Capitolo 1

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"Una volta il mondo era diverso, era migliore, era piu' unito. Vampiri e umani stavano insieme e tra loro era come se non ci fossero distinzioni. I bambini vampiri insieme a quelli umani giocavano, le loro mamme si parlavano e tutto era bellissimo ma poi... Un giorno, un re vampiro raduno' tutti i suoi simili per cercare di conquistare il regno umano colonizzando molti di loro. Non si sa come cio' sia successo ma secondo me dietro a cio' c'e' un filo logico." Dissi io a un bambino che mi aveva chiesto il nostro passato.

"Santo cielo Izuku! Scusa un attimo piccolo, dopo ti racconto io come stanno davvero le cose." Disse mio padre prendendomi per un polso per poi portarmi a palazzo facendomi la solita ramanzina:" Quante volte te lo devo dire! Non c'e' nessun filo logico, i vampiri si sono presi gioco di noi e' chiaro? Hai 16 anni ok? Non sei piu' un bambino ma un uomo e devi comportati come tale. Le cose stano cosi', che ti piaccia o no le devi seguire. Ora ti porto a palazzo dove entro stasera, scrivere su un foglio 1000 volte la frase:" I vampiri si sono presi gioco di noi, non c'e' nessun filo logico a dimostrare il contrario" Disse mio padre per poi spingermi nella mia camera che successivamente chiuse a chiave.

"Ora vado a dire a quel bambino come stanno davvero le cose, tu rimani qui e se proverai a fuggire rimmarrai nella tua stanza finche' non sarai cresciuto mentalmente." Dopo cio' se ne ando'.

Mi buttai sul mio letto iniziando a pensare a come avrei fatto quando sarei diventato re, avrei solo dovuto trovare la compagna perfetta e tutto sarebbe cambiato in meno di 2 giorni. Sono un ragazzino ma se mio padre mi considera gia' uomo, figuriamoci quando saro' al suo posto. Avrei tantissime responsabilita' tra cui l'imporre agli uomini di potersi avvicinare ai vampiri, cosa che vorrei fare io. Non sono mai uscito da regno e mi e'stato imposto di non farlo. Pensai a questo argomento finche' non mi addormentai abbracciato al mio cuscino. Qualche ora dopo sentii mio padre salire le scale di corsa per poi sbattere la porta sonoramente facendomi cosi' sobbalzare.

"Allora il compito che ti ho asseganto dov'e'? Non dirmi che stavi dormendo?!" Mi chiese mio padre con aria molto arrabbiata.

Io abbassai lo sguardo per poi notare che stavo andando a fuoco, il mio visto sembrava coperto da una tempesta di pioggia ed iniziai a fissare un punto fisso del pavimento.

"Izuku ci sei o no? Te l'ho gia'detto che odio questo tuo carattere da ragazzo timido e debole vero?" Io alzai lo sguardo per poi vedere che aveva una frusta in mano.

"L-lo so..." Dissi io balbettando.

"Odio anche quando balbetti". Disse lui per poi colpirmi la spalla.

Io cercai di trattenere le lacrime ma cedetti e mi misi le mani sulla faccia per nascondere tutta la paura e tristezza che provavo in quel momento per colpa di mio padre.

Lui mi guardo' con disprezzo per poi usare la frusta anche sulle mie mani per far in modo che lui avesse potuto vedermi il viso.

Passo' l'indice sulla mia guancia destra per togliere una lacrima per farmela vedere e dire:" Vedi come sei debole? Ecco perche' nessuna ragazza ti vuole! Lo capisci che devi cambiare o no?" Disse lui guardandomi.

Effettivamente nessuna ragazza mi aveva mai voluto, avrei pero' voluto un migliore amico, uno che mi volesse bene e che magari avesse... No non devo pensare a cose strane! Non posso essere gay! O meglio... credo di non esserlo...

"A cosa stai pensando Izuku?" Mi chiese lui per poi approfittare del fatto che avevo alzato la testa per colpirmela.

"Non stavo pensando a niente". Dissi io.

"Ah no? Senti per oggi non voglio piu' picchiarti, ma se dovesse ripetersi un fatto simile, passerai dei guai seri." Disse lui per poi andarsene sbattendo forte la porta.

"Mi stesi sul letto per poi pensare ad una cosa:"Se scappassi?" In realta' le conseguenze le sapevo gia', cioe' chiunque avesse infranto questa legge sarebbe stato decapitato appena trovato. Pero' io mi chiedevo se lo avessi fatto io, non lo avrebbero potuto fare, era l'erede maschio.

"Izuku vieni a mangiare?" Mi chiese qualcuno bussando alla porta.

Mi alzai ed andai ad aprirla per poi trovarmi mia sorella davanti.

"Ciao Asui, scusa ma non ho fame o-ora devo andare..." Dissi io per poi chiudere la porta ma lei la blocco' col piede per poi entrare e chiedermi:" E' per quella cosa tra umani e vampiri?"

"Si'... Dissi io facendola entrare completamente.

Io e lei ci sedettimo sul letto. Il dialogo fu questo:

"Asui quando avevi la mia eta' come facevi? Anche tu pensavi a quello che sta torturando me adesso no?"

"Sai devo dirti che non e' stato semplice... Ci ho messo molto a farmene una ragione ma se potessi scappare per vedere com'e' il mondo esterno... Sarebbe proprio figo."

(Questa storia sta iniziando a ricordarmene un'altra: THE PROMISED NEVERLAND AHHAHA COL MONDO ESTERNO ok no basta la smetto:)

"Comunque riguardo alla cena non ho fame, vorrei solo stare con te a parlare ." Dissi io per poi stendermi sulle sue gambe mettendo il corpo su di esse in modo che lei non potesse alzarsi. (per favore cercate di capire quello che volevo dire:)

"Izuku sei sempre il solito coccolone." Disse lei per poi iniziare ad accarezzarmi la testa. Mi stavo quasi per addormentare quando lei interruppe quel bellissimo momento iniziando a spettinarmeli ridacchiando.

"Hey ma cosa stai facendo? Sembrera' che non li provo a sistemare la mattina ma ti sbagli." Dissi io togliendole le mani dai miei capelli.

"Sai, pensavo che non te ne saresti accorto visto che ti stavi .addormentando"

Io arrossii moltissimo per poi mettermi le mani sulla faccia.

Lei me le tolse per poi dire:" Mi ricordi quando eravamo bambini, io dovevo coccolarti perche' senno' tu non ti addormentavi, vedo che non e' cambiato niente a distanza di 13 anni da quando hai iniziato a parlare." Disse lei ridendo sotto i baffi.

Avevamo 6 anni di differenza ma lei era l'unica a capirmi a pieno infatti, quando qualcosa mi andava male mi bastava andare da lei.

"Toglimi una curiosita' pero', come fai ad addormentarmi cosi' facilmente, cioe' la mamma non ci e' mai riuscita tu invece... Per quel poco che ricordo mi calmavi subito" Dissi io iniziando a gesticolare.

"Sei cosi' carino fratellino mio." Mi disse lei dandomi un bacio sulla guancia per poi prendermi in braccio e stendermi sul letto. Passarono circa 5 minuti a coccolarmi che mi addormentai subito, sentii che chiuse la porta e poi mi addormentai definitivamente.







Ma ciaooooooooooooooo

AHAHHAHAHHAHHAAHH sto gia' sclerando per il primo capitolo

vi giuro che all'inizio non pensavo di mettere anche Asui nella storia, bo penso che sara' una sua figura femminile paterna.

Niente vado CIAUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUU


One piece (tododeku)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora