Un ballo con il diavolo

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C'era una volta un elegante ballo nello Yorkshire a cui tutti i nobili dovevano partecipare.

La stanza era davvero grande e regale, con pregiate tende rosse alle finestre alte e ampie, un lampadario di cristallo ricercato e per completare il tutto un tavolo con antipasti, carne, pesce, caviale, verdure, pasticcini e dolci di ogni tipo si trovava lungo una parete ricoperta di quadri antichi e di ottimo gusto.

Visti dall'alto i costosi ed eleganti abiti delle dame sembravano fiori variopinti che roteavano e si spostavano a passo di musica classica, mentre ai lati della pista da ballo altri fiori erano fermi ad ammirare e commentare la serata.

Tutti si stavano godendo la serata, tranne una ragazza che restava in disparte con altre dame della sua età. Queste ultime continuavano a spettegolare su tutti gli scandali avvenuti nelle contee vicino, indicando di volta in volta la vittima di quelle bocche larghe. La ragazza, invece, restava in silenzio con gli occhi grandi color nocciola fissi sulla pista da ballo, facendo finta di interessarsi davvero a tutta quella sceneggiata.

"Perché sono qua?" Si chiedeva mentre si metteva una ciocca ribelle di capelli color miele dietro l'orecchio e si sistemava il vestito vittoriano lilla. Il suo nome era Lucy Heartphilia, figlia del conte del Cheshire. Non aveva mai amato il tipo di vita nobiliare a cui era soggetta ogni giorno dalla sua nascita: troppo sfarzo, falsi sorrisi e superficialità.

Suo padre, d'altro canto, l'aveva sempre obbligata a partecipare a eventi lussuosi e tipici di uno stile di vita agiato.

Sentì uno sguardo su di sé e girò il viso pallido in direzione del buffet.

Per un attimo riuscì chiaramente a intravedere il ragazzo che la stava fissando, quindi continuò a fare lo stesso con lui.

<< Cosa stai fissando Lucy? >>

<< Uh... Quel ragazzo è davvero carino, ti piace? Finalmente tuo padre sarà orgogl- >> Lucy guardò così male la sua amica che questa non riuscì nemmeno a finire di pronunciare la frase.

La musica si fermò e il ragazzo misterioso si incamminò verso la biondina.

<< Possiamo danzare? >> Le chiese tendendole la mano.

Lucy di solito non accettava mai proposte del genere, ma in quell'occasione dovette ravvedersi perché quel ragazzo era bello quanto misterioso.

Era molto alto e slanciato, con le spalle larghe e le mani muscolose. I capelli sparati di un insolito color rosa gli ricadevano sulla fronte mentre altri gli incorniciavano il viso. Gli occhi verdi scrutavano in quelli cioccolato della ragazza.

Si presentarono: egli era Natsu Dragneel, il conte del Lancashire e da quel che Lucy capì si trovava a quel ballo solo per far presenza.

<< Le piace questa serata? >> La sua voce era profonda e gentile, ma la ragazza giurò che sentì anche un filo di malizia.

<< Non particolarmente, ne ho viste di migliori. Però ammetto che questa sala è molto soddisfacente. >> Mentì: quel ballo era sicuramente il migliore a cui avesse mai partecipato.

<< Ah, quindi non ha fissato solo me stasera. >> Ghignò. Lucy arrossì immediatamente.

<< Mi scusi, my lord, ma credo che io debba contraddirla: è stato lei ad iniziare questo "gioco" di sguardi. >> Puntualizzò con fierezza.

<< Oh, davvero? Ah sì, scusi me ne ero scordato. Era dovuto a quello. >> Fece l'occhiolino.

<< Quello? Cos'è quello? >>

<< Non è importante. >>

<< Io credo proprio di sì. >> Rispose autorevole.

La musica aumentò progressivamente.

<< Se non vede l'ora di saperlo, miledy , sono costretto a invitarla settimana prossima nella mia dimora per un the. >>

Il ritmo diventò molto veloce, quando Natsu si fermò. Avvicinò piano la bocca alla guancia della ragazza e le stampò un dolce bacio su di essa.

<< Dovrebbe davvero venire. >> Le sussurrò nell'orecchio, prima di voltarsi e andarsene, lasciando la biondina in mezzo a tutte le coppie che ballavano a ritmo sfrenato.

Le guance color vermiglio scottavano e il cuore accellerò pericolosamente.

<< Sì, dovrei davvero venire. >>

I Diavoli Non Esistono Solo All'Inferno - A Victorian HistoryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora