste, però.Mentre andava a fare il check-in, accompagnata dai suoi genitori poco più distanti, parlò sottovoce
«Tikki! Mi sono dimenticata di avvisare Chat Noir che parto oggi!»«tranquilla Marinette, lo sa»
«come, lo sa?»
«ehm... Diciamo... che ha ricevuto un tuo messaggio... Da parte mia»
La ragazza non si chiese come o perché o quando, semplicemente ringraziò la piccola kwami rossa, sperando che tutto andasse bene e che il male, qualsiasi forma decidesse di assumere, preferisse starsene al suo posto durante la sua assenza.
Magari andava in vacanza anche lui.
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All of you | Miraculous |
FanficA volte capita di esprimere i propri sentimenti nel modo sbagliato e, quindi, di ferire le persone a noi care con parole o gesti che non avremmo mai voluto dire o compiere, trasmettendo un'immagine contorta di noi, ritrovandoci in situazioni scomode...